Lui è geloso patologico

Come comportarsi se lui è geloso patologico? Come gestire le nostre ansie e non perdere di vista cosa è giusto e cosa no? Ecco i nostri consigli…

Il vostro lui è geloso patologico e non sapete che fare? Niente panico e partiamo dalle basi. La gelosia è uno stato emotivo complesso. Uno stato emotivo col quale tutti più o meno abbiamo avuto a che fare. La gelosia è un sentimento più o meno accettato a seconda dei contesti storici e culturali.

La gelosia può essere definita come la minaccia percepita della perdita di una relazione significativa, a causa di rivale un immaginario o reale. Si manifesta con componenti:

  • emotive
  • cognitive
  • comportamentali.

La gelosia determina la comparsa di emozioni differenti. Possiamo ritrovare ansia, preoccupazione, tristezza, rabbia, odio, rimpianto, vergogna, amarezza e invidia. Queste emozioni sono poste su un continuum che va dal normale al patologico.

In psicoanalisi la gelosia è interpretata in chiave di pulsione

Psicologo
Ossia una tensione interna profondamente radicata nell’inconscio alla quale non ci si può sottrarre. Diversa dall’istinto può essere vista come una quantità di energia che ad una certa intensità ricerca una scarica. La meta consiste nel soddisfacimento che comporta la cessazione dello stato di tensione. Il soddisfacimento può avvenire in vario modo anche attraverso una sublimazione.

Freud rintraccia le radici della gelosia nel “complesso edipico”. Questo è una tappa fondamentale per lo sviluppo psicosessuale del bambino.

Viene ispirato al dramma greco scritto da Sofocle. Edipo re, ignaro delle proprie origini nel giro di un giorno ne apprende la verità. Scopre che ha ucciso suo padre ed ha generato dei figli con sua madre. Reagisce accecandosi, perde il titolo di re e chiede di andare in esilio.

Freud rintraccia il carattere universale del complesso di Edipo. Afferma, infatti, che in tutti vi è la tendenza a rivolgere i primi impulsi sessuali verso la propria madre e il primo odio verso il padre. Nelle femmine vale l’opposto.

Competitività normale, gelosia proiettata e gelosia delirante.

Cosa fare se lui è geloso compulsivo
In uno sviluppo sano, il bambino si identificherà con il padre. Ne assumerà la severità e il tabù dell’incesto. In questo modo sarà in grado di sublimare o di inibire nella meta le tendenze libidiche. Nella bambina, l’impossibilità di avere un pene o di generare un figlio col padre determinerà il lento abbandono del complesso edipico. La sua mancata risoluzione costituirà il fattore primo per il determinarsi della patologia.

Strettamente connessa al complesso di Edipo ed al sentimento di rivalità provato nei confronti del padre. Questa gelosia è definita da Freud “competitiva o normale”. È determinata dall’afflizione. Il dolore provocato dalla convinzione di aver perduto l’oggetto d’amore, e dalla ferita narcisistica. compaiono sentimenti ostili verso il più fortunato rivale. Inoltre è presente una dose più o meno grande di autocritica che tende ad attribuire al proprio Io la responsabilità della perdita amorosa.

Anche se la chiamiamo normale, questa gelosia è profondamente radicata nell’inconscio, è la continuazione dei primissimi impulsi della vita affettiva infantile e trae origine del complesso edipico o da quello fratello-sorella del primo periodo sessuale.

Freud distingue questo tipo di gelosia da altre due forme, quella “proiettata” e quella “delirante”. Queste due forme provengono entrambe dalla rimozione di tendenze all’infedeltà. Tali tendenze vengono proiettate sul partner al fine di alleviare la tensione che ne deriva. Diversamente dalla gelosia proiettata in quella delirante l’oggetto è dello stesso sesso del soggetto.

La gelosia delirante altro non sarebbe che una difesa da una forma di omosessualità latente che «potrebbe essere descritta (nel caso dell’uomo) mediante la formula: “Non sono io che lo amo, è lei che lo ama”»

Ma quando davvero lui è geloso patologico?

La gelosia patologica può essere inquadrata in tre grandi gruppi. Abbiamo quindi:

  • La Sindrome di Mairet
  • La Gelosia Ossessiva
  • La Gelosia Delirante o Disturbo Delirante di tipo Geloso detta anche sindrome di Otello

La sindrome di Mairert

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La presenza di comportamenti molesti è costante. Queste persone vivono in un clima pervaso di vissuti di gelosia non solo di tipo amorosa. Parlo di un quadro clinico al confine tra normalità e patologia.

La gelosia è tale che costituisce un vero e proprio stile di vita. La conseguenza è un vissuto doloroso presente in ogni tipo di relazione umana significativa. Le tematiche di gelosia assumono una forte componente affettiva.

Queste idee di gelosia sono presenti costantemente anche se la persona mantiene un contatto con la realtà. Inoltre spingono fortemente ad agiti abnormi e patologici.

La gelosia ossessiva

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Se lui è geloso patologico e rientra nella categoria della Gelosia Ossessiva le immagini e le idee di infedeltà sono incontenibili. Il dubbio sull’infedeltà del partner è tale che nulla può reprimerlo.

Chi ne soffre è continuamente alla ricerca di segnali che possano lenirlo, confermarlo o smentirlo. La persona impiega molto tempo in questa attività investigativa. I gelosi ossessivi riconoscono l’infondatezza dei loro sospetti. Spesso subentra la vergogna ma nemmeno questo può soffocare il dubbio.

Interrogatori, controllo dell’abbigliamento o della biancheria intima sono solo alcuni dei modi in cui si ricercano indizi di infedeltà.

Questo tipo di gelosia è molto simile ad un disturbo ossessivo compulsivo. I pensieri sono intrusivi e seppur se ne riconosca l’infondatezza sono impossibili da scacciare. Possono comparire condotte moleste. Spesso il partner accetta anche per anni questi comportamenti. Pertanto non si deve pensare ad un singolo malato, ma ad una coppia gravemente disturbata.

La Sindrome di Otello (o Gelosia Delirante o Delirio di Gelosia)

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Tutto ruota sul far ammettere all’altro la colpa. Vi sono continue richieste di confessioni anche attraverso ricatti o violenza fisica. L’ammissione del tradimento viene presentata sempre come la fine ai tormenti e ai dubbi. Talvolta il partner accusato, nella speranza di porre fine ad una situazione insostenibile, ammette un magari inesistente tradimento. La conseguenza è che il delirante intensifica ulteriormente la sua aggressività.

La possibilità di comportamenti molesti è possibile in tutte queste condizioni, ma purtroppo lo è ancora di più, almeno percentualmente, anche in condizioni che non possono essere fatte rientrare nella clinica. Teniamo peraltro presente che una linea di confine fra normalità e patologia è spesso difficile da tracciare.

Come aiutare un partner geloso a superare questo problema?

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Se lui è geloso patologico la psicoterapia è lo strumento d’elezione per superare la  problematica
.

È importante capire cosa significhi la propria gelosia, interrogandola e provando a mettersi in una posizione di comprensione dei propri vissuti emozionali. Comprendere le difficoltà nel vedersi in un rapporto di coppia. per cambiare il proprio vissuto emozionale è necessario partire dalla analisi delle proprie fantasie su se stesso e sulla propria relazione con l’altro. Ma soprattutto è importante che la persona elabori il lutto della fantasia di un amore perfetto, eterno, garantito, al riparo dai rischi.

Allo stesso tempo va tuttavia sottolineato che le persone appartenenti a queste tipologie di gelosia patologica difficilmente arrivano in terapia. Questo a causa della loro incapacità di vivere il rapporto dovuto ad un deficit dell’empatia. Presentano cioè una difficoltà nel mettersi nei panni dell’altro ed intuirne i bisogni.

Nei casi in cui è presente una complementarietà tra i comportamenti dei partner, è consigliabile una terapia di coppia. Elaborando le dinamiche interne la coppia è possibile interrompere il circolo vizioso che alimenta la gelosia.

 

Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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