Perché rileggere Canto di Natale di Charles Dickens? Semplice, non esiste Natale senza tradizioni e una delle più belle è quella di immergersi nel mondo degli spiriti più famosi del mondo della letteratura.
Perché rileggere Canto di Natale di Charles Dickens magari ogni anno con l’approssimarsi delle feste? Ve lo raccontiamo in questo articolo che speriamo vi regali un po’ di sana magia natalizia.
Questo breve romanzo, diventato ormai un classico della letteratura, non può mancare nelle vostre librerie e ovviamente nella nostra sezione dedicata ai libri!
Di cosa parla Canto di Natale di Charles Dickens
A Christmas Carol (che vi consigliamo di acquistare cliccando QUI) è un racconto di Natale scritto da Charles Dickens nel 1843. Il racconto narra la storia di Ebenezer Scrooge, un avaro e misantropo che viene visitato da tre spiriti durante la notte di Natale, i quali gli mostrano il passato, il presente e il futuro. Attraverso queste visite, Scrooge impara l’importanza della generosità e della bontà d’animo e cambia il suo modo di essere, diventando un uomo più gentile e generoso. A Christmas Carol è diventato un classico della letteratura inglese e viene spesso rappresentato sotto forma di adattamento teatrale o filmico durante il periodo natalizio.
Il contesto sociale in cui Dickens scrisse Il Canto di Natale
Era il dicembre del 1843 quando Charles Dickens scrisse quella che è diventata la sua opera più famosa. All’epoca, Dickens viveva quasi sempre in bolletta e doveva sostenere una famiglia di quasi dieci figli.
Il Canto di Natale nacque come storia di protesta. L’Inghilterra all’epoca si stata fortemente industrializzando, ma il progresso non stava facendo altro che aumentare il divario tra ricchi e poveri. Il bisogno di benessere che si respirava in Inghilterra, mal si sposava con la veloce urbanizzazione di Londra e della maggiori città dove le classi più povere erano costretti a vivere in condizioni di disagio, con case anguste e mal riscaldate, carenza di cibo.
Scrooge e la critica alla borghesia
In quest’ottica, è chiaro che in Scrooge Charles Dickens ci abbia riversato tutta la critica alla classe borghese poco attenta alle esigenze della classi più povere.
Scrooge vorrebbe che i suoi dipendenti lavorino anche il giorno di Natale, per non perdere nemmeno un giorno do guadagno. Una vera e propria metafora per raccontare le condizioni a volte disumane della classe operaia.
Rileggere Il Canto di Natale perché è più che mai attuale
Viviamo un’epoca che ha molto corsi e ricorsi storici del passato e questa storia oggi sembra molto attuale. Se non pensiamo all’Inghilterra della Rivoluzione Industriale ma alla globalizzazione di oggi, alla velocità del mondo digitale che è diventata ancora più spinta dopo la pandemia, troviamo tante similitudini.
Ma questa non è solo un’opera di denuncia. Ci sono anche altri motivi per leggere e rileggere questa storia.
Per lo Scrooge che c’è in ognuno di noi
Scrooge siamo tutti noi quando non ci fermiamo ad assaporare i piccoli momenti della vita, quando a Natale pensiamo solo al lato consumistico di questa festa, quando dimentichiamo gli affetti. Rileggere questo libro può avere un effetto catartico, che ogni anno può farci solo bene.
Canto di Natale è una lettura per tutte le età, un grande classico da leggere anche insieme ai propri piccoli. L’idea regalo perfetta per non sbagliare.