Pasqua si avvicina ed è il momento pensare a cosa mettere in tavola: oggi vi svelo la mia ricetta della pastiera napoletana.
Mancano pochi giorno a una Pasqua e per chi ha deciso di restare a casa è il momento di pensare seriamente a cosa ci sarà sulla propria tavola; ecco la ricetta della pastiera napoletana.
Le più fedeli e soprattutto longeve lettrici del blog, si ricorderanno che questa non è la prima volta che vi do la ricetta del dolce di Pasqua per eccellenza a Napoli. Proprio agli albori di questo sito avevo condiviso con voi la ricetta della pastiera di Antonino Cannavacciuolo.
Oggi, invece, vi racconto la ricetta della pastiera napoletana secondo noi. Noi, nel senso io e soprattutto il vero chef di casa: mio marito Giuseppe.
Ingrdienti

Per la frolla:
350g di Farina
150g di Zucchero
150g di Burro Chiarificato
100g di Uova
Pepe
Per il ripieno:
450g di Ricotta di pecora
400g di Grano cotto
300g di Zucchero
220g di Latte Intero
5 Uova medie
1 Cucchiaino di Strutto
La buccia di un Limone
La buccia di un’Arancia
Cannella in polvere
Frutta candita tagliata a cubetti
15ml di Acqua di Millefiori
Il Procedimento

Realizzate la frolla impastando il burro con lo zucchero, aggiungere le uova e infine la farina. Lasciare riposare in frigo per una notte.
In un pentolino, cuocete a fuoco basse il latte, il grano, le bucce di agrumi e lo strutto. Dal bollore far trascorrere circa 30 minuti mescolando di tanto in tanto fino ad ottenere una crema. Rimuovere le bucce di agrumi e lasciare intiepidire.
Una volta intiepidito il latte, amalgamando in una ciotola con tutti gli altri ingredienti fino a ottenere una miscela liscia.
Stendere la frolla a uno spessore di 4mm e foderare la teglia avendo cura di conservare un po’ di impasto ritagliare le strisce che daranno alla pastiera l’aspetto da crostata per cui è famoso. Farcite e cuocete a fuoco preriscaldato a 180° per 90 minuti.
Quante sono le strisce della pastiera

Mi raccomando, importantissimo è il numero di strisce – o losanghe – che devono essere messe a guarnizione della vostra Pastiera! Troppo spesso, infatti, con l’arrivo della settimana santa vediamo pastiere che sono più che altro crostate di ricotta.
Per i napoletani questa ricetta è sacra e ricca di simboli e tradizioni che vanno rispettate. Per esempio il giorno perfetto per infornare la pastiera è il giovedì santo. In questo modo ci sarà il giusto tempo di riposo e a Pasqua gusteremo un dolce perfetto!
E poi mi raccomando le strisce devono essere rigorosamente sette. Perché? Le motivazioni che potete trovare in rete sono diverse. Di certo si sa è che la pastiera ha origini antichissime, addirittura all’epoca greca. La tradizione, infatti, vuole che sette erano gli ingredienti che venivano offerti in dono alla sirena Partenope quando si risvegliava in primavera. O ancora sette come i cardini e i decumani della città di Napoli.
La verità è che il sette è un numero dall’alto significato simbolico (pensate alla tradizione della storia romana: sette erano i colli e sette erano i re del periodo monarchico) e probabilmente abbiamo dimenticato il suo reale significato.
Fatto sta che se le strisce della ricetta della pastiera napoletana devono essere sette né una in più né una in meno!