In un mondo chiuso dalla pandemia, da un anno i rapporti sono sempre più dietro uno schermo e sempre meno reali. Per questo è importante approfondire quali sono i rischi delle relazioni virtuali
Parlare di quali sono i rischi delle relazioni virtuali è quanto mai importante. Oggi, infatti, spesso sentiamo parlare di relazioni nate sul web e mantenute chat, email e social network. Parliamo di rapporti che si basano unicamente su uno scambio di messaggi di testo e spesso nonostante la promessa di vedersi di persona, ciò rimane unicamente a livello virtuale. Questo genere di rapporti possono durare anche molto tempo.
La nascita dei social media ha modificato consistentemente le relazioni interpersonali. Si è allargato il numero di persone raggiungibili ed è cambiata la comunicazione permettendone un uso più diretto e strategico.
La distanza fisica e la mancanza della presenza face to face, inoltre, ha permesso alle persone di osare di più. Da lontano si teme meno un rifiuto che viene vissuto emotivamente in maniera diversa che nell’incontro reale con un potenziale partner.
Che cosa succede quando iniziamo a scriverci con qualcuno che non conosciamo.
Quando si chatta con uno sconosciuto, infatti, spesso la mente non avendo molte informazioni circa l’altro tende a fantasticare sulla persona che si ha di fronte aumentando le aspettative sulla relazione.
Attraverso l’immaginazione si è portati a credere di aver davanti una persona che possieda tutte le caratteristiche che ci sono sempre mancate. Pertanto è la nostra fantasia inconscia a riempire le ambiguità lasciate dall’altra persona. In questo modo leggiamo nel testo esattamente ciò che cerchiamo. Per tentare di comprendere l’altra persona siamo guidati dai nostri bisogni e da ciò che desideriamo (ad esempio: comprensione, eccitazione, sfida, trasgressione ecc).
Questo genere di comunicazione manca di tutte quelle informazioni che ci permettono di capire qual è la cornice del discorso e quindi il suo senso. Molto più di quanto non avvenga nella vita reale. La fase dell’innamoramento che comunque in ogni caso rappresenta una “illusione d’amore”, in quanto gli elementi di realtà, pur presenti non vengono presi in sufficiente considerazione”( Baldaro verde 2012) qui lo è maggiormente.
Quali sono i rischi delle relazioni virtuali?
Spesso accade che chi vorrebbe andare oltre il virtuale, si rende presto conto che l’interesse in un incontro reale da parte dell’altro non è presente. E quando questo non mette in atto una vera e propria fuga, si resta invischiati in una dimensione fortemente frustrante.
Sarebbe opportuno porre fine a tale rapporto visti gli svantaggi emotivi. Il rischio di trovarsi in una situazione che può divenire angosciosa quando la corrispondenza tra il personaggio fantasticato nel testo dei messaggi non rispecchia la persona reale che si trova dall’altra parte della tastiera è molto elevato.
Le relazioni virtuali, infatti, sono intrattenute soprattutto da persone impegnate che attraverso questa modalità riescono a trovare nel gioco seduttivo un’eccitazione adrenalinica. Questo tipo di relazione, viene vissuta in maniera meno colpevolizzante dato il mancato concretizzarsi dell’incontro (ci eravamo chieste, infatti, se le chat con le altre sono corna). Quindi le relazioni virtuali non sono percepite alla stregua di un tradimento fisico vero e proprio.
Perché alcune persone diventano dipendenti dalle relazioni virtuali?
Vi sono casi, in cui il bisogno della relazione virtuale è legata ad una difficoltà emotiva nel lasciarsi andare con una relazione vera e propria. Attraverso i social, la fragilità, la philofobia (vdi cui abbiamo già parlato QUI trovi l’articolo) trovano una zona di confort poiché permettono di mostrarsi disinvolti.
È possibile sperimentare così, modalità comunicative che dal vivo non si avrebbe il coraggio di utilizzare. Online è pertanto è possibile mettere in atto un corteggiamento vivace, seduttivo, erotico, trasgressivo, senza esporsi veramente.
Questa modalità di interazione permette di dare man forte a quelle che sono le difese emotive che non consentono un incontro intimo con un altro reale.
Vediamo quali sono le caratteristiche che differenziano l’innamoramento virtuale da quello reale.

La mancanza iniziale dell’immagine corporea dell’altro permette di superare quegli ostacoli che si pongono davanti l’accettazione delle caratteristiche fisiche dell’altro presenti un contatto diretto.
Le distanze fisiche si annullano immediatamente. Al comparire del messaggio del partner si attiva la gioia dell’incontro anche se si è fisicamente lontani.
L’innamoramento virtuale consente di effettuare “aggiustamenti della realtà”. È possibile così mantenere buona l’atmosfera tra i due partner. In chat digitando un proprio stato d’animo annulla la possibilità che comunicazione non verbale possa far apparire il vero sentimento.
L’immaginazione dovuta all’assenza fisica è maggiore. Pertanto ci si concentra sulle belle emozioni provate.
Inoltre al termine della chat, ma anche dopo ore o giorni di distanza, è possibile attraverso la rilettura dei messaggi (ma anche dei vocali, foto, video o condivisioni) rievocare quelle sensazioni mantenendole vivide molto più di quanto accada semplicemente ricordando un evento vissuto nel mondo reale.
Quali sono i rischi delle relazioni virtuali: amore online come amore consumistico!
Parlando di quali sono i rischi delle relazioni virtuali occorre ricordare una cosa. Come già affermato in precedenza, il numero delle persone con le quali è possibile entrare in contatto nel mondo virtuale è molto elevato.
È assai semplice perciò incappare in uno stile consumistico di relazione. Spesso dopo una piccola incomprensione l’altro viene scartato senza la minima spiegazione e spesso senza possibilità di replica poiché è possibile semplicemente “bloccarlo”.
Il pensiero di base dietro questo atteggiamento è che, probabilmente, al click successivo troveremo qualcuno di più affine. Si tende così a valutare le persone come merci.
Tutto questo però ci mette anche davanti un forte bisogno dell’umanità che è quello di amare ed essere amati. Già Freud nel 1929 ne “Il disagio delle civiltà”, considerava l’amore come la sola possibilità di dare senso all’assurdità della vita, l’unica speranza di trovare un conforto al dolore. Ed è questa l’esperienza che tutti noi cerchiamo
Considerazioni finali
Per una relazione che sia autentica è necessario accettare i propri limiti e la possibilità di incorrere talvolta in fallimenti o rifiuti. Ricordando che non c’è mai la garanzia che tutto andrà bene e che l’altro non ci farà soffrire.
Nell’amore è necessario mostrare le proprie vulnerabilità, un mettersi a nudo. Oggigiorno tuttavia siamo in un’epoca dove l’attesa è insopportabile. Inoltre tutti abbiamo la tendenza di mostrarci solo nel migliore dei modi nella ricerca compulsiva di un “like”.
Non si è più disposti a mettersi in gioco. L’impegno è vissuto come un limite verso la concreta possibilità di provare godimento continuo. Ci si accontenta di relazioni a metà perché costano molto meno.
Come uscire dalla dipendenza dalla ricerca di relazioni virtuali?
La psicoterapia in generale e la psicoanalisi nello specifico offrono la possibilità di ritrovare il proprio tempo soggettivo, attraverso un percorso che lo porti ad una conoscenza profonda di sé.
Lo psicoanalista offre una relazione terapeutica attraverso il quale il soggetto possa trovare la libertà di essere se stesso nonostante le richieste sociali. È possibile così capire chi è e soprattutto cosa davvero desidera.
Bibliografia
- Baldaro verde J. (2012) Illusioni d’amore. Raffaello Cortina Editore, Milano
- Freud S. (1929) Il disagio della civiltà. OSF, vol 10