Torniamo a parlare di donne e delle loro storie e oggi in particolare ci concentriamo sulla moglie di Francesco Totti. E ci chiediamo Ilary Blasi è un’icona femminista o no?
Secondo voi Ilary Blasi è un’icona femminista? Ha una storia che merita di essere raccontata nella nostra rubrica Women Power oppure no?
Me lo sono chiesta ieri sera, guardando la prima puntata di questa nuova edizione de L’Isola dei Famosi e soprattutto me lo sono chiesta domenica dopo aver guardato Verissimo e l’intervista che l’ex letterina ha lasciato alla sua amica del cuore Silvia Toffanin (che potete recuperare cliccando QUI).
In fondo la Blasi è la moglie di un calciatore importante, uno di quelli che in carriera – e anche dopo – hanno guadagnato abbastanza per garantire una vita più che agiata a diverse generazioni future.
A lei, però, non basta. E in una delle tante interviste ha rivendicato il suo bisogno di indipendenza. Il suo voler essere affermata e realizzata anche professionalmente e non solo come moglie di una leggenda e madre di tre figli.
E proprio il modo in cui ha voluto proteggere i suoi ragazzi (perché ormai Christian e Chanel che oggi hanno rispettivamente 17 e quasi 15 anni) mi ha fatto molto riflettere.
La protezione dei figli…
Nell’intervista alla Toffanin, infatti, per la prima volta Ilary Blasi parla apertamente del ciclone mediatico che ha investito la sua famiglia qualche settimana fa. Come ben sappiamo, anche noi ne abbiamo parlato in QUESTO articolo, sulla coppia d’oro è stato detto praticamente di tutto.
Su di lei è stato detto che aveva avuto un amante – un collega presentatore – e che adesso starebbe con l’attore impegnatissimo Luca Marinelli. E addirittura che i principali quotidiani nazionali davano per certa la relazione dello storico capitano della Roma con Noemi Bocci. E dopo che è arrivata la smentita di Francesco Totti, è stato anche detto che la coppia non si potrebbe lasciare per gli enormi interessi economici che li riguardano.
La Blasi non si è tirata indietro, anzi. Ha smentito tutto il gossip punto per tutto con chiarezza e trasparenza, anzi. Ilary ha detto chiaramente che lei non dovrebbe dare spiegazioni a nessuno e su questo non ci piove. A differenza di tante altre coppie mediatiche, infatti, la Blasi e Totti non hanno mai giocato con la loro storia a favore di gossip.
Gli unici per cui la presentatrice de L’Isola ha deciso di intervenire sono proprio i figli adolescenti, che più di tutti hanno risentito della situazione. I ragazzi, infatti, nonostante vivano con la famiglia ogni giorni si sono sentiti in imbarazzo per tutto quel polverone mediatico.
A me Ilary è piaciuta moltissimo in questa intervista. Pulita, chiara e serena. E al di là di tutto mi è piaciuto come ha difeso la sua famiglia senza fronzoli e dritta al sodo. Ribadendo un concetto che secondo me non ribadiamo mai abbastanza. Non dobbiamo esibire mariti, fidanzati e via dicendo sui social per dimostrare agli altri che siamo felici. Sante parole davvero!
Perché Ilary Blasi è una Women Power
Io credo che Ilary Blasi sia una donna obiettivamente molto fortunata, eppure apprezzo di lei che non sia una che si accontenta. Una donna che spesso e volentieri esce dalla sua comfort zone per mettersi alla prova.
Se è uno dei volti di punta di un’azienda come Mediaset lo è per i suoi meriti professionali. Piace al pubblico e per la sua simpatia che mixata alla sua spontaneità e alla sua professionalità la rendono tra le conduttrici più amate della televisione. E non perché è la moglie di e questo non è poco.
Così come non è poco che lei a ogni intervista ribadisca la sua voglia di autonomia e indipendenza da un marito importante, lo stesso marito importante che non ha bisogno di sfoggiare su Instagram ogni 10 giorni.
Essere autonoma, però, non la rende meno mamma e meno moglie. Basti pensare a come ci ha tenuto a proteggere i suoi figli dal caos mediatiche delle scorse settimane.
Insomma io non so se possiamo davvero considerare Ilary Blasi un’icona femminista ma di sicuro non è una donna banale. E anche se non sarà una novella Simone de Beauvoir, credo che in un mondo ancora molto maschile faccia la differenza!