Perché le riunioni di famiglia sono stressanti? E perché a volte vorremmo teletrasportarci al Polo Nord durante le feste?
La psicologia lo conferma: le riunioni di famiglia sono stressanti. Le feste non sono solo momenti di gioia, ma anche di tensione, malinconia e – a volte – vera e propria ansia. Sappiamo bene che la vita non è come nelle pubblicità della Nutella e i pranzi di Natale rischiano di essere tesi persino nelle “migliori famiglie”. Come possiamo sfuggire dallo stress natalizio?
Dalla zia che chiede quando ti sposi? anche se non ne hai nessuna intenzione, ai commenti acidi della suocera, fino a veri e propri momenti di sconforto per la mancanza di chi non c’è più… le feste portano con sé momenti di forte stress. Proprio per questo motivo è necessario fare un bel respiro e provare a entrare nello spirito di sopravvivenza natalizio (tanto prima o poi le feste finiscono!)
La gestione delle domande inopportune
Ci sono due tipi di domande inopportune: quelle volontarie e quelle involontarie. Quelle involontarie sono spesso fatte in buonafede, quelle volontarie sono mirate per ferirci anche quando sembrano innocue. Le domande su matrimonio, figli, vita lavorativa possono essere profondamente aggressive. Può capitare di non avere la battuta pronta sul momento, ma sentitevi libere sempre di ignorare e passare oltre. Fin da bambini, infatti, siamo stati educati a rispondere sempre e se non lo facciamo ci sentiamo sbagliati. Ricordiamoci invece che il nostro tempo è preziosissimo e non ha senso spenderlo per rispondere a qualcuno che vuole farci del male.
Perché le riunioni di famiglia sono stressanti: incastri familiari più complessi del Tetris
Uno dei motivi più frequenti di litigi fra coppie a Natale è l’organizzazione di pranzi, cene, merende e regali. Con chi passiamo il Natale quest’anno? Come possiamo far contenti tutti? Si tratta di dinamiche che rischiano di tradursi in furiose litigate di coppia, se non proprio in incidenti diplomatici tra famiglie.
La priorità di una coppia deve essere il dialogo per trovare una soluzione che in primis faccia sentire solida la coppia stessa. Questo può voler dire indietreggiare, ma bisogna sempre parlarsi chiaramente cercando di lasciare le interferenze esterne fuori dalla porta. Anche se quelle interferenze vengono da genitori e suoceri.
La tristezza del Natale: quando a tavola c’è un posto vuoto
Che sia un lutto o una separazione, il Natale può mettere in luce le nostre mancanze. È un momento in cui riunirsi e riposarsi e per questo si possono creare le condizioni perfette per l’arrivo della malinconia.
Un lutto recente o il posto vuoto di un figlio a tavola dopo una separazione sono solo alcuni esempi di mancanze che fanno male al cuore. In questo caso c’è solo una cosa da fare: accettare il dispiacere, coccolarlo e coccolarsi e utilizzare i giorni di riposo per fare qualcosa che ci piace. A volte bisogna darsi un piccolo aiuto: per quanto fare il Grinch venga naturale, pensare alle feste come la possibilità di avere del tempo per sé può essere di grande aiuto. Soprattutto nei momenti difficili, volersi bene è fondamentale.