Perché i figli trattano le madri peggio di ogni altra persona

Il rapporto madre-figli, si sa, è tra i più complessi e ricchi di sfumature. Ma perché i figli trattano male la mamma?

Perché i figli trattano le madri peggio di ogni altra persona: gli spunti di riflessione della nostra Tata Emma

Il rapporto madre-figli è un rapporto complesso, lo sappiamo tutti e ci siamo passati quasi tutti. I social media hanno parzialmente oscurato le difficoltà nei rapporti ed è più facile mostrare solo i lati positivi dei rapporti con i genitori.

A volte, però, il rapporto con la propria mamma può essere complicato sia che si parli di bambini piccoli che di adolescenti… e persino adulti! Se gli scontri e le discussioni possono essere fisiologici, è molto importante osservare con attenzione l’evolvere delle relazioni madre-figlio.

Vi lasciamo qualche spunto utile di riflessione per capire se e come affrontare un momento di difficoltà con i propri figli.

Perché i figli trattano le madri peggio di ogni altra persona? Il peso dell’ambiente

i figli trattano le madriL’ambiente intorno a noi costruisce la relazione. I bambini prima e gli adolescenti poi, imparano moltissimo dall’ambiente in cui vivono. Un ambiente dove la mamma è responsabile di tutto e dove le aspettative nei suoi confronti sono altissime condizionerà l’idea di materno che nostro figlio avrà.

È, quindi, molto importante dare il buon esempio, a partire dal rapporto della coppia genitoriale. Non bisogna mai avere atteggiamenti sminuenti e svalutanti nei confronti del partner né costruire il nucleo familiare attorno a un solo genitore responsabile dell’educazione dei figli. Vale anche per i suoceri (se volete consigli su come gestire la suocera non perdetevi QUESTO articolo).

Quando accettare la rabbia

Bambina arrabbiata

Essere arrabbiati va bene, ma le parole sono importanti. La rabbia è un sentimento sano e necessario, ma bisogna imparare fin da piccoli ad esprimersi correttamente. Che un figlio adolescente scarichi la sua rabbia contro un genitore può essere normale amministrazione, certi termini non sono però accettabili.

Con i figli, infatti, bisogna imparare a discutere, stabilendo dei confini che non possono essere superati. Inoltre, passato il momento rabbioso è importantissimo sedersi e intavolare un discorso costruttivo.

I bambini tra stereotipi e condizionamento culturale

Bambini giocano insieme

La cultura ci condiziona. Viviamo ancora in una società fortemente patriarcale con ruoli spesso molto stereotipati. I nostri figli assorbono quello che sentono e vedono. Il rispetto, però, si impara in famiglia ed è il motivo per cui è molto importante parlare con loro di quello che vedono e sentono fuori casa.

Non di rado, infatti, sentiamo bambini dire “Ma il mio amico Gianfilippo dice stai zitta a sua mamma”. In questi casi è necessario problematizzare quello che i nostri figli ci raccontano senza farli sentire in colpa, ma responsabilizzandoli sul significato delle parole.

Perché

i figli trattano le madri peggio di ogni altra persona

? Comunicazione verbale e non verbale

Ci sono dei momenti in cui la rabbia è veicolo di altri sentimenti ed emozioni che non si riescono ad esprimere, specialmente se osserviamo un cambiamento repentino nel comportamento quotidiano. È molto importante capire se nostro figlio vuole comunicarci qualcosa d’importante attraverso il suo comportamento. Mettiamoci, quindi, in ascolto e rassicuriamolo che siamo presenti e solidi per accogliere qualsiasi cosa ci voglia dire. Come scriviamo spesso: siamo noi gli adulti, non dimentichiamocelo mai.

E se non mi vuoi abbastanza bene?

Capita che i figli vogliano alzare l’asticella e metterci alla prova. Può capitare, soprattutto, in alcuni momenti cruciali di crescita, ma anche in alcuni momenti di cambiamento importante, come ad esempio dopo una separazione della coppia genitoriale. In questi casi è molto importante saper gestire la tensione e rassicurare i figli sulla nostra capacità di reggere il peso del loro dolore. Allo stesso tempo, però, è fondamentale tenere a mente che se l’aggressività va a intaccare il benessere sia dei figli che dei genitori bisogna rivolgersi a un professionista e chiedere aiuto senza paura.

Photo Credit: freepik.com

Tata Emma

Milanese Doc! La nostra Tata Emma è una psicologa esperta di bambini e non solo...

4 Commenti
  1. DOPO 4 ANNI MIO FIGLIO ADULTO MI HA DETTO CHE E” STATO TRIPPI COINVOLTO DA ME NELLA SEPARAZIONE DA MIO MARITO. E PUR STANDOMI VICINO HA SOFFERTO IN QUANTO MOLTO SENSIBILE.
    AVEVO SOLO LUI E NON HO FATTO APPOSTA. INOLTRE MI GA DETTO CHE NON PUO CONTARE SUBDI ME…..
    LUI HA 34 ANNI, E’ IL PIU PICCOLO MA LAVORA, HA UNA RAGAZZA E SI DIVERTE! NON VIENE MAIVA TRIVARMI E MI CHIAMA 2 VOKTE AXSETTIMANA. ERO MOLTO LEGATA A LUI E ORA NON SO COSA FARE

    1. Ciao Bianca,

      per iniziare sappi che TUTTI i genitori sbagliano con i propri figli.
      Il fatto che tu sia consapevole di aver commesso errori è già un buon punto di partenza.
      Il consiglio che posso darti è quello di cercare un dialogo con tuo figlio ma allo stesso tempo lasciarlo libero di vivere la sua vita. Dovresti trovare un equilibrio tra il tuo bisogno di lui e il suo di costruire qualcosa di solo suo – come è giusto alla sua età – e sappiamo bene che non è facile. Anche perché deve essere stata molto dura per entrambi. Forse potrebbe aiutarti parlare di queste emozioni complesse con uno specialista che ti possa guidare in questo percorso di ri-adattamento del vostro rapporto. Se vuoi scrivici alla Posta del Cuore e ti indirizzeremo verso la nostra specialista che siamo certe ti potrebbe aiutare a trovare questo nuovo equilibrio.

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