Vi sveliamo cosa significa una delle carte più interessanti per predire il futuro. Una carta che non è quello che sembra, anzi. Scopriamo insieme il significato del tarocco la morte.
Torniamo a parlare di carte (QUI l’articolo in cui vi spieghiamo il perché) soffermandoci sul significato del tarocco morte. Uno degli arcani maggiori più interessanti e dal significato che, sono certa, vi stupirà!
Non è un caso, infatti, se abbiamo scelto di partire proprio dal tarocco dal nome più controverso tra tutte le carte. Eh già perché per la nostra cultura – occidentale e post illuminista – la morte è la fine.
Dopo la morte non c’è niente, non ci può essere niente ed è la fine di tutto.
Ecco perché associamo la parola morte sempre e comunque a qualcosa di negativo. A qualcosa che chiude, finisce e appunto muore. Un amore che muore è un amore che finisce e ci lascia devastati. Non c’è possibilità di appello o di redenzione. Ma siamo proprio sicure che necessariamente sia così?
La morte nell’antichità e nelle culture orientali.
Non per tutte le culture, infatti, funziona in questo modo. La morte non è la fine ma solo il momento in cui ovviamente qualcosa finisce perché è tempo che inizi altro. Una sorta di step necessario all’evoluzione.
Nella cultura cristiana, non a caso, la morte era un concetto tutt’altro che negativo. La morte di Gesù era necessaria perché avvenisse la resurrezione. O ancora la parabola del chicco di grano che deve morire per rinascere spiga e portare il nutrimento all’uomo.
Non solo… per i cristiani la morte è un momento inevitabile di passaggio verso la vita eterna. Non si può rinascere senza morire prima.
Lo stesso avviene nella cultura orientale, dove è normale credere alla reincarnazione o al culto delle persone care. Finita questa vita ne inizia inevitabilmente un’altra per questo la morte non è mai un concetto negativo, anzi.
Anche nelle culture più antiche la morte era vista sempre come qualcosa di positivo. Il culto del Natale, per esempio, se ci pensiamo è molto precedente al cristianesimo. Nell’antica Roma nello stesso periodo dell’anno si celebravano i saturnalia, ma in tutta Europa si festeggiava lo stesso periodo dell’anno. Erano i giorni più bui – e prima dell’arrivo dell’elettricità era un enorme problema – dell’anno e si faceva festa, perché da quel momento in poi si andava solo a migliorare.
Non a caso Natale lo festeggiamo a cavallo del solstizio d’inverno. Simbolicamente ci mostra come la nascita di Gesù ci conduca verso la luce. E la Pasqua, dove ricordiamo la morte e resurrezione, in primavera quando la natura rinasce dopo la morte dell’inverno.
Il tarocco la Morte e l’amore
Vi ho fatto questa lunga premessa per farvi capire che in realtà la morte nei tarocchi ha un’accezione molto positiva. Molto più di quello che saremmo portate a pensare. Soprattutto se vivete un rapporto in crisi o se siete state appena lasciate ricordatevi che niente è perduto.
Anzi…
Avrete sicuramente visto o letto almeno una commedia romantica che inizia proprio con la fine di una relazione. L’eroina o l’eroe vengono piantati in asso e si trovano a dover ricominciare da capo e riprendere in mano la loro vita.
All’inizio fanno fatica. Non vogliono. Si concentrano solo su come riprendersi l’ex ( a proposito… avete già letto il mio manuale SOS EX?) e non riescono a vedere che la loro nuova vita non è poi così male come immaginavano. Riscoprono loro stessi e inevitabilmente arriva l’amore generalmente mai con l’ex.
Avete visto su Prime Video Maschile Singolare? Ecco se non lo avete fatto vi consiglio di recuperarlo assolutamente!
La morte di una relazione non è necessariamente un momento negativo. Prendetelo come un momento di ripartenza per ricominciare la vostra vita su presupposti migliori. Che sia con l’ex o con uno nuovo, avete l’opportunità di ripartire con il giusto passo e i giusti presupposti.
Insomma fate come gli antichi… davanti a un ostacolo, anche enorme non vi lasciate abbattere e ricordatevi sempre che dietro si nasconde sempre un’opportunità. Sta solo a voi coglierla!