Le migliori app per vendere i vestiti usati

Impazza il trend di vendere i vestiti usati e sono tante le piattaforme dedicate a questa attività. Come scegliere quella più adatta a noi?

Quali sono le migliori app per vendere i vestiti usati? Scopriamole insieme.

Recuperare un po’ di spazio nell’armadio è sempre un ottimo proposito. Cosa c’è di meglio che guadagnare qualcosa e, allo stesso tempo, lasciare spazio a nuovi capi di tendenza?

Vendere abiti online, dunque, è anche una scelta Green: oltre a guadagnare qualche euro vendendo abbigliamento di seconda mano, diamo anche un bel contributo al Pianeta, poiché la fast fashion (ovvero la moda low cost che va per una sola stagione) è responsabile del 20% dello spreco globale d’acqua e produce il 10% delle emissioni di anidride carbonica.

Mentre selezionate i capi di cui liberarvi, vi mostriamo cinque piattaforme che vi permetteranno di svuotare gli armadi in maniera intelligente e che dovreste assolutamente conoscere!

Le migliori app per vendere i vestiti usati: Vinted

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Photo Credit: lacie swihart on Pinterest

Vinted è un’app per vendere vestiti usati che conta 37 milioni di iscritti in Europa.
È estremamente conveniente e qui è possibile acquistare o vendere abbigliamento per bambini, uomo e donna second hand delle marche low cost più diffuse.

Per chi vende non ci sono costi, poiché la spedizione è a carico dell’acquirente. L’unica cosa di cui deve occuparsi il venditore è l’imballaggio.

Una modalità molto apprezzata dagli utenti di Vinted, è lo scambio di prodotti con altri utenti. In questo caso, le uniche spese che vengono addebitate sono commissioni e costi di spedizione. Se avete timore delle truffe, nessuna paura! Vinted trattiene la somma pagata fino alla conferma di avvenuto ritiro dell’ordine, a tutela dell’acquirente, mentre una volta conclusa la vendita, il venditore riceve l’importo sul proprio saldo.

Vestiaire Collective: il lusso a portata di tutti

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Photo Credit: Myfrenchlifestyle on Pinterest

Vestiaire Collective è un’app gratuita (disponibile anche su desktop) che permette di vendere e acquistare capi d’abbigliamento griffati di seconda mano. Si tratta di una piattaforma francese, semplice e intuitiva, che richiede un’iscrizione gratuita.

Anche in questo caso il pericolo truffa è scongiurato. Innanzitutto il team di Vestiaire Collective tutela gli acquirenti verificando la qualità e l’autenticità dei prodotti in vendita. Dopo la vendita, poi, non è il venditore a occuparsi in prima linea della spedizione: basta spedirlo a Vestiaire (indirizzo fornito dal team), che a sua volta lo invia all’acquirente.

A operazioni concluse, il venditore riceve il pagamento che gli spetta, da cui viene detratto circa il 20% dell’importo totale, a copertura del servizio.

Depop, l’app Made in Italy

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Photo Credit: Grazia France on Pinterest

Su Depop, app 100% Made In Italy, la vendita è diretta ed è quindi il venditore a occuparsi della spedizione. Il costo è solitamente a carico dell’acquirente, quindi è consigliabile indicare scrupolosamente le spese di spedizione per ogni articolo in vendita.

Questa app, di ispirazione hipster, punta tutto sulla fotografia, quindi assicuratevi di scattare foto di qualità per mettere in risalto i vostri articoli. Bastano uno sfondo uniforme e qualche segno distintivo per garantirvi un buon posizionamento nella community.

A vendita ultimata, Depop trattiene una commissione del 10% sul prezzo dell’articolo. È nel vostro interesse, inoltre, inserire foto e descrizioni dettagliate e veritiere, evitando così cattive recensioni e guadagnando feedback positivi da parte degli acquirenti.

Etsy: lo shop dedicato all’handmade

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Photo Credit: synaesthesias by iza | etsy jewellery and crochet shop on Pinterest

Etsy permette non solo di vendere accessori e vestiti usati, ma è l’unica piattaforma dedicata all’handmade, al DIY e all’upcycling. Il primo passo per diventare un venditore su Etsy è creare un account, poi selezionare il nome e le impostazioni del proprio negozio.

Se l’iscrizione è gratuita, l’inserimento di ogni articolo sul marketplace ha il prezzo di 0,16£; mentre per ogni vendita conclusa si paga una commissione di transazione del 6,5% sulla vendita.

Oltre al vantaggio di diventare un venditore a costi minimi, Etsy mette a vostra disposizione un efficiente servizio assistenza non solo per la vendita, ma anche per ricevere consigli su come migliorare le vendite.

Shpock, il mercatino delle pulci digitale

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Photo Credit: Cynthia – Darling Down South on Pinterest

Zara, Mango, Levi’s, Bershka, Stradivarius, Asos: sono solo alcuni dei marchi più famosi che troverete in vendita su Shpock! Tra capi di abbigliamento e oggetti di vario genere, avrete l’impressione di avere a portata di mano un vero e proprio mercatino delle pulci.

Registrazione e vendita sono semplici e intuitive e riepilogabili in pochi passaggi: occorre registrarsi tramite email oppure direttamente con l’account Facebook, creare un’inserzione, caricare una foto dell’articolo, inserire un titolo e una breve descrizione, fissare un prezzo e attendere che l’articolo sia visualizzato e acquistato.

A differenza degli altri siti di vendita second-hand, attraverso Shpock le persone possono contattare il venditore, iniziare la negoziazione e concordare data e luogo per il pagamento e la consegna dell’oggetto.

E ora… Tutte a svuotare gli armadi!

Marty

Marty è la più piccola del team di Madeleine H. e come tutte le ragazze contemporanee è molto attenta alla moda e allo stile. Per questo è la nostra esperta di tendenze e ci svela tutti i segreti di ciò che è trendy.

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