Non avremo una seconda occasione per fare una buona prima impressione. Perciò è importante andare sul sicuro, specialmente se vogliamo fare colpo su un potenziale nuovo capo. Ecco come vestirsi per un colloquio di lavoro!
Ci siamo, è tempo di mettere via le infradito e concentrarsi su nuove sfide: come vestirsi per un colloquio di lavoro, per esempio.
Settembre, infatti, è il mese in cui ci impegniamo a rispettare le scadenze… Il mese in cui in cui si parte carichi, con una grande voglia di dare il meglio e tra questi buoni propositi c’è indubbiamente il lavoro.
Nuove opportunità si affacciano nella nostra vita e potremmo ricevere la tanto attesa chiamata per sostenere un colloquio di lavoro, magari all’ultimo momento.
Dopo aver sistemato il nostro CV ed il profilo Linkedln ci assale il fatidico dubbio… “cosa mi metto?”
Partiamo dalle classiche e scontate raccomandazioni. NO CATEGORICO A:
- scollature profonde
- leggins effetto seconda pelle
- camicie stropicciate
- pantaloni a vita bassa stile rapper
Il primo passo…

Sicuramente dobbiamo iniziare da un’attenta analisi del contesto e dell’azienda nella quale desideriamo entrare. Valutate, infatti, non solo quali sono gli errori “fashion” da evitare assolutamente e che sono comunque validi per ogni professione e settore lavorativo.
Questa volta, per darvi il miglior consiglio possibile, ho deciso di affidarmi alle parole della famigerata direttrice di Vogue Anna Wintour! La guru della moda, infatti, in un episodio della serie in onda su YouTube “Go Ask Anna“, risponde a una domanda apparentemente banale: “quale capo o accessorio cattura la sua attenzione?”
La risposta vi sorprenderà
La vostra personalità: «È sempre molto interessante vedere il modo in cui le persone si vestono quando vengono a fare un colloquio», risponde Anna Wintour. «Spesso si ha proprio l’impressione che stiano indossando qualcosa comprato quella stessa mattina, o la sera prima, invece di qualcosa che rappresenti in qualsiasi modo la loro personalità, chi sono veramente.
Credo che tutti debbano tenere a mente quando fanno un colloquio, per Vogue o per qualsiasi altro datore di lavoro, che non stiamo assumendo il loro guardaroba. Il vostro armadio non farà il lavoro al posto vostro. Ciò che conta è chi siete voi».
La chiave, dunque, è essere se stessi, evitando gli eccessi e con particolare attenzione ai dettagli.
Nulla deve essere lasciato al caso
La vecchia, fidata camicia bianca sarà sempre un’ottima alleata, a patto che la rendiate speciale con un tocco che vi rappresenti.
Bandite le minigonne e prediligete le lunghezze medie. Optate per colori scuri o neutri e il gioco sarà fatto.
La Wintour, inoltre, ci regala un altro prezioso consiglio. Dobbiamo indossare abiti che ci facciano sentire a nostro agio.
Aprite l’armadio e scegliete qualcosa che vi faccia sentire nella confort zone e vi dia l’energia giusta per permettere a chi vi ascolta di entrare in empatia con voi.
Il mio motto? Non esistono corpi imperfetti, ma abiti sbagliati!