In questo secondo appuntamento della rubrica Women Power conosciamo meglio Fabiana, founder di Serendipity, negozio plastic free completamente sostenibile
Oggi per la rubrica Women Power abbiamo intervistato Fabiana Cakilly, fondatrice di Serendipity Shop, e-commerce che sostiene il plastic free come scelta di vita. Chi ci segue sa che Madeleine H. ha a cuore l’ambiente e la salvaguardia della natura. Abbiamo scelto di parlarvi di Serendipity proprio perché può diventare un valido alleato per il Pianeta!
Se abbiamo scelto la storia di Fabiana e della sua attività è proprio per raccontarvi la storia di una donna coraggiosa. Una donna che ha lasciato una realtà economicamente solida e sicura, che però non la rendeva felice, per inseguire i suoi sogni e realizzare qualcosa in cui crede davvero.
Serendipity Shop è il progetto di chi ha avuto il coraggio di credere in se stessa e nei suoi valori, abbandonando il certo per l’incerto, seguendo il suo istinto e realizzando i suoi sogni.
Conosciamo insieme Fabiana e il suo Serendipity Shop!
Ciao Fabiana, ci racconti cos’è Serendipity e di cosa si occupa?
Serendipity è un e-commerce completamente plastic free che vende alternative alla plastica usa e getta nella vita quotidiana. Quindi articoli da bagno, cucina, lifestyle, viaggio… tocca tutti gli ambiti. Per ora sono da sola ad occuparmene e me ne occupo dal novembre 2019, quando ho aperto lo shop e ho iniziato quest’avventura.
Serendipity è un nome originale che ha un significato speciale. Vuoi spiegarcelo tu?
La serendipità indica la fortuna di riuscire a trovare una strada che non stavamo cercando, ma che poi scopriamo essere la strada giusta, quella che volevamo e che in fondo cercavamo senza saperlo. Ed io vorrei che il mio shop fosse un atto di serendipità accessibile a tutti. Mi piacerebbe che le persone che arrivano nel mio shop riuscissero ad essere ispirate e a capire che inconsciamente stavano cercando queste soluzioni più sostenibili, in armonia con il mondo!
Cosa ti ha spinto a scegliere di intraprendere un’attività del genere?
Io provengo da un ambiente e-commerce e il progetto di avviare qualcosa di mio mi frullava in testa già da un po’. Così a novembre del 2019 mi sono licenziata da un lavoro a tempo indeterminato, in un’azienda solida e strutturata qui nel nord Italia, perché non ero più in linea con i loro valori. Desideravo un progetto da portare avanti nel modo più sostenibile possibile, così ho iniziato a testare i primi prodotti. Ho visto che in Italia mancavano delle alternative completamente Plastic-free e ho pensato che fosse arrivato il momento di introdurre questa novità! Ad accendere la miccia. nello specifico, è stato un documentario su Netflix, Plastic Free, in cui vengono mostrate queste situazioni allarmanti in cui l’ecosistema oceano viene devastato dalla plastica usa e getta.
Cosa possiamo trovare navigando sul tuo shop?
Nello shop di Serendipity si possono trovare prodotti di qualsiasi genere: prodotti per la cura personale, come detergenti solidi; oppure prodotti per la cucina, come detersivi solidi, spazzole, spugnette naturali, pellicola cerata per avvolgere gli alimenti oppure i tappetini da forno che sostituiscono la carta forno usa e getta.
Abbiamo una sezione interamente dedicata alle donne, con i prodotti per il ciclo mestruale, come la coppetta, gli assorbenti lavabili, le mutande assorbenti. E ovviamente il make up, in cui abbiamo il lip & cheek che è multifunzione. Tutti questi prodotti ovviamente sono solidi o compostabili e sono contenuti in confezioni in vetro o alluminio con tappo in sughero. Addirittura abbracciamo anche la politica della spedizione sostenibile!
Ossia?
Si tratta di una scatola craft con design minimal del mio logo con all’interno i prodotti sfusi, incartati nella carta e patatine di mais idrosolubili, compostabili e completamente riutilizzabili.
Una curiosità: quali sono stati i primi prodotti su cui hai puntato?
Considera che io prima di mettere in vendita qualche prodotto lo testo e agisco così dall’inizio. I primi prodotti che ho testato e messo in vendita sono stati i dischetti struccanti in cotone lavabile, poi il dentifricio in crema e in pastiglie; e infine le borracce. Oltre a quelle in vetro ho voluto puntare su qualcosa di più particolare, quindi ci sono anche in bambù con il tappo in silicone e sono totalmente sostenibili. Tra l’altro ci tengo tanto anche perché aiutano una comunità in Vietnam che le produce artigianalmente.
Il nostro progetto racconta di donne che ce l’hanno fatta in qualche modo, che hanno dato una svolta alla loro vita facendo quello che amano. In che modo per te Serendipity è stata la svolta nella tua vita?
Serendipity mi ha dato modo di avere una vita indipendente da quella aziendale, la possibilità di organizzarmi a modo mio. Non è stato per niente facile, ma ho potuto godere della libertà di scegliere i progetti da seguire, cosa comunicare, come comunicarlo, senza avere imposizioni dall’alto.
Ho sempre sognato di realizzare qualcosa di mio, ma per un certo periodo mi sono trovata costretta a far parte di un contesto aziendale. Per fortuna ho avuto la prontezza di uscirne prima che mi inglobasse del tutto.
In che modo?
Ho deciso di rischiare tutto e lasciare un lavoro a tempo indeterminato, con possibilità di crescere, per portare avanti un progetto in cui credevo davvero. Mi sono resa conto di quanto fosse importante per me sentire di fare la differenza, mettere cuore e anima in un progetto su cui non stancarsi mai di lavorare.
Oggi lavoro molto più rispetto a prima, ma sono molto meno stressata e stanca. Questo mi fa capire di aver fatto la scelta giusta!
Quali sono gli aspetti che ami di più di quello che fai?
Sicuramente il confronto diretto con i consumatori! Sul mio profilo Instagram interagisco moltissimo con i miei follower. Do loro consigli sui prodotti da utilizzare o discutiamo di libri o documentari sull’argomento. Si tratta di un rapporto fondato su onestà e trasparenza: se consiglio un prodotto lo faccio perché ci credo davvero!
Non consiglierei mai a qualcuno un prodotto solo per venderglielo, essendo magari consapevole che non è indicato. E lo stesso vale per i fornitori: con alcuni di loro si instaura anche un rapporto di amicizia, di rispetto reciproco, che con la grande distribuzione è più complesso creare.
Anche noi di Madeleine H. abbracciamo la politica del plastic free come scelta di vita per aiutare il nostro ambiente. Quali sono gli accorgimenti che consigli per essere più Green possibili nella quotidianità?
Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di non essere precipitosi! Solitamente quando si decide di “passare al Green” la prima cosa che si fa è quella di buttare via tutta la plastica che si ha in casa per sostituirla con prodotti eco-sostenibili. Paradossalmente questo è sbagliato! Prima si dovrebbero finire i prodotti contenuti nei flaconi di plastica, poi si sceglie un’abitudine da cambiare e si procede gradualmente.
Non ci si deve sovraccaricare di responsabilità cercando di cambiare tutto insieme, perché si rischia di sentirsi sopraffatti e di abbandonare subito questo progetto di cambiamento, perché possono prevalere i sentimenti di frustrazione e fallimento. Ci si sente in colpa per non essere riusciti ad arrivare subito al 100%, senza comprendere che è praticamente impossibile. I
l percorso verso il Plastic-free come scelta di vita deve essere graduale e il solo fatto di averlo intrapreso deve essere vissuto come un grande traguardo!
Quali sono i prossimi passi di Serendipity Shop?
Sicuramente la mia intenzione è di implementare ancora di più le interazioni social e far conoscere queste alternative sostenibili, inserendo sempre più prodotti performanti provenienti sia dall’Europa che dall’Italia. Spero che ci siano sempre più artigiani italiani che decidano di intraprendere questa strada, visto che nel nostro Paese in questo momento siamo un po’ più indietro per quanto riguarda questo tipo di produzione rispetto all’Europa, in cui lo stile di vita low waste è molto più comune.
Inoltre il prossimo anno dovrei riuscire ad attuare, attraverso una collaborazione con Worldrise, un progetto di adozione dei coralli. Per ora con la stessa Onlus ho appena abbracciato un progetto di tutela della biodiversità marina, destinando all’associazione una parte del ricavato di ogni ordine!