Anno nuovo, nuovi saldi!

L’anno nuovo è iniziato ed anche se è sempre un po’ faticoso fare i conti con i propri obiettivi, per fortuna arrivano i saldi a darci la carica giusta.

A inaugurare il nuovo anno, diciamo pure la verità, non sono i buoni propositi, né tantomeno la nuova card dell’abbonamento annuale in palestra, il biglietto da visita della nutrizionista o quel famoso caffè da prendere con una vecchia amica. A dare il via alle danze, sorpresa sorpresa, sono proprio loro: i saldi!

Bramati come un metabolismo veloce e attesi come il corriere con il tuo pacco, sono i saldi a renderci persone più felici. Come se quei numeroni rossi incollati sulle vetrine dei negozi indicassero, piuttosto che la percentuale di sconto massima del rivenditore, il livello della nostra felicità.

I saldi e il potere di seduzione

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Per un semplice principio matematico, la diretta proporzionalità tra le percentuali di sconto e il ritmo del nostro cuore ci indica quanto siamo felici. Più cresce lo sconto, tanto più s’intensifica il potere di seduzione che ha su di noi.

Sia dunque chiaro che il 20% di sconto corrisponde ad un livello di felicità minimo, paragonabile al ritrovamento di una monetina da 50 centesimi nella tasca di un vecchio cappotto; a salire, il 40% non fa di noi una valle di lacrime di tristezza, ma manco di gioia; dal 50% si può iniziare a parlare di benessere, quella sensazione di leggerezza d’animo che ti convince ad acquistare un canguro anche se avevi bisogno di un delfino; dal 70%… non c’è la taglia; dall’80%… non c’è il numero; il 90%… non esiste.

I saldi sono fatti così, gridano il tuo nome finché non ti pieghi al loro volere e poi ti sussurrano dolcemente all’orecchio: “fidati di me, comprami, se poi t’invitano a uscire… saprai cosa mettere!”. Spoiler: non è vero. La legge dell’universo vuole che, se devi andare a bere un caffè con la famosa vecchia amica, non hai nulla da metterti. Anche se hai acquistato l’intero centro commerciale.

Le percentuali che ti cambiano

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I saldi ti cambiano, in un attimo si possono perdere certezze universali e radicate convinzioni, tutto diventa improvvisamente variabile, suscettibile, mutabile, rivedibile.

E così finisce che il maglione che ti serviva in nero, lo compri fluo; il pantalone che ti serviva della taglia 42, lo prendi 38, tanto hai iniziato la dieta; il numero di piede subisce una variazione che oscilla dal 35 al 42 perché, si sa, se le scarpe sono un po’ grandi è sufficiente un calzino più doppio (o più calzini più doppi), viceversa è sufficiente tagliarsi le dita.

I saldi ti toccano nel profondo, cambiandoti dentro. Per questo desideri ardentemente quel jeans del modello che hai sempre detestato, ma è nel radar di una ragazza che sembra proprio volerlo comprare. Se lo vuole lei, allora lo voglio io. 

I saldi ti confondono, leggi da lontano € 4,99 e salti di gioia, ma poi ti avvicini ed ecco che compare la scritta A PARTIRE DA, nella stessa dimensione del carattere del foglio illustrativo della Tachipirina.

Più saldi meno soldi

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È questo il destino dei saldi, li aspetti così tanto, ti prepari al loro arrivo in preda ad una tempesta di emozioni incontrollate. Progetti piani d’acquisto elaborati nel minimo dettaglio: sei pronta alla folla, alle file, alla confusione, alla ricerca forsennata, alla lotta per l’ultima taglia.

E poi… sei lì, sul divano, mentre sorseggi una bella tazza di tè e inserisci i dati della tua carta di credito per acquistare online quel bellissimo cappotto… NUOVA COLLEZIONE.

Photo Credit: freepik.com

Gingery

Francesca ma per quelli che fanno sul serio Fran, classe '92, è di Napoli ed è laureata in Scienze della Comunicazione. Fran fa dell'ironia la sua arma segreta... una sorta di Chick Lit vivente!

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