Perché si resta insieme senza essere innamorati

Perché si resta insieme senza essere innamorati?
Perché si resta legati nonostante non ci sia più l’amore? Approfondiamo un tema molto più diffuso di quanto crediamo.

Succede con frequenza che, nonostante l’amore sia finito, si rimanga legati; ma perché si resta insieme senza essere innamorati? Quali sono le motivazioni e i meccanismi che fanno da collante nelle coppie infelici?

Le persone che non sono in grado di porre fine a una relazione infelice spesso hanno anche una scarsa autostima e/o soffrono di dipendenza affettiva.

Si pensa di non poter essere felici se non in coppia, delegando la responsabilità della propria felicità al partner.
Stare da soli è valutato come qualcosa di negativo.

Questo comporta il perseverare in rapporti che non sono arricchenti, ma minano ancor più il senso di sé e la propria libertà. Parliamo di persone che non sentono di essere amabili e che credono che passato questo treno non ci sia una seconda chance.

Falsi miti, pregiudizi e paura di deludere

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Molte donne, ancora oggi, sono portatrici di retaggi culturali come l’abnegazione per la famiglia e lo status sociale.

La presenza di figli (QUI parliamo del perché non si dovrebbe mai restare insieme solo per loro) o di problematiche economiche non fanno che complicare ulteriormente la situazione.
In molti vedono la fine di una relazione come un fallimento, invece che come una nuova opportunità.

La paura di restare da soli può nascondere anche il timore di deludere la famiglia o gli amici comuni, che potrebbero prendere la parte di uno dei due.

Si decide così, per accontentare gli altri, di stare male in silenzio tenendosi tutto dentro.

Paura di rimettersi in gioco

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Le insicurezze personali, inoltre, possono attivare il timore di restare da soli senza nessuno che si prenda cura di noi. La paura della solitudine spesso è affiancata da quella di rimettersi in gioco.

L’idea di cambiare le abitudini, di ricostruirsi una nuova vita, può essere spaventosa.

Si tende così a restare in una “zona di comfort”, che magari tanto confortevole non è più.  Per esempio quando la scelta di restare insieme (perché è sempre una scelta!) riguarda la dipendenza economica.

In alcuni casi, infatti, uno dei due partner non lavora e resta insieme all’altro che lo sostiene economicamente. Una separazione, soprattutto se da un matrimonio, mette di fronte a spese che spesso non si possono affrontare (avvocati, casa nuova, ecc..).

Un tema importante

Parliamo adesso di relazioni violente, ovvero quando si resta insieme per paura della reazione del partner. Se ciò avviene in presenza di figli, poi, la situazione si aggrava. Talvolta il timore di perderne la custodia, o l’idea che possano essere messi contro dal partner terrorizza. In questi casi è importante chiedere aiuto e – in presenza di violenza fisica e/o psicologica – DENUNCIARE.

Il silenzio è pericoloso. Restare in una situazione infelice arreca dolore a noi stessi e ai nostri cari. E se la paura è di ferire i figli, ricordiamo sempre che una scelta di indipendenza sarà alla lunga più apprezzata anche da loro.

Perché si resta insieme senza essere innamorati?
Come fare a prendere una decisione.

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Prima di tutto darsi tempo. È importante riflettere prima di agire.
Bisogna comprendere l’origine dei problemi e provare di tutto per ricostruire la relazione. Ma bisogna anche darsi UN tempo. Un amore che vi rende infelici per molto tempo non è più Amore.

In conclusione

Abbiamo visto che i motivi che spingono a restare insieme anche se l’amore è finito possono essere molteplici. Tuttavia, alla base di tutto sembra esserci una questione fondamentale: la scarsa consapevolezza.
Due sono le domande imprescindibili:

  • Chi sono?
  • Cosa desidero?

È importante comprendere questi aspetti per poter mettere al primo posto ciò che è importante nella propria vita. L’aiuto di uno psicologo, anche in coppia, può aiutare a chiarire cosa impedisca una separazione e permettere di uscire rafforzati da una storia infelice.

Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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