Il traditore seriale sa amare?

È una di quelle domande che ci siamo fatte tutte, almeno una volta nella vita: il traditore seriale sa amare?

Prima di capire se il traditore seriale sappia amare concentriamoci su chi è. Premetto che mi riferirò al sesso maschile, ma tradiscono in maniera seriale anche le donne.

I traditori seriali hanno relazioni stabili, ma sono portati a tradire puntualmente il proprio partner.

Si tratta, solitamente di queste tipologie di uomini:

Non solo non provano rimorsi o sensi di colpa, anzi. Per loro il tradimento è elemento necessario per stare in coppia, anche se all’apparenza sembrano compagni ideali.

Il traditore è incapace di mantenere un’adeguata autostima, così ricerca esternamente figure dalle quali sentirsi desiderati. Le amanti rappresentano uno specchio nel quale vedersi più belli.

Il traditore e l’autostima

Uomo-specchio
I complimenti e le attenzioni del partner, infatti, non bastano per appagare il bisogno di considerazione di un traditore seriale. Finito il periodo dell’innamoramento iniziale, in cui si sente idolatrato, subentrano le noiose questioni quotidiane, che presto generano la ricerca di nuove emozioni.

I traditori non concludono mai la relazione in corso, ma cercano storie parallele per alimentare l’autostima. Il rischio è di sentirsi vuoti e poco attraenti agli occhi di chi li guarda.

Per questo rifiutano la vera intimità emotiva e sono poco inclini a costruire una relazione significativa che richieda un forte investimento emotivo. Incapaci di darsi all’altro anima e corpo, restano sempre al confine di una relazione intima.

Si guardano intorno perché non affrontano concretamente ciò che comporta la costruzione di una vita insieme. Hanno una scarsa capacità di tollerare il vuoto, la noia. In loro è sempre presente un bisogno di colmare i momenti morti con qualcuno che li faccia sentire importanti. Solitamente una tale mancanza di autostima in un adulto è collegata a un’infanzia caratterizzata da genitori evitanti che ignorano i bisogni del bambino.

I traditori seriali, molto probabilmente, non hanno sviluppato la capacità di provare senso di colpa, senso morale e quella che il pediatra e psicoanalista britannico Donald Woods Winnicott chiama “la capacità di stare da soli”.

L’infanzia di un traditore seriale

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Dietro un traditore seriale, . Il bambino conosce il senso di colpa quando impara a tollerare le pulsioni libidiche (amore) e quelle aggressive nei confronti della madre. Tra i tre e i sei mesi di età se l’ambiente è favorevole, inizia a comprendere che la madre può essere accudente (mi nutre e mi coccola) e frustrante (mi fa attendere, è assente).

Questa “consapevolezza di oggetto”, genera nel bambino un senso di colpa. La sua tollerabilità dipende dalla responsività della madre ai bisogni del bambino. Questo gli permetterà di “riparare” alle fantasie aggressive che  aveva avuto nei momenti in cui l’aveva percepita poco gratificante o frustrante.

Una madre assente ha nello sviluppo psichico del bambino (e dell’adulto poi) un potere destrutturante e controproducente. Ecco che ci si trova davanti a due tipi di individui:

  • I soverchiati da un senso di colpa (inconscio) irreparabile, (depressi/ nevrotico ossessivi).
  • Gli incapaci di provare un senso di colpa (antisociali, cinici, narcisisti patologici).

I traditori seriali appartengono al secondo gruppo.

L’incapacità  di stare da soli

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Accade spesso che le persone che non sono capaci di provare un senso di colpa non abbiano sviluppato nemmeno la capacità di stare da soli.

Con una madre presente che dà conforto anche in assenza di richieste, il bambino può sentirsi al sicuro. Una madre responsiva permetterà che il suo bambino acquisisca la capacità di autorassicurarsi.

L’adulto che non ha potuto sviluppare tale capacità, non sarà in grado di tollerare la solitudine. In questa condizione le angosce di disintegrazione ed il dialogo interiore non saranno tollerabili.

Nel caso del traditore seriale (per approfondire l’argomento e ascoltare il Podcast di Madeleine clicca QUI) ritroviamo l’incapacità di tollerare il silenzio interiore e anche quello di coppia.

La vita di queste persone è spesso frenetica proprio per coprire il silenzio ed evitare di stare da soli, nemmeno in presenza del partner. La solitudine è angoscia pura, allora ricercano continuamente qualcuno che li faccia sentire importanti e li rassicuri.

E allora il traditore seriale sa amare davvero?

bacio
I traditori seriali sono persone in fuga continua da sé. Non appartengono a nulla e nulla mai gli apparterrà totalmente.

Forse solo il vuoto e l’inutilità del loro essere evanescenti.

Vorrei però fare una precisazione. Il traditore nega e scappa, il tradito assilla e pretende, l’amante dal suo canto rincorre e sogna una realtà che non esiste. Nessuno dei tre sostanzialmente è in grado di stare da solo.

Bisogna, invece, avere e la certezza di poter attraversare anche la solitudine. Quando questa fiducia viene meno il tradimento è in agguato.

“L’individualità richiede il coraggio di essere soli e di opporsi ad un mondo che tradisce e banalizza”

Carotenuto 1991

Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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