Eccoci al nostro consueto appuntamento con la storia di Alessandra e con il percorso per conquistare Michele, il suo migliore amico. Nell’ultima puntata avevamo lasciato la nostra eroina alle prese con un nuovo comportamento e con l’ansia che questo non portasse – subito – i frutti da lei tanto sperati (QUI il post in cui ve ne avevo parlato).
Eh già, perché il problema di quasi tutte le ragazze che si approcciano al Metodo e più in generale ai miei consigli è quello di volere ottenere dei risultati importanti e di volerli ottenere in tempi brevi. Ricordatevi, invece, che il mio metodo funziona più o meno come le diete, se volete dei risultati veri e duraturi dovete avere pazienza. La dieta del minestrone, per citare quella più in voga quando io avevo 20 anni, per esempio, vi fa dimagrire in fretta, ma poi vi lascia smagliature, torcimenti di pancia che solo una donna in travaglio può capire e soprattutto il rischio che al 95 per cento riprendiate – e con gli interessi – tutto quello che avete perso.
Questa è la cosa più difficile da far capire alle mie ragazze, ma anche alle mie amiche, e Alessandra non faceva eccezione, anzi. A peggiorare la situazione c’era anche il suo terrore di perdere Michele come amico, e non bastava il fatto che le ripetessi fino allo sfinimento che se ne era innamorata non poteva essere un suo amico non bastava in nessun modo a tranquillizzarla.
Su Vanity Fair (QUI trovate l’articolo completo) ho letto che secondo Richard Bromfield – psicoterapeuta americano e membro dell’Harvard Medical School – per sviziare i figli bisogna iniziare a comportarsi in maniera diversa senza (questa l’accortezza fondamentale) preannunciarlo. Allo stesso modo funziona con gli uomini, se volete stupirli e suscitare in loro e reazioni desiderate, dovete passare direttamente ai fatti, senza inutili preamboli e giri di parole del tipo: Da domani la musica cambia, oppure, da adesso mi comporterò in maniera diversa… vedrai. Bisogna mostrare reazioni nuove e, agli occhi del vostro Mister Giusto, sorprendenti.

Nella pratica Alessandra avrebbe dovuto smettere di rispondergli sempre al telefono, di starlo a sentire quando lui le raccontava di come andavano le cose con la nuova fidanzata, di accompagnarlo al cinema se non c’era nessun altro con cui andare, ma anche di usarlo come sfogatoio per i suoi problemi lavorativi, di raccontargli di uscite fittizie con uomini improbabili (con il fallimentare intento di farlo ingelosire). Insomma era arrivato il momento di cambiare registro.
Sulle prima non è stato facile, ma col tempo la mia ragazza ha capito che cambiare radicalmente tattica era fondamentale. La svolta definitiva è arrivata una sera, quando tornando a casa ha incontrato Michele e la fidanzata che litigavano davanti al cancello. Alessandra imbarazzatissima si è limitata a fare loro un cenno con la mano e a tornare a casa. Dopo due ore lui le ha mandato un messaggio per chiederle di vedersi perché voleva parlarle, ma lei si è limitata a visualizzare e non rispondere. Lui ha continuato a scriverle tutta la sera e lei – sotto mio consiglio – gli ha risposto solo la mattina dopo dicendogli che il giorno prima era troppo incasinata per parlare con lui.

La reazione di Michele non mi ha stupita affatto… ma di questo parliamo la prossima volta.