La paura di un nuovo lockdown

Come fare per affrontare la paura di un nuovo lockdown

Oggi parliamo di come affrontare la paura di un nuovo lockdown. Tutti quanti abbiamo sperato che ci sarebbe voluto relativamente poco per lasciarci l’esperienza orribile del COVID alle spalle. Quest’estate abbiamo, quindi, cercato di recuperare un minimo di serenità concentrandoci sul presente.

Purtroppo questa battaglia non si può dire definitivamente conclusa e le ultimissime notizie hanno gettato molti di noi nello sconforto.

Per prima cosa è importante ripetersi che in questo caso la paura è normale se non sana! Questa è un’occasione di emergenza dove ci sono delle paure legate a rischi oggettivi: paura di perdere il lavoro, paura di rimanere chiusi di nuovo in casa, paura di non poter vedere i propri cari, paura di ammalarsi. Queste paure è fondamentale riconoscerle e accettarle perché non solo sono lecite, ma ci permettono anche di riconoscere in modo adattivo la serietà della situazione.

Il lockdown è stato davvero un momento molto duro

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Il lockdown non è stato per tutti pizza e biscotti, per molti è stato un vero e proprio incubo che sperano con tutte le forze di non dover ripetere.

Il processo di riconoscimento di situazioni di oggettivo stress è importantissimo perché è il primo passo che abbiamo per distinguere qualcosa che non dipende da noi da invece paure più personali e profonde legate al nostro vissuto del passato più remoto ma anche di quello più prossimo!

Pur consapevoli di non poter, purtroppo, dare delle soluzioni specifiche (che vorremmo avere anche noi), abbiamo pensato a tre aspetti su cui riflettere e concentrarsi in questo momento non semplice.

Non colpevolizzarti se sei spaventata.

Lockdown
Anche qualora la paura fosse paralizzante, non è colpa tua. Molti di noi hanno vissuto dei veri e propri traumi e può essere che abbiano lasciato delle ferite profonde.

Sii clemente sia con te stesso che con gli altri in questo momento, cercando il più possibile di mantenere un atteggiamento comprensivo.

Se non ce la fai più spegni il cellulare.

Telefono-spento
Le notizie stanno arrivando a pioggia e per quanto sia necessario essere informati, ascoltare h.24 discorsi inerenti al COVID può essere molto pesante, specialmente se sei stato toccato in prima persona dalle norme che sono state messe in atto.

Se puoi, cerca di creare un safe space dove potete parlare anche di altro. Capiamo che in certe situazioni sia molto difficile distrarsi, ma a volte anche 10 minuti possono fare la differenza.

Non c’è nulla di male a chiedere aiuto.

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Sappiamo di non vivere, purtroppo, in un mondo dove la salute mentale viene messa al primo posto, con risorse e supporti per la cittadinanza. Diventa, quindi, molto difficile rivendicare i propri diritti quando si sente di non farcela più.

Ci sono però associazioni territoriali di grande valore come la SIPEM (Società Italiana Psicologi dell’Emergenza) che cercando di mettere a disposizione dei cittadini dei supporti concreti. Spesso ci convinciamo che la paura sia qualcosa da superare da soli o da minimizzare. Non è mai vero, a maggior ragione in questo momento in cui la paura è la risposta adattiva a una situazione di oggettivo pericolo.

La salute mentale è un diritto, dobbiamo batterci tutti per averlo anche partendo dalle piccole cose.

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