Genitori e Ansia: come riconoscerla e affrontarla. Perché l’ansia è davvero le nostre ansie possono davvero essere un problema per i nostri figli.
Genitori e ansia: come riconoscerla e affrontarla. Oggi vogliamo parlare di un problema davvero molto comune nelle nostre famiglie. Alzi la mano chi nella sua vita non ha mai avuto un momento di ansia.
Nessuno ha alzato la mano, sicuramente. E se qualcuno è rimasto con le braccia incrociate sul petto, mente!
Ci sono tante situazioni nella vita di una persona che possono essere causa di uno stato d’ansia e la genitorialità è una di quelle.
L’ansia un problema davvero diffuso.
I bambini portano tanta felicità, ma anche un mondo totalmente nuovo e difficilmente immaginabile prima di diventare genitori. La casa, la nostra casa, che prima ci sembrava un luogo sicurissimo e a nostra misura, diventa improvvisamente pieno di pericoli mai notati prima. E che dire del mondo fuori?
La televisione e i social network hanno amplificato enormemente la percezione dei pericoli che i nostri figli possono correre. Tutto questo può farci sentire poco compresi dalle generazioni precedenti, come quella a cui appartengono i nostri genitori ad esempio, esposti in maniera minore al bombardamento di notizie e commenti.
Se, quindi, l’ansia può essere normale e comprensibile, qualora raggiunga un livello troppo elevato potrebbe esserci un problema.
Genitori e ansia: come riconoscerla e soprattutto come capire se è ancora in livelli fisiologici.
Infatti è stato ampiamente dimostrato che uno stato di preoccupazione eccessiva da parte dei genitori abbia ricadute inevitabili sui figli, che possono sentirsi, a loro volta, molto ansiosi e timorosi.
Secondo la Teoria dell’Attaccamento i genitori dovrebbero poter essere per i figli dei porti sufficientemente sicuri per poter esplorare il mondo, ma allo stesso tempo rifugiarcisi quando hanno bisogno di essere rassicurati.
Solo in questo modo il bambino riesce a sviluppare fiducia in se stesso e nelle relazioni con le persone che lo circondano, imparando ad essere autonomo, ma a rivolgersi alle persone care nei momenti di difficoltà.
Non esistono genitori perfetti!
Sappiamo bene, però, che il genitore perfetto non esiste e che ci sono delle situazioni in cui, al di là di tutte le buone intenzioni, ci si può trovare in una condizione di forte ansia e stress.
Il rischio più grosso che un genitore può correre è quello di dover essere a tutti i costi performante e tenere dentro di sé (e accumulare) frustrazione e insicurezza.
Il costante confronto con altri genitori, specialmente attraverso il filtro patinato dei social media, rischia di farci sentire sbagliati senza, però, aiutarci ad osservare con lucidità i nostri comportamenti e stati d’animo.
Facciamo caso ai campanelli d’allarme.
Quando si ha la sensazione di non riuscire a gestire le situazioni che coinvolgono i propri figli è importantissimo fermarsi a riflettere e chiedere aiuto. Prima di tutto può essere utile chiedersi se la fonte d’ansia che proviamo è giustificata o meno da un evento molto spiacevole (un lutto, una separazione, una malattia) o se c’è stato un cambiamento nel nostro stato d’animo senza un apparente motivo.
In secondo luogo è fondamentale rivolgersi all’esterno e chiedere aiuto, sia che si tratti dei propri familiari (dal partner ai genitori) sia a un professionista. Per riuscire a fare il genitore in modo sufficientemente buono è importante stare bene e mettere la propria salute mentale al primo posto, senza vergognarsene. Non chiedere aiuto rischia di essere molto più dannoso per i nostri figli che, invece, ammettere di avere dei limiti, come tutti. E così facendo insegnerete anche ai vostri figli ad affrontarli.
Speriamo che con questo articolo se siete in una fase Genitori e Ansia: come riconoscerla, abbiate trovato moltissimi spunti utili.