Come gestire gli errori dei bambini? Come reagire quando i nostri figli sbagliano? Ricordandoci sempre che non c’è apprendimento senza!
Oggi ci chiediamo come gestire gli errori dei bambini.Fateci caso: cresciamo in un mondo dove l’errore è considerato qualcosa di cui vergognarsi. E lo stesso succede con il fallimento.
Fin dalla tenera età, infatti, siamo abituati a veder corretti i nostri errori con una penna rossa. E ogni giorno impariamo a essere valutati sulla base di quanti sbagli facciamo.
Un approccio così orientato all’errore è molto rischioso. Potremmo così perdere di vista il fatto che sbagliare sia assolutamente necessario!
Perché sbagliare serve.
I motivi sono almeno due. Per prima cosa l’apprendimento necessita esercizio e perfezionamento. Non solo, imparare è un’attività che inizia da piccolissimi e durerà tutta la vita (anche se spesso noi adulti ce ne dimentichiamo).
In secondo luogo, imparare a sbagliare ci rende capaci di tollerare le frustrazioni.
Su quest’ultimo aspetto è bene soffermarsi.
Per diventare adulti sereni e capaci di gestire le difficoltà della vita bisogna essere in grado di tollerare le frustrazioni e farci i conti. Ognuno di noi ha a che fare con frustrazioni lavorative, familiari o affettive.
Le basi dell’educazione, anche sociale, dei nostri figli la mettiamo fin da piccolissimi proprio partendo d’allenamento alla sopportazione di piccole frustrazioni e delusioni.
Sappiate dare il giusto valore agli errori.
Gli sbagli non sono tutti uguali. Purtroppo spesso si rischia di mettere tutto sullo stesso piano. È molto importante, invece, restituire ai bambini reazioni che siano misurate all’entità dell’errore.
Prendere un brutto voto a scuola non può e non deve diventare una questione di stato. Ci sono, invece, altre cose più gravi come ad esempio gli insulti o i gesti gratuiti verso gli altri.
Vi faccio l’esempio del bullismo su tutti.
È importante che i bambini sappiano che ci sono azioni gravi e pericolose. Non solo è altrettanto fondamentale che sappiano riconoscerle.
Sbagliando si impara.
Sbagliano si impara non è solo una frase fatta. Questo vale per la scuola, ma anche per eventi più complessi e dolorosi come quelli che abbiamo appena citato. Soprattutto in situazioni difficili i bambini vanno ascoltati e supportati. A volte, se necessario, anche con l’aiuto di un professionista.
Fare questo passaggio è importante per riflettere sul concetto di responsabilità, che va ben oltre la semplice paura della punizione. Rendere i bambini consapevoli e responsabili può essere un lavoro lungo, ma è l’unico modo per aiutarli a sviluppare una reale coscienza di se stessi e del mondo attorno.
Entrate in contatto con le emozioni negative.
Gli sbagli e i fallimenti possono dare vita a molte emozioni negative, alcune personali, altre influenzate dal contesto in cui viviamo.
Mettere a tacere le emozioni negative è rischioso, sia che a provarle sia il bambino che il genitore.
Comunicare i propri sentimenti è il modo migliore per evitare che rimangano stagnanti dentro di noi: imparare a dare un nome a quello che si prova è il primo passo per costruire la propria identità e iniziare a sentirsi capaci di reagire alle avversità e tollerare le piccole frustrazioni quotidiane.
Siate una base sicura.
Gli adulti permettono ai bambini di costruire una sicurezza nell’affrontare il mondo fuori solo quando sono in grado di rimanere agli occhi del bambino un approdo sicuro da cui tornare quando hanno bisogno.
Sapere di avere un porto da cui tornare quando si è in difficoltà è importantissimo ed è per questo che noi adulti dobbiamo cercare il più possibile di ascoltare i bambini e restituire loro la sicurezza che gli errori si possono affrontare e gestire chiedendo aiuto e non certo nascondendoli!