Come sarà il ritorno alla normalità per i più piccoli? Bambini e post quarantena cerchiamo di fare chiarezza.
Oggi cerchiamo di concentrarci su quello che succederà “dopo” in particolare su Bambini e post quarantena. In questo momento parlare di ritorno alla normalità per noi adulti è molto difficile.
Speriamo tutti intensamente che fra un paio di settimane ritorni tutto come prima. Purtroppo non solo non possiamo saperlo per certo, ma non possiamo nemmeno realmente immaginare gli strascichi che questo evento lascerà.
I bambini ascoltano e interpretano la realtà.
Spetta a noi adulti, quindi, guidarli e rispondere alle loro domande per fare da mediatore fra loro e il mondo. Sia per quanto riguarda il Coronavirus e tutte le sue conseguenze, ma anche di cosa succederà dopo.
Pensare di riabituarsi alla normalità è ancora più difficile quando la normalità potrebbe essere un’incognita. Cerchiamo di vedere insieme qualche argomento su cui possiamo riflettere con i nostri bambini.
Bambini e post quarantena – Sostenibilità del nostro stile di vita.
Qualunque sia l’esito di questo periodo di quarantena, sicuramente molte delle nostre abitudini sono state messe in discussione. I nostri bambini sono cresciuti abituati a trovare normale, spesso, il “tutto e subito”.
Ora si trovano, invece, a dover fare i conti con la capacità di sopportare molte frustrazioni. Dalla privazione della libertà di uscire al rinunciare all’acquisto di giocattoli o merende. Cercare di rendere questa capacità che hanno acquisito una risorsa stabile è importantissimo.
Il bambino è, infatti, molto più aperto al cambiamento di un adulto e si abitua molto più in fretta. Questa è l’occasione per insegnare loro a rallentare, e insegnarlo a noi stessi.
L’importanza di far parte di una comunità.
I bambini sono ovviamente molto centrati sui loro bisogni ed è difficile aiutarli ad osservare gli altri e quello che succede intorno, specialmente se sono ancora nel periodo prescolare.
In un graduale rientro alla normalità riflettere su quanto imparato può essere prezioso per dar loro gli strumenti per approcciarsi diversamente alle comunità in cui si andranno ad inserire. Dalla scuola all’oratorio passando per lo sport, e per imparare l’importanza delle regole per vivere insieme nel rispetto degli altri.
Sapersi annoiare.
Senza noia non c’è creatività. In questo momento siamo costretti a ripensare al tempo e ai ritmi a cui siamo abituati e possono essere molti di più i momenti “morti”. I nostri figli, nella quotidianità, sono spesso iperstimolati e durante lo stop forzato hanno sia l’opportunità di sviluppare una maggiore creatività sia l’opportunità di imparare ad intrattenersi in autonomia.
Il compito degli adulti è quello di trasmettere un messaggio positivo di momentanea solitudine, permettendo ai propri figli di fronteggiare la normale paura di fare da soli (senza sentirsi soli CIT.). Come ripetiamo spesso in molti post, la capacità di gestire e rendere piacevole la solitudine è un superpotere che pochi adulti hanno. Questa è l’occasione per insegnare ai nostri bambini a svilupparlo!
Imparare a non dare per scontato.
Il benessere non è scontato e non è per tutti. Rientrare in una quotidianità in punta di piedi non può prescindere da questa consapevolezza. Riuscire a dare veramente valore alle cose che viviamo è fondamentale per riappropriarsene e affrontare la paura di un rientro dopo un periodo di stop prolungato.
Questo lungo lavoro inizia oggi, imparando a stare nell’incertezza valorizzando quello che abbiamo, partendo anche da cose molto piccole. Il nostro esempio è fondamentale.
Questi consigli valgono per tutti e sarà un lavoro lungo da fare insieme, ma dalle situazioni difficili nascono anche le opportunità. Proviamo a coglierle.