#Penelope settimana 12 – Come andare in vacanza con un neonato

Penelope sta crescendo alla velocità della luce, mi sembra ieri che scoprivo di essere incinta e invece è passato quasi un anno. Lei va per i tre mesi e ogni giorno impara a fare cose nuove ed è sempre più bella. Adesso, mentre vi sto scrivendo, è sulla sua sdraietta, proprio davanti a me e gioca a prendere gli orsetti. Insomma una bimba grande!

Grande, ma pur sempre una neonata e questo è tempo di partire e andare in vacanza, la prima da mamma per me. Ovviamente prima di scegliere la location ho studiato bene tutte le opzioni. Mare? Montagna? Collina?

Ogni posto ha i suoi pro e i suoi contro, ma è molto importante che i bimbi si allontanino dalla routine della vita in città e vadano a godersi qualche giorno di aria fresca e pulita. Ovviamente ci sono delle precauzioni che vanno sempre adottate se si decide di andare in vacanza con un neonato di poche settimane: è importante fare attenzione agli insetti come le zanzare e i pappataci, è importante che i nostri piccoli siano sempre ben protetti contro questi parassiti alcuni dei quali possono essere portatori di malattie gravi.

Per prima cosa se il bimbo ha meno di 10 giorni di vita è sconsigliato partire: nei primissimi giorni, infatti, è importante monitorare l’andamento dell’allattamento, verificare se ci sono cali di peso ed essere pronte ad affrontare un eventuale ittero. Per cui se il vostro bimbo decide di arrivare proprio nei giorni del sol leone è meglio rimandare le vacanze, almeno fino a settembre!

Dopo molte riflessioni ho scelto di portare la mia Penelope a godersi un po’ di mare. Quest’anno, però, la spiaggia non la potrò vivere come facevo prima di diventare mamma, quando arrivavo verso mezzogiorno e me ne andavo quando volevo. Come spesso ripetono i medici i bimbi non devono essere mai esposti direttamente ai raggi solari, essere ben protetti – io già uso la crema 50 in città – e bisogna evitare le ore più calde.

Per questo ho scelto una struttura dove la spiaggia è facilmente raggiungibile, così posso portare la mia bimba la mattina fino alle 11, rientrare per una bella pappa, un lungo pisolino e tante coccole e dopo le 16 – sempre che il sole non sia ancora troppo forte – tornare e farci un bel bagnetto. La mia pediatra, infatti, mi ha detto che non ci sono controindicazioni nel mettere Penelope in acqua, l’importante è sciacquarla subito dopo con acqua dolce.

Uno dei problemi di portare un neonato in spiaggia è quello che le temperature eccessivamente alte possano disidratarlo. I segnali che vi fanno accorgere di questo problema sono diversi: il primo è la minore quantità di pipì, le mucose più asciutte, potreste notare una maggiore sonnolenza, ma anche un’agitazione un po’ anomala rispetto alla norma.

Se state allattando al seno non c’è bisogno di somministrargli altri liquidi, basta attaccarlo più spesso, o in alternativa dargli fino a 30 g di tisana al finocchietto o alla camomilla, quella che si scioglie in acqua a temperatura ambiente, come mi ha consigliato la mia pediatra.

Partirò in auto e sono già attrezzata con il seggiolino omologato – come normativa europea – siccome la mia Penny pesa ancora meno di 9Kg, la metterò in senso opposto a quello di marcia. Ricordatevi sempre di non dare retta alle nonne – che su certe cose sono fissate – e di mettere l’aria condizionata. Ai bimbi un caldo eccessivo fa molti più danni del freddo. L’importante è che la temperatura non sia mai inferiore ai 22-23 gradi, così da evitare sbalzi eccessivi con l’esterno.

Se, invece, avete scelto l’aereo per muovervi è bene che ricordiate alcune cose: il bambino durante il viaggio verrà sottoposto a sbalzi di temperatura e di pressione e un maggior rischio di infezioni respiratorie. Ricordatevi perciò di attaccare al seno frequentemente il bambino in modo che la suzione impedisca che si venga a creare depressione atmosferica nell’orecchio, durante il decollo e l’atterraggio. Il rischio è che che gli possa venire un brutto mal d’orecchio!

Per le mamme che hanno scelto il fresco della montagna vorrei ricordare giusto un paio di cose che mi ha raccomandato la pediatra quando ancora non avevo idea di dove trascorrere il mese di agosto: evitate altezze elevate (superiori ai 2000-2500 metri di altitudine) ed evitare soggiorni brevi come i fine settimana, perché è importante che il bambino si possa adattare alla diversa altitudine e soprattutto alla diversa pressione atmosferica.

E voi quali sono i mezzi di trasporto e le destinazioni che ritenete più giuste per andare in vacanza con un neonato?

Photo Credit: DolceAttesa.com

Madeleine

Madeleine H., nata a Roma nel 1982, vive con il marito e i due figli Penelope e Ciro a Napoli. È autrice di diversi manuali di consigli d'amore tra cui i popolarissimi Il Metodo e Sos Ex e di diversi romanzi Chick Lit.

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