Natale sta arrivando! Pronti a riciclare regali?
Il tempo stringe, le feste si avvicinano e non resta altro da fare che prepararsi… a riciclare regali! Di cosa sto parlando? Dei regali di Natale, ovviamente!
Annosa questione è il processo d’applicazione di questa subdola ma ingegnosa arte del riutilizzo, che ogni anno salva milioni di persone dal baratro dell’imbarazzo di non aver acquistato niente per chi, invece, a te ci aveva pensato (di solito, soltanto per ripicca alla previsione della tua mancanza).
Riciclare i regali: le regole essenziali per farlo… male!
Peculiare caratteristica del regalo riciclato è senz’altro la sua riconosciuta prima qualità: fare schifo. E infatti, questo tipo di regali si adatta perfettamente ad essere risucchiato in una spirale infernale di eterno riciclo; perché se fa schifo, fa schifo per tutti, all’infinito.
Poche regole, ma essenziali:
- evitare di restituire a qualcuno il regalo che ti ha riciclato in un’occasione passata, attenzione!
- consegnare il dono sorridendo e accompagnandolo con la nota cantilena: “appena l’ho visto, ti ho subito pensato!”;
- MAI-MAI-MAI farsi scappare: “se non ti piace, puoi sempre cambiarlo…”, perché, al massimo, in cambio puoi ottenere un pass per l’inferno;
- il regalo riciclato deve fare schifo in proporzione a quanto ti fa schifo la persona a cui è destinato.
Come riciclare i regali giustamente sbagliati: esempi pratici
Il potere del regalo riciclato è in realtà la consapevolezza condivisa e silenziosa della sua stessa natura di riciclo, per chi lo fa e per chi lo riceve, e non perché gli si apponga sopra un talloncino del tipo EXTRA SCONTATO/IN OFFERTA/RICICLATO, ma perché ha quel qualcosa… di non so che… che insomma, si capisce subito che la sua destinazione originaria, mica eri tu.
Ad esempio: quel paio di pantofole N. 36 ma tu porti il 39; la schiuma da barba ma tu sei femmina; una cornice a forma di cuore per fidanzatini ma tu sei single; la crema corpo che profuma di rancido ed è pure scaduta; il soprammobile dalla forma astratta che fu una bomboniera di nozze di una coppia negli anni ‘90; la trousse Pupa Matriosca uscita a Natale 2008; “Le pagine della nostra di vita” di Nicholas Sparks con dedica “A Laura, con affetto” ma il tuo nome è Piera; sciarpa e cappello con i pon pan coordinati di quel materiale che scartavetra la pelle; un pigiama di pile elettromagnetico taglia XXL.
L’infinito riciclo dei regali brutti
Ma… nonostante la lampante ed immediata evidenza di menzogna, fingerai di aver appena ricevuto un regalo talmente gradito da stiparlo direttamente nello scatolone della raccolta riciclo per l’anno prossimo.
D’altro canto si sa, i Natali vanno e vengono e in un attimo eccolo che torna utile, quindi è meglio giocare d’anticipo.
A questo proposito… ti è piaciuto quest’articolo? L’ho scritto per te, buon Natale!
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