Sempre più spesso sentiamo parlare di “body shaming”, una forma di bullismo che colpisce l’aspetto fisico delle persone.
Letteralmente, significa giudicare o criticare il corpo altrui; in parole povere, si tratta di un’azione arbitraria e immotivata, consistente nell’esprimere un parere assolutamente non richiesto; in parole ancora più povere, ma una padellina di fatti tuoi?
Body shaming, perché succede?
Sviscerare le profonde fondamenta originarie di tale fenomeno, non è cosa facile. Si potrebbe incolpare un disagio psicologico che manda in bug le funzioni cognitive; imputare il contesto socio-culturale (n.d.r. pure il contesto familiare, è sempre colpa delle famiglie cattive); si potrebbe dare la colpa alle “amicizie sbagliate”; incriminare i social network, che si sa, sono anche la causa del buco nell’ozono.
Insomma, prendendo in esame queste plausibili motivazioni e inserendole in un macro-sistema immaginario che ha lo scopo di generare un univoco risultato, il body shaming accade perché: le-persone-sono-bleah.
Come si manifesta il body shaming?

Ma attenzione a non travisare, mi raccomando: “non è una critica la mia, solo un consiglio”; “non voglio generare una polemica, faccio solo un’osservazione”; “quando ho detto ‘grassa’, intendevo meravigliosamente sinuosa in armonia con il cieli e le stelle, hai capito male”; “lo dico per la tua salute, ho una laurea in Parlo In Mezzo con specializzazione in Pareri Inutili”.
Questi, di solito, sono gli stessi che ti urtano al supermercato spingendoti e, con ostentata sorpresa, “uh, non ti avevo visto!”.
Sui social network, poi, il più delle volte il body shaming proviene da profili persino privi di riferimenti identificativi: “che brutti capelli che hai”, disse uno stempiato invisibile.
Il body shaming fatto bene, è pure pignolo! D’altronde è chiaro che se il tuo ombelico è profondo soltanto mezzo centimetro e non uno e mezzo, sei in difetto. O se la tua rotula del ginocchio sinistro è proiettata verso Nord e non verso Nord-Est, sei un mutante. O se c’hai gli occhi con delle leggere venature dorate, onestamente ricordi assai Edward Cullen quando scruta con enfasi Bella Swan.
Come combatterlo?
In conformità a tutti i trattati scientifici che discutono il tema, al parere di psicologi, analisti, luminari del mondo intero e all’autorevole parere dei più grandi esperti, per combattere il body shaming…
devi fottertene altamente! E fai un pernacchio.
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