Cos’è la FOMO (o fomofobia)?

Magari non hai mai sentito parlare di fomofobia, ma forse hai sentito nominare la FOMO. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto tra i più giovani. Leggi il punto di vista della nostra Psicologa.

FOMO è l’acronimo di “Fear of Missing Out”, ovvero la paura di essere tagliati fuori.
Facile sentirsi inadeguati nel contesto dei social media e della vita digitale. Alcune persone, specialmente i giovanissimi più esposti alla tecnologia, sperimentano emozioni negative al pensiero di perdere eventi importanti o di non partecipare a esperienze piacevoli e gratificanti che coinvolgono la cerchia di conoscenti.

Cos’è la FOMO?

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Il fenomeno della fomofobia ha recentemente assunto una tale rilevanza da diventare argomento di dibattito e preoccupazione in diversi ambiti. Secondo gli studi, molte persone oggi avvertono un forte stress legato al bisogno di essere costantemente connessi.

L’ansia di non essere al passo con tutto ciò che accade sui social può portare a un sovraccarico di informazioni. Le persone colpite sono sopraffatte dalla quantità di informazioni disponibili, il che può rendere difficile concentrarsi su attività importanti e avere un effetto negativo sul benessere emotivo.

La FOMO si manifesta principalmente in due forme:

  • l’ansia di essere assenti mentre si svolgono attività piacevoli e gratificanti alle quali gli altri partecipano
  • il desiderio persistente di essere in contatto con gli altri attraverso i social network

Comportamenti caratteristici della FOMO

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La fomofobia si traduce in comportamenti compulsivi e ripetitivi.
Il controllo ossessivo della presenza di connessione di rete o dei livelli di batteria del dispositivo, l’aggiornamento ripetuto delle pagine web, l’uso prolungato dello smartphone, solo per esempio. Ma in alcuni casi la FOMO può generare comportamenti più impulsivi come l’incapacità di trattenersi dal leggere le notifiche anche mentre si svolgono attività che richiederebbero concentrazione, come studio e lavoro. Le continue interruzioni non solo comportano aumento di distrazione e minor rendimento durante le attività quotidiane, ma hanno un reale impatto sul benessere psico-fisico della persona.

Le persone affette da FOMO raramente sono consapevoli della propria condizione. Vivono  in uno stato di agitazione e irrequietezza che si allevia soltanto con il controllo ossessivo dello smartphone. Sperimentano stati emotivi negativi, maggior senso di stanchezza, alterazioni del sonno e forte stress.

Come affrontare la Fomofobia?

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Se ci si rende conto di essere affetti da Fomofobia è possibile adottare misure per gestirla.
Il primo passo è portare l’attenzione sulle proprie emozioni. Così facendo, è possibile regolare lo stato emotivo e contenere i comportamenti ripetitivi. Inoltre, è essenziale promuovere una cultura di disconnessione nelle nostre relazioni e nell’ambiente di studio o lavoro. Per affrontare la FOMO è fondamentale stabilire orari specifici per controllare i social network, limitando il tempo trascorso con lo smartphone a portata di mano.

Non siamo obbligati a essere disponibili 24 ore su 24, ma soprattutto dobbiamo ritagliarci momenti di tranquillità e riposo, lontani dalla tecnologia, per prenderci cura della nostra salute mentale.
Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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