Lui, lei e l’altra: come si lascia un’amante?

Come si lascia un’amante?

Oggi per la Posta del Cuore leggiamo la lettera di Michele che mi chiede: come si lascia un’amante?

Ben ritrovate mie care,

dopo un mese turbolento rieccomi con un nuovo appuntamento de La Posta del Cuore. Oggi voglio condividere con voi la lettera di Michele, un ragazzo che non sa come fare per riconquistare la fidanzata e… lasciare l’amante!

Questa lettera mi ha colpito perché sono tantissime le mail che mi arrivano che raccontano storie di fidanzate tradite e di amanti illuse, che combattono per un amore promesso ma sempre negato. Finalmente avremo il punto di vista di chi, in questa situazione, ha spesso il coltello dalla parte del manico.

Ma come ci si sente a dover scegliere se restare con la fidanzata o lasciare l’amante?

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Photo Credit: Chez_Madeleine on Instagram

Ciao Madeleine,
innanzitutto complimenti per il tuo blog, ci sono capitato per caso – me l’ha fatto leggere la mia ragazza – e sono rimasto sorpreso da quanto tu sappia del mondo maschile… ovviamente se ti scrivo è perché ho bisogno di un consiglio da qualcuna che riesce ad essere oggettiva (apprezzo molto il consiglio che dai alle donne di non pressare noi maschi) ma che conosce bene l’universo femminile. Diciamo che io sono bravo ad approcciare, ma gestire i vostri repentini cambi d’umore o i vostri tranelli psicologici non mi riesce sempre facile.
Sono stato molto titubante e ho pensato e ripensato prima di decidermi a scriverti, anche perché avevo paura di essere stato preceduto da una delle protagoniste di questa vicenda, ma sono davvero in una situazione al limite.
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Michele e ho 26 anni, ti scrivo da un paese in provincia di Firenze perché, come avrai intuito, sono coinvolto in un triangolo, dove io, ovviamente, sono il vertice. Sono fidanzato da 7 anni con Angelica: liceo in classe insieme, poco prima che la scuola finisca inizio a comportarmi meno da amico e più da corteggiatore, le dichiaro i miei sentimenti, lei mi fa sudare per due mesi e alla fine mi dice di sì! I primi anni sono stati idilliaci – tranne qualche piccolo episodio di gelosia da parte di entrambi qua e là – tanto che due anni fa, finita l’università, abbiamo deciso di andare a convivere. Ecco i problemi.
Nonostante ci vedessimo tutti i giorni e studiassimo spesso insieme, pur frequentando due università diverse, quando abbiamo iniziato a condividere gli stessi spazi in casa, ho iniziato a sentirmi in trappola. Devo fare un mea culpa: Mariangela è perfetta. È comprensiva, non è oppressiva, è gelosa ma mi lascia i miei spazi… tra l’altro entrambi lavoriamo, quindi non passiamo nemmeno tutta la giornata insieme… non so che dirti, forse semplicemente non ero pronto a un passo così importante?
Comunque tutto cambia quando un giorno, al lavoro, arriva nel mio ufficio Mariangela: bella, semplice, sensuale, intelligente. Iniziamo a condividere tutte le nostre pause, io la cerco sempre, sono geloso quando i miei colleghi fanno apprezzamenti su di lei: Madeleine ti giuro, avevo perso la testa. Lei sa che sono fidanzato, quindi mi tiene un po’ a distanza, ma non riesce a resistere, lo vedo e anche per me è lo stesso. Mi sento una pezza, perché con Mariangela ci sono cresciuto, ma perché dovrei precludermi una cosa che mi fa stare tanto bene se a casa mia mi sento mancare l’aria? Così un giorno dopo il lavoro le chiedo di restare per aiutarmi a risolvere un problema al pc e la bacio. Lei ovviamente ricambia e iniziamo una storia. Finiamo a fare sesso dopo due settimane, non era solo una cosa fisica per me quindi portarmela a letto non era il mio unico obiettivo.

Anche quando un uomo sembra innamorato, se resta con la compagna vuol dire che vuole lasciare l’amante.

Iniziamo così una vera e propria relazione parallela che va avanti ormai da un anno. Ti dico la verità, io già dopo un mese mi ero creato il mio equilibrio (hanno anche un nome simile, quindi avevo praticamente ridotto al minimo il rischio di confondermi e creare il panico): Angelica era la mia compagna di sempre, Mariangela sarebbe potuta diventare il mio futuro, non appena avrei trovato il coraggio di lasciare andare il mio passato. Ma grazie a Mariangela io riuscivo a far andare bene anche le cose con Angelica, perché lei era la mia via di fuga da tutti i problemi e dalla monotonia della vita quotidiana.
Ma di nuovo è cambiato tutto un mese fa: Angelica è arrivata da me, ignara dei miei tradimenti – lo so che per te sono uno stronzo, ma ti giuro che mi sento veramente in colpa – e mi ha detto di volere un figlio. Il mio primo pensiero? Fuggo. Fortuna che c’è Mariangela.
Invece arrivo da lei e il mio unico pensiero è Angelica. Lo so che penserai che sono instabile mentalmente, ma è così.
Non so se ora sono maturo, se la mia è voglia di paternità… ma so che voglio stare con Angelica, che sono pronto a stare con lei seriamente, ad impegnarmi. Il grande problema adesso è un altro: come faccio a lasciare Mariangela?
A lei sono affezionato, quando ci vediamo in ufficio mi piace trascorrere del tempo con lei, ma non voglio più tradire Angelica. Ho provato a parlarle, le ho detto che Angelica ha scoperto tutto e che mi ha messo alle strette, ma lei non si arrende e continua a mandarmi segnali. Sguardi, sorrisi, sms dolci, bigliettini sulla scrivania… per carità, sono tutti gesti molto carini, ma mi rendono impossibile avere un rapporto di amicizia. Ora mi sento in colpa anche per lei…
Come devo fare per farle capire che il mio pensiero è rivolto tutto ad Angelica adesso?

Ti ringrazio in anticipo,
Michele

So che la storia di Michele vi avrà colpito, ma voi cosa gli consigliereste? Come può lasciare la sua amante?

Photo credit: lacapital.com

Titta

Titta è una Love Coach e il braccio destro di Madeleine. Nata nel 1988 a Napoli dove vive con il suo Mister Giusto. Titta è laureata in Scienze della Comunicazione, è dipendente dalle serie tv e una vera divoratrice di libri

1 Commento
  1. Caro Michele..
    Tralasciamo quello che vorrei dirti e passiamo al consiglio che chiedi…
    Fossi in te, sarà che io sono fortemente rincorsa dai sensi di colpa, non metterei al mondo un figlio con una donna che non sa che l’ho tradita.
    “Sei pazza!”, starai pensando e forse hai ragione, ma per mia esperienza, posso assicurarti che convivere con bugie e menzogne, con l’acqua alla gola e con il pensiero costante che la madre di tuo figlio possa un giorno scoprire qualcosa (perché non è detto che Mariangela non reagisca per vendetta e le vada a dire tutto), non è bello ed è vivere in costante ansia. Peraltro, io preferirei fosse il mio compagno a dirmi la verità e non un’altra.
    Detto ciò, il primo consiglio che ti do, è di solidificare il vostro rapporto, di dire la verità, di mettere in chiaro le cose con la tua compagna, in modo che vostro figlio non nasca con delle sorprese, perché di bambini che soffrono per genitori separati, ce ne sono fin troppi. Quindi senza creare tutto con delle bugie, sotterfugi o cose nascoste, di’ tutto e assumiti le tue responsabilità.
    Inutile dirti che poi dovrai starle tanto accanto, riconquistare lei e la sua fiducia, e non sarà una cosa semplice, anzi, è molto rischioso confessarle tutto, ma fossi in te non riuscirei mai a basare il mio futuro su una bugia con la paura che possa saltar fuori da un momento all’altro e far esplodere tutto.
    Sottolineando che nel racconto hai avuto vari lapsus, io parlerei chiaro e tondo con Mariangela, le direi chiaramente tutto ciò che è stato, che ti sei avvicinato a lei perché ti sentivi in trappola, che l’hai spesso vista come una bolla di sapone in cui non c’erano i problemi che una vita di coppia può portare, ma che quando hai pensato a qualcosa di più solido e duraturo, nella tua testa c’era Angelica.
    Nonostante tutto, però, io ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo, per capire meglio chi delle due vuoi, perché un figlio è una cosa importante.
    Buona fortuna Michele, e non tradire, che non c’è cosa più brutta, sia per un uomo/donna che lo fa, sia per un uomo/donna che riceve

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