Quando si rientra dalle vacanze le mamme che lavorano si fanno questa domanda: nido o baby sitter?
Settembre per le neo mamme è un mese davvero critico. Moltissime, infatti, approfittano dei mesi estivi per prolungare l’assenza dai posti di lavoro. Cosa succede, però, quando si è costrette a rientrare e a riprendere la propria occupazione? Chi si occupa dei piccoli in mancanza delle loro mamme?
Alcune fortunate possono contare sulla presenza del papà e la maggior parte ha dei nonni sitter sempre pronti a occuparsi con gioia dei nuovi nati. Per le altre, però, il dilemma classico è baby sitter o nido.
Se frequentate i gruppi di mamme presenti in rete, infatti, moltissime fanno proprio questa domanda, chiedendo consigli e informazioni.
Io, se mi doveste fare questa domanda, non avrei dubbi e vi risponderei dipende dal nido e dipende dalla baby sitter.

Faccio un doveroso passo indietro e torno con la mente a quando ero incinta. Prima che arrivasse Penelope, infatti, non avevo nessun dubbio: nido tutta la vita. Prima di aspettare la mia bimba avevo parlato a lungo con questa mia amica che era felicissimo dell’asilo nido di sua figlia. Era molto soddisfatta del modo in cui la sua bambina già da piccolissima era molto stimolata e faceva tante cose da sola, come mangiare. La sua bimba, infatti, era molto sveglia e già prima che compisse un anno era già molto socievole e ben inserita.
Asilo o Baby sitter? Ecco come e perché ho scelto la baby sitter.
Così ad aprile, sapendo che sarei dovuta rientrare a lavoro il primo settembre con Penelope che doveva ancora compiere quattro mesi, ho convocato tutta la famiglia. Ho chiesto a tutti i nonni di venirci incontro e di dividerci i compiti in attesa che la piccola fosse abbastanza grande per andare al nido.
Come sempre in questi casi alla fine niente è andato come pensavo.
In primis i nonni, tutti e quattro non amavano particolarmente l’idea che Penelope iniziasse la scuola così piccola. Poi gestire la bambina tra di noi era davvero difficile perché ogni giorno c’era qualche motivo per cui i nonni non potevano venire o mio marito non riusciva a restare con la bimba. Così alla fine dopo un mese abbastanza disastroso abbiamo iniziato a cercare una baby sitter ed è arrivata Annamaria.

Annamaria è un angelo. Penelope la adora e io anche di più. Ogni giorno mia figlia lo passa al parco, a giocare con gli altri bimbi (abbiamo saltato solo le giornate particolarmente piovose e quelle rare volte in cui Penny non è stata bene), è una bambina super stimolata e io mi sento al sicuro ogni volta che mia figlia è con lei. Questo è il motivo per cui secondo me nella scelta ci sono diversi fattori da valutare.
Ci sono asili ottimi con maestre validissime e altri che invece sono assolutamente da sconsigliare, basti pensare ai troppi casi di cronaca di bambini maltrattati. Allo stesso tempo ci sono baby sitter come Annamaria che passano tutto il tempo a giocare con i piccoli, altre che li lasciano sul passeggino mentre chattano con le loro amiche.
Il vero consiglio che posso dare a una mamma che cerca di capire come conciliare lavoro e maternità, che cerca di capire chi si può occupare al meglio del proprio bambino è quello di non farsi prendere dalla fretta. Agite con calma, fate colloqui con le baby sitter, provatele, cercate di instaurare con la prescelta un legame anche a livello empatico (non è pensabile lasciare il proprio bambino con una persona che ci sta antipatica). Allo stesso tempo non vi fermate al primo nido, ma scegliete solo quello che davvero vi soddisfa in tutto e per tutto.

Lasciare i nostri figli non è semplice, lo dobbiamo fare con tranquillità e fiducia.
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