Con il post di oggi io entro ufficialmente in modalità Santa Claus is coming to town. Non so voi, ma io sono tra quelle che Oh Mio Dio quanto amo il Natale, specialmente da quando nella mia vita è arrivata Penelope a rendere tutto ancora più bello. Natale poi è quel momento magico in cui torniamo bambini e vogliamo credere alla magia che ci avvolge in quei giorni così speciali.
Quando ero bambina, però, il tempo non passava mai e l’arrivo delle feste mi sembrava sempre lontanissimo, quasi irraggiungibile. Da quando sono grande, invece, tutto è velocissimo: estate, primi freddi, ponte dei morti ed è già un tripudio di allestimenti per le strade e i negozi. A mettermi ancora più ansia quest’anno c’è l’idea che tra l’Immacolata e Natale ci sia un solo fine settimana. In pratica è meglio mettersi a lavoro fin da subito.
Soprattutto quando si parla dei regali ai più piccoli.
Se devo immaginare a un girone dantesco in cui bambini urlano e le mamme sono isteriche penso a un negozio di giocattoli i giorni che precedono il Natale. Non si può fare. La sola idea di finirci mi fa salire un’ansia tremenda. Di solito passo nel mio negozio di fiducia negli orari più impossibili solo per prendere i pensierini per i figli delle mie amiche, nulla di più.

E c’è un motivo per cui io non finisco mai a girare tutti i negozi di giocattoli online e offline con la speranza di trovare il gioco tanto desiderato da mia nipote – mia figlia è troppo piccola, ma sono sicura che la storia non cambierà – ed è che gioco d’anticipo. Avete mai notato che tutti i bambini hanno la tendenza a desiderare la stessa cosa che, come per magia, sparisce dal mondo e forse si riesce a trovare solo in Lapponia?
Mi ricordo che un paio d’anni fa la mia più cara amica era alle prese con tutti i siti che vendevano giocattoli – anche fuori dalla Comunità Europea – alla ricerca del camion dei paw patrol per suo figlio, che era semplicemente introvabile. Alla fine di questa odissea mi ha detto: Hai ragione tu, l’anno prossimo mi muovo per tempo. Il 23 ottobre mi ha chiamato per dirmi che aveva già preso metà dei regali di Natale su Amazon e che quest’anno non voleva assolutamente trovarsi nella stessa tremenda situazione.
E poi parliamoci chiaro più si avvicina Natale peggio è. Dobbiamo pensare ad addobbare la casa, il giardino, fare il pranzo, i nonni, gli auguri, i brindisi, i suoceri. Date retta a me, archiviate la questione regali, specie quelli dei pargoli, il prima possibile, tanto i giocattoli mica scadono!

Siccome sull’arte di anticiparsi a Natale io sono una specie di guru, ascoltate l’esperta: iniziate dalla letterina di Babbo Natale. Il primo novembre – o giù di lì – è la giornata perfetta per mettersi a tavolino e scrivere l’importantissima letterina e spedirla a Babbo Natale. In questo modo voi avete molto tempo per decidere cosa comprare, smistare alcune cose tra nonni e zii, sempre a caccia di idee regalo, e aspettare con calma le spedizioni qualora abbiate scelto di acquistare i vostri regali su Amazon o sugli altri store online.
In più scrivendo la letterina presto e inviandola fino in Lapponia da Babbo Natale eviterete repentini cambi di idea all’ultimo minuto che potrebbero mettervi in seria difficoltà.
E se il vostro pargolo è grande e non crede più a Babbo Natale? Semplicemente gli chiedete di condividere con voi tutti i suoi desideri il prima possibile, così da avere il tempo per organizzarvi con calma. In fondo se è abbastanza grande per non credere più che i regali ai bambini li porti Santa Claus, può anche capire che mamma e papà hanno bisogno di calma per realizzare i suoi desideri.
E voi giocate come me d’anticipo o fate tutto all’ultimo minuto?
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