Non è facile accettare il nostro, di invecchiamento. Come si può accettare il passare del tempo sul corpo e sulla mente dei nostri cari? Quando i nostri genitori perdono “colpi” per via dell’età, ci troviamo di fronte a un futuro che può far paura.
Non è facile restare a guardare l’invecchiamento dei genitori. Rughe, acciacchi, malattie, momenti di confusione e piccole perdite di memoria ci ricordano che le persone che amiamo di più, i nostri punti di riferimento, non sono eterni.
Invecchiare è qualcosa che ci accomuna tutti. Forse non vale il detto Mal comune, mezzo gaudio, ma sicuramente si tratta di un’esperienza universale. Come tutte le fasi della vita, l’invecchiamento è un processo che si manifesta in modo diverso per ogni persona e, conseguentemente, per ogni famiglia. È difficile, quindi, attrezzarsi: è meglio navigare a vista.
Quando l’invecchiamento è accompagnato dalla malattia
Invecchiare può portare con sé la progressiva perdita di autonomia e, per un figlio, questo processo può rivelarsi molto difficile da gestire. Si possono provare sentimenti contrastanti: da una parte il dolore di vedere un genitore in difficoltà, dall’altra la frustrazione di ritrovarsi caregiver. Prendersi cura di una persona anziana, infatti, è molto stressante, specialmente se diventa un’attività quotidiana che si va a sommare alle tante incombenze lavorative e familiari. Vedere i propri genitori incapaci di svolgere attività semplici può avere un effetto emotivo devastante e mettere a dura prova la pazienza.
I parenti delle persone anziane con difficoltà cognitive e motorie spesso sperimentano alti livelli di stress e frustrazione, fino al vero e proprio burnout.
L’assistenza agli anziani -come la cura dei bambini – è a tutti gli effetti un lavoro, una fatica socialmente non riconosciuta, ma presente nella vita di molti.
Per questo motivo è importante riconoscere l’impegno e la fatica di chi si occupa di parenti malati (e non dare per scontato che siano le donne a farlo).
Genitori che invecchiano: accogliere una nuova fase della vita
Quando eravamo bambini, i nostri genitori erano supereroi. Al di là che siano stati buoni o cattivi genitori, erano loro i “grandi”, pronti a difenderci e sostenerci in ogni occasione.
Esiste un certo punto della vita in cui si passa dall’essere figli a diventare genitori dei propri genitori. Ce ne accorgiamo quando sono loro ad aver bisogno di noi per risolvere i piccoli problemi quotidiani. Creare un indirizzo mail, inizializzare il nuovo smartphone, guidare l’auto al posto loro, specialmente di sera o per un lungo viaggio.
L’invecchiamento dei genitori non avviene dall’oggi al domani. Esiste un tempo nel quale possiamo prepararci, trovando nuove formule e nuove abitudini per accogliere il cambiamento in modo positivo.
Se fino a poco tempo fa eravamo pronti a salutarli per un’intera estate per partire con partner, fidanzat* e amici, è tornato il momento di condividere qualche weekend con loro per godere della loro più saggia e calma presenza.