Hijab, niqab, chador e burqa: sono queste le varianti del velo musulmano! Se non sapete di cosa stiamo parlando, eccole illustrate tutte!
Tutte le differenze tra i veli delle donne musulmane: parola alla nostra esperta di tendenze Marty Cavaliere
I veli musulmani sono capi ignorati e detestati, che fanno decisamente discutere. Nonostante il velo rappresenti un simbolo di forte identità culturale, in Occidente il suo utilizzo continua a scandalizzare, in quanto simbolo dell’oppressione femminile.
Non è facile orientarsi tra le differenze dei veli indossati dalle donne musulmane ed è possibile fare molta confusione. Ci sono quelli che coprono solo il capo, quelli che nascondono il corpo fino alla vita e poi ci sono le due forme più estreme.
Questi copricapi, inoltre, si distinguono anche per stoffa, forma e provenienza geografica, nonché per il loro significato simbolico. Vediamoli insieme!
Tutte le differenze tra i veli delle donne musulmane: l’hijab

L’hijab è il velo più diffuso, nonché quello più conosciuto in Occidente. Si tratta di un drappo che copre il capo, il collo e le orecchie e lascia scoperto il volto e le spalle. Il termine significa “protezione, copertura, tenda” ed indica una sorta di sciarpa, di vari stili e colori.
Molte giovani musulmane lo considerano un accessorio da scegliere con cura e da impreziosire con spille, forme, tessuti e pieghe diverse. Diffuso in Siria, Nord Africa ed Europa, è per le donne, oltre che un legame alla loro fede e cultura, motivo di orgoglio e simbolo di femminilità.
Il niqab: il velo che fa discutere

Il niqab un tipo di velo che copre tutto il corpo, la testa e il viso, lasciando solo un’apertura per gli occhi. A comporlo sono una stoffa leggera e traspirante, che copre naso e bocca e viene legata al di sopra delle orecchie, e un’altro velo più grande, che avvolge il capo e buona parte del busto.
Spesso è usato insieme a un’ampia veste nera, conosciuta come abaya, che copre il resto del corpo. Questo vestito è argomento di dibattito in molti Paesi europei, tanto da arrivare ad introdurne il divieto per problemi di sicurezza.
Chador: la tradizione in Iran

Il chador è uno scialle che copre tutto il corpo ed è chiuso sul collo. Copre la testa e il corpo, ma lascia la faccia completamente visibile. Viene indossato specialmente in Iran, dalle donne quando sono fuori casa e viene solitamente tolto quando le donne rientrano in casa.
È generalmente di colore nero, ma alcune donne preferiscono indossare dei chador di colori più chiari e quelle più giovani optano spesso anche per qualcosa di più colorato.
Tutte le differenze tra i veli delle donne musulmane: il burqa

Il velo musulmano più conosciuto è indubbiamente il burqa, introdotto nel 1890 per evitare di indurre in tentazione gli uomini quando le donne dei ceti superiori si fossero trovate fuori dalla residenza reale. Caduto in disuso nel tempo, il burqa è tornato in uso oggi, dopo che il regime teocratico dei talebani (come vi abbiamo spiegato in QUESTO articolo) ha imposto a tutte le donne il divieto assoluto di mostrare il volto.
Si tratta di un velo integrale ed è la copertura più estrema che può essere imposta ad una donna, realizzato in un tessuto coprente e pesante che ricopre il corpo completamente. All’altezza degli occhi c’è solo una retina di stoffa a griglia per consentire di vedere.
È usato più comunemente in Pakistan e in Afghanistan, dove viene chiamato anche “chadari“. A Kabul i burqa sono perlopiù blu, mentre in Pakistan se ne trovano di verdi, marroni o bianchi.
Burkini: il costume da bagno delle donne musulmane

Si tratta di un costume da bagno che copre il corpo e il capo di chi lo indossa e permette alle donne musulmane di stare in spiaggia senza indossare il più scomodo hijab.
Il termine deriva dalla fusione delle parole burqa e bikini e, a differenza di ciò che si può pensare, il burkini lascia invece il volto scoperto.