Aiutare i bambini a fare i compiti per casa, consigli e riflessioni

Come vi ho già raccontato la scorsa settimana, mia nipote Carolina – una splendida bambina di quasi sette anni – è venuta a stare un’intera settimana da me, perché i suoi genitori erano all’estero per lavoro. Non vi nascondo che all’inizio ero davvero preoccupata dall’idea di dovermi occupare di due bambine di età così diverse, alla fine, però, tutto è andato per il meglio, ma soprattutto ho potuto iniziare a cimentarmi con il mondo dei bimbi grandi, fatto di compiti, impegni, feste e molte altre cose.

Devo dire che è stata davvero un’esperienza formativa per me, specialmente capire che la scuola di oggi è decisamente diversa da quella che ci ricordiamo noi, e che non è facile stare vicino ai nostri figli alle prese con i primi compiti. La linea di confine tra aiutare in maniera produttiva e fare i compiti al posto loro, è purtroppo molto sottile, e soprattutto la maggior parte dei pargoli, farà di tutto per faticare il meno possibile.

Innanzitutto ricordiamoci dell’insegnamento di uno dei miei libri preferiti, di Elisabetta Rossini ed Elena Russo che potete acquistare cliccando QUI: I bambini devono fare da soli. Senza mai sentirsi soli… e questo vale anche per i compiti. Per prima cosa impariamo a rispettare i tempi dei nostri bambini, lo so che abbiamo fretta, che magari dopo c’è lo sport, l’amichetto da andare a trovare, la nonna che passa per una visita, ma non sempre il fatto prima è fatto meglio, per cui non cerchiamo di mettere loro fretta, a meno che non vediamo che si sta perdendo tempo nel tentativo di svincolarsi dai compiti, ma questo è un altro paio di maniche.

Inoltre non cerchiamo di far passare ai nostri figli l’idea che i compiti sono divertenti, voi vi divertivate a fare i compiti? Io no, per cui la stessa regola vale per i nostri figli, ed è importante che i bambini inizino sin da piccoli ad avere ben chiara la differenza tra piacere e dovere. Cercare di associare l’idea del divertimento a quella dei compiti, inoltre, crea confusione. Come può una cosa noiosa e che devo fare per forza essere divertente?

Lasciamo i nostri figli fare i compiti da soli, così impareranno prima e si sentiranno più responsabili. Allo stesso tempo, però, devono sempre sapere che noi siamo là, pronti a intervenire nel caso abbiano bisogno del nostro aiuto. Se qualcosa non è chiara, allora ci siamo noi adulti, che siamo ben disponibili a spiegargliela, non mostriamoci seccati, ma contenti di essere utili. Se vediamo che un concetto è particolarmente ostico per il nostro piccolo e che ci mette un po’ di più per assorbirlo, armiamoci di pazienza e sottolineiamo di volta in volta tutte le piccole conquiste che fa. Urlare e strillare, servirà solo ad alzare il livello di stress nel bambino e finire i compiti diventerà un’impresa titanica.

Per ultima cosa non dimentichiamoci che devono essere i nostri figli a capire dove sbagliano e a correggersi autonomamente. Noi possiamo limitarci a fargli notare che c’è qualcosa che non va nel loro compito, ma non è giusto che siamo noi a dare la risposta corretta. Mi rendo conto che noi mamme abbiamo un po’ di ansia da prestazione, che è importante che le cose vengano fatte bene, che vorremmo che i nostri figli si presentino in classe con i compiti eseguiti alla perfezione, ma è assolutamente inutile. Un compito senza errori non serve a niente, se poi i bambini non hanno capito un concetto. Un atteggiamento simile, infatti, può essere deleterio, perché impedisce alla maestra di capire quale sia l’effettiva preparazione di nostro figlio.

E voi? Quali sono i vostri trucchi e i vostri metodi per aiutare i bambini a fare i compiti a casa? Scrivetemelo nei commenti…

Photo Credit: FreePik.com

Madeleine

Madeleine H., nata a Roma nel 1982, vive con il marito e i due figli Penelope e Ciro a Napoli. È autrice di diversi manuali di consigli d'amore tra cui i popolarissimi Il Metodo e Sos Ex e di diversi romanzi Chick Lit.

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