Ode alla mamma degenere

Oggi parliamo della mamma degenere, che sicuramente ha tanti difetti, ma più pregi di quello che possiate pensare.

La mamma degenere… alzi la mano chi almeno una volta nella vita non si è sentita una mamma degenere. Quando il pargolo piange per la trentesima volta la notte prima di un importante impegno di lavoro e tu pensi Ora lo strozzo. Quando salta da due ore sul letto e non c’è modo di farlo smettere e tu pensi Ora gli tiro qualcosa. Quando non ti ricordi nemmeno che faccia hanno le tue amiche e lasceresti tuo figlio anche con Satana pur di goderti due ore con loro e una bottiglia di prosecco.

Eppure, anche se non si dovrebbe dire perché ‘le creature prima di tutto‘, essere una mamma degenere, secondo me, non solo è normale, ma è anche sano.

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Perché prima che mamme, siamo persone e perciò siamo esseri umani. Per cui abbiamo bisogni, voglie, desideri – in cima quello di dormire beate otto ore di fila – come tutti i nostri simili. Avere un contatto, seppur maldestro con la persona che eravamo prima di diventare mamme non è degenere, è sano. Volere avere un’identità a prescindere dall’essere mamme non è degenere, è sano.

Certo, è impossibile essere le persone che eravamo prima della nascita dei nostri figli, ma è comunque un bene volere mantenere alcuni spazi tutti nostri. Paradossalmente la mamma degenere fa meno danni, perché mantiene un punto fermo nella sua mente – più o meno inconsapevolmente – ed è: mamma felice, bimbo sereno. Perché annullarsi completamente per i propri figli non fa bene a nessuno, soprattutto ai bambini.

Se essere una mamma degenere significa a volte scegliere se stesse, allora non è così male.

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Ed ecco che essere una mamma degenere tanto male non è, se, ovviamente, si rispettano dei limiti. Gli estremi, tutti gli estremi, fanno male, ma quando essere una mamma degenere significa a volte scegliere se stesse ben venga.

Soprattutto, una mamma degenere sa quando sbaglia e sa che il suo comportamento potrebbe provocare dei danni e questa fa tutta la differenza del mondo. Quando andavo al liceo tra le prime lezioni di fisica mi spiegarono la differenza tra l’errore cronico e l’errore casuale. Paradossalmente un errore cronico è molto più gestibile di uno casuale. Se sappiamo che un orologio è in ritardo di dieci minuti, ci regoleremo di conseguenza, mentre se all’improvviso, per un errore del meccanismo – facciamo finta che non esistano i-Phone, computer, varie ed eventuali – il nostro orologio segnerà un orario sbagliato, allora potremmo essere nei guai, arrivare tardi a un appuntamento di lavoro, mancare l’uscita del pargolo a scuola e molto altro.

Tutto questo per dire che la mamma degenere è l’errore cronico, quello che sai che arriva dieci minuti in ritardo, ma su cui puoi sempre contare perché estremamente consapevole dei suoi limiti.

E voi siete una mamma attenta, o almeno un po’ una mamma degnere?

P. S. Vi lascio con il trailer di Bad Moms, il film che dovremmo vedere un po’ tutte per prenderci un po’ in giro.

Madeleine

Madeleine H., nata a Roma nel 1982, vive con il marito e i due figli Penelope e Ciro a Napoli. È autrice di diversi manuali di consigli d'amore tra cui i popolarissimi Il Metodo e Sos Ex e di diversi romanzi Chick Lit.

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