Violenza contro le donne: a chi rivolgersi se sei una vittima?

Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. La data non è casuale, ma scelta in ricordo del brutale assassinio delle sorelle Minerva, Maria Teresa e Patria Mirabal, avvenuto nella Repubblica Dominicana nel 1960.

La ricorrenza dedicata all’Eliminazione della Violenza contro le Donne è stata istituita dalle Nazioni Unite per invitare i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.

Violenza contro le Donne: i dati in Italia

violenza contro le donne

I dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nel 62,7% dei casi sono i partner a commettere stupro.

Durante la pandemia Covid-19, le famiglie si sono trovate più a stretto contatto e isolate dal mondo esterno. Una condizione che ha aumentato il rischio di violenza domestica contro le donne e i figli. In corrispondenza di gravi perdite economiche da parte della famiglia, o perdita del lavoro, l’incidenza di abusi cresce in maniera esponenziale, come forma malata di potere e di controllo da parte del partner.

—> Nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019.

Rispetto agli anni precedenti, sono aumentate le richieste di aiuto delle giovanissime fino a 24 anni di età (11,8% nel 2020 contro il 9,8% nel 2019) e delle donne con più di 55 anni (23,2% nel 2020; 18,9% nel 2019).

Secondo i dati del Servizio Analisi Criminale, nel 2022 sono avvenuti 235 omicidi, con 89 vittime donne, delle quali 77 uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, 46 hanno trovato la morte per mano del proprio partner o di un ex.

A chi rivolgersi se serve aiuto

centri anti violenza Madeleine H

112. Bisogna chiamare il Numero Unico Europeo di Emergenza senza esitare, né rimandare. Va fatto sia in caso di aggressione che di minaccia. Ma anche se si è vittima di violenza psicologica, o se si sta tentando di fuggire con figli (è fondamentale per evitare una denuncia per sottrazione di minore).

Numero Anti Violenza e Stalking 1522. Il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è gratuito sia da telefono fisso che da mobile. Disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Dall’App 1522, ed dal sito del numero è possibile chattare con le operatrici.
App YouPol (disponibile per iOS e Android). Il servizio offerto dalla Polizia di Stato è nato per segnalare attività di spaccio di stupefacenti ed episodi di bullismo. Di recente l’assistenza è stata estesa alle vittime di violenza domestica.

Inoltre, è possibile chiedere aiuto:
    • negli Ospedali
    • in Farmacia
    • al Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 (se si è subita violenza sessuale)
    • presso i Centri Antiviolenza sparsi sul territorio nazionale.

Centri Antiviolenza e Case Rifugio

centri anti violenza Madeleine H

Si tratta di strutture che accolgono chi subisce maltrattamenti e/o violenze domestiche o in ambito familiare. Questi centri offrono servizi di consulenza psicologica, supporto legale, gruppi di sostegno, orientamento ed accompagnamento al lavoro, per ricostruire la propria vita dopo aver denunciato un abuso.
Le Case Rifugio, con indirizzo segreto, ospitano donne anche con figli minorenni in caso di emergenza. Questi centri costituiscono la risposta più coordinata e organizzata al fenomeno della violenza contro le donne in Italia, rappresentando diritti e interessi delle vittime.

Se è violento, non è Amore.
Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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