Almeno una volta ci siamo cascate tutte: il paragone con chi è venuto prima di noi. Cerchiamo di capire insieme perché ci si confronta con le ex, ovvero la sindrome di Rebecca.
Domanda da un milione di dollari: perché ci si confronta sempre con le ex? L’amore è un sentimento pervasivo. Ci porta ad avere reazioni fisiche ed emotive inaspettate e spesso irrazionali.
L’amore è caratterizzato, infatti, da tante sfaccettature tra le quali la gelosia.
Nel momento in cui tale sentimento è dettato dalla paura che qualcun altro possa privarci dell’oggetto del nostro amore, la gelosia corre il rischio di trasformarsi in una sorta di malattia diventando quindi patologica.
Tutti noi abbiamo provato una sorta di gelosia nei confronti degli/delle ex del nostro attuale partner, quasi accusandoli di essere arrivati prima di noi. Vediamo in cosa consiste, quali sono i sintomi e le cause e come è possibile liberarsi dalla gelosia del passato!
La gelosia retroattiva o “sindrome di Rebecca”
Parliamo della sindrome di “Rebecca”. Questa prende il suo nome da un film di Alfred Hitchcock, ispirato dal celebre romanzo di Daphne du Maurier “ Rebecca la prima moglie”. Libro e film raccontano la storia di una donna che sposa un vedovo.
Va a vivere nella casa in cui il ricco uomo aveva vissuto con la prima moglie. La donna si rende conto che il marito, ossessionato dal ricordo della defunta Rebecca di cui è ancora innamorato e che considera perfetta, allude a continui confronti tra lei e la ex compagna.
Oggi con questo termine si indica la gelosia retroattiva e spesso ingiustificata per il passato sentimentale del partner. Molto spesso, infatti, il pericolo “ex” non esiste e la persona che prova gelosia paradossalmente finisce per includere “un fantasma” nel rapporto attuale.
Questo genere di gelosia dipende da svariati fattori. La scarsa autostima, ne è il principale. Così si arriva alla continua svalutazione delle proprie capacità e caratteristiche positive.
L’ex compagna del proprio partner viene idealizzata.
Subentra così l’ansia, che rende difficile controllare o gestire gli attacchi di gelosia. Altro fattore determinante è la presenza di pregresse storie d’amore problematiche o complesse che hanno lasciato delle ferite aperte e hanno reso vulnerabili alla paura del riproporsi dell’insuccesso amoroso.
La “gelosia dell’ex” nei casi più gravi può diventare un disturbo psichiatrico.
Possono essere presenti episodi di gelosia patologica e comportamenti paranoici e deliranti. Ciò è dovuto a un disturbo di tipo ossessivo-compulsivo che attacca la mente della persona gelosa, sia di giorno che la notte. Può, inoltre, portarla ad avere delle difficoltà nel distinguere nettamente tra passato e presente.
La gelosia retroattiva che comporta a paragonarsi di continuo con le ex è presente sia negli uomini che nelle donne. Bisogna fare una distinzione,
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- Negli uomini è più verso il passato sessuale
- Nelle donne si riferisce al rapporto romantico ed ai progetti di vita insieme (in questo posto ci sarà già stato con lei? Sarà stato meglio con lei o con me?). A questi pensieri si accompagnano tristezza rabbia e rimugino depressivo.
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Parliamo di sintomi
In primo luogo lo stato di ansia, spesso associato a rancore, rabbia e disagio. La mania di controllo seguita da una percezione alterata del passato del proprio partner. Spesso si ha la sensazione che la relazione precedente sia stata migliore.
La tendenza a paragonarsi costantemente con gli/le ex. La persona è ossessionata dal passato sentimentale del partner e può essere perseguitata da immagini di situazioni intime con l’ex.
Questo determina, inoltre, una curiosità a tratti morbosa verso l’ex che viene controllato anche sui social. La persona vive nella paura costante di essere lasciata per l’ex. Questo può portare alla formulazione di pensieri paranoici e sospetti insistenti sulla fedeltà del partner, anche in assenza di prove.
Queste persone possono diventare particolarmente possessive. S’innesca così un doloroso circolo vizioso. Nonostante la sofferenza non si può fare a meno di ricercare informazioni.
Di solito la persona che presenta la Sindrome di Rebecca è consapevole dell’eccessività o irrazionalità del sentimento e dei rischi per la coppia. Purtroppo però viene sopraffatta dalle emozioni ( rabbia, tristezza, desiderio di vendetta). Spesso con esplosioni di rabbia.
Perché ci si confronta con le ex: le cause
Per capire il perché ci si confronta con le ex è necessario partire da noi. Come già affermato una bassa autostima può compromettere le relazioni. La persona non si sente all’altezza e insicurezze e gelosie la fanno da padrone. Questo probabilmente perché non si riesce a credere che qualcuno possa essere veramente interessata alla propria persona.
Tutto ciò genera anche ansia e frustrazione. Inoltre l’aver avuto esperienze traumatiche in ambito sentimentale può essere un aggravante nella genesi di tali comportamenti patologici.
In fine la paura dell’abbandono (ne abbiamo già parlato in QUESTO articolo) è un altro aspetto fondante. Alla base della gelosia infatti vi è la paura di perdere il partner a causa di un’altra persona.
L’origine di tale paura è riconducibile a possibili traumi sperimentati dal soggetto nel corso della propria vita (soprattutto nell’infanzia) e mai del tutto elaborati.
Come uscire da questa condizione?
Il segreto per saper gestire un ex, qualunque sia il suo carattere e il suo attuale rapporto con il proprio fidanzato è essere sicure di se stesse. È importante avere consapevolezza rispetto a ciò che si vuole e al proprio valore.
È necessario pensare che una storia passata è finita. I continui rimugini non fanno che tenerla ancora in vita. È importante pertanto cercare delle soluzioni funzionali che permettano di vivere la relazione in serenità. Parlare con uno psicologo ed eventualmente iniziare un percorso può essere necessario quando da soli non si riesce a contenere tali stati ansiosi.
Attraverso l’elaborazione del passato è possibile migliorare la gestione delle emozioni; correggere gli schemi maladattivi precoci e sostituirli con altri più funzionali. In alcuni casi una psicoterapia di coppia è un opportunità per lavorare sulla fiducia, sul legame che si sta formando e sul patto (implicito ed esplicito) che li ha uniti. Tutto per rafforzare il legame e le due individualità.