Cosa cambia dopo il matrimonio? Lo spazio! Perché in due si riduce drasticamente.
Lo spazio con il matrimonio cambia… eccome se cambia! Si parla spesso degli effetti del matrimonio sulla vita di coppia e, forse, pretendere di prevederli tutti sarebbe quasi impossibile. Come direbbe una persona saggia qualsiasi: ogni matrimonio è fatto a modo suo.
Lo spazio con il matrimonio, tutti i drastici cambiamenti…
Questo perché la dimensione spaziale in cui si svolge la vita di coppia assume connotazioni proprie che, si potrebbe dire, non abbiano un bel niente in comune con quelle di tutto il resto del mondo.
Nella casa di una coppia di sposi ci sono spazi equamente divisi, altri che non lo sono poi tanto ed altri ancora che non lo sono affatto. Ciò si auto-determina in base ad una semplicissima proporzione matematica il cui risultato è sempre: spazio della moglie > spazio del marito.
Parliamo di proporzioni…
È una prevedibile conseguenza quindi che 6 cassetti siano della moglie, 1 del marito; 5 ante della moglie, 1 del marito; 3 scaffali della moglie, 1 del marito. Inutile continuare.
Suddetta proporzione matematica si riflette spesso anche nella divisione dei – chiamiamoli così – beni comuni: le sedie del salotto, ad esempio, converrete tutti che 5 sono della moglie, 1 del marito; così pure il divano, di cui 2/3 sono della moglie, 1/3 del marito.
Parliamo del letto…
Badate bene: non si tratta di una questione di prepotenza. Non è altro che l’applicazione di una legge naturale che trova la sua espressione nelle proprietà casalinghe.
La questione più spinosa di tutte è quella del letto. Seppur si pensi sia insita nella vita di coppia una perenne e inscindibile unione, nulla di tutto ciò vale nel letto.
Un letto matrimoniale (e il “matrimoniale” lascerebbe intendere il suo essere perfettamente adatto al caso, ma non è così) non basta più. Perché? La donna guadagna di diritto più spazio nel letto, l’uomo ne perde. È scientificamente provato (da scienziate mogli) che lo spazio del letto dedicato al marito sia pari alla lunghezza/larghezza del marito stesso in posizione perfettamente diritta. Non è ammesso, nella sua proprietà privata, spazio per gambe accavallate, braccia incrociate dietro la testa, rannicchiamenti e posizioni fetali. La posizione perfettamente diritta di cui dicevamo, appunto, è ritenuta sufficiente per il riposo del marito.
Tutta una questione di equilibrio…
Si dice che risolta la questione degli spazi, per moglie e marito sia tutto in discesa. Stabilito quel delicato equilibrio che rispetta i criteri di suddivisione spaziale della casa, il matrimonio diventa finalmente un gran bel matrimonio.
E se un marito sfrontato pretendesse più spazio? Divorziate… è un prepotente!
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