Come gestire la mia gelosia patologica

Impariamo come gestire la mia gelosia patologica, iniziando dal primo passo: lavorare sull’autostima e dal non farci influenzare dal nostro passato.

Come gestire la mia gelosia patologica?

La gelosia, si sa, è un sentimento molto frequente. Così frequente che tutti noi lo abbiamo provato in diverse occasioni:

  • amicizia
  • lavoro
  • relazioni amorose

Parliamoci chiaro, aver paura di perdere una persona alla quale siamo legati è naturale. Non possiamo comunque credere che sia di nostra esclusiva proprietà e privarla della libertà.

Spesso viviamo la gelosia come la minaccia di un tradimento, di un abbandono o di un confronto con una terza persona, da quale immaginiamo di uscirne perdenti. Un vero e proprio tormento che può anche rovinare completamente un rapporto affettivo.

Un sentimento che se non adeguatamente gestito che può arrecare un estremo dolore sia in chi la prova che in chi la subisce fino a conseguenze estremamente gravi.

La gelosia, infatti, può diventare un problema, specialmente quando crea un ostacolo alle relazioni! Si vive in uno stato di costante allarme che rende necessario controllare e indagare l’altro. Il tutto con un lungo risentimento e l’incapacità di allontanare i pensieri molesti.

Prendere decisioni in modo lucido diventa impossibile.

E se non vi basta questo quadro, sappiate che sintomi della gelosia patologica sono:

  • Insonnia
  • Umore depresso
  • Labilità emotiva
  • Visione catastrofica del presente e del futuro.
  • Alterazione dell’appetito
  • Perdita del piacere.
  • Messa in atto di condotte (anche di tipo aggressivo) di cui poi ci si pente.

Dove c’è una forte gelosia spesso manca l’autostima.

Gelosia

In linea di massima, la convinzione di base una persona gelosa è quella di non essere amabile, desiderabile o di non riuscire a tenere accanto la persona amata. Non si è consapevoli che sono solo fantasie senza nessun riscontro con la realtà.

Peggio, si cerca costantemente di avere conferme alle proprie convinzioni. Si entra così in un vortice negativo vero e proprio che comprende una serie di emozioni forti che portano con loro un forte bagaglio di sofferenza.

Si può sentire una forte ansia, la paura di essere abbandonati (QUI trovate l’articolo in cui abbiamo approfondito l’argomento) ma anche tanta rabbia, confusione, senso di svalutazione e umiliazione.

E, soprattutto tipico della gelosia patologica è una forte ambivalenza verso la persona amata ma anche odiata che fa molto soffrire chi la prova.

Il pensiero della persona gelosa, infatti, è distorto. Si crede di sapere già ciò che pensa l’altro e ci si convince di essere una persona sensitiva: se sto in ansia sta per accadere qualcosa. Il pensiero si fa dicotomico mi ama / non mi ama. e compaiono forti generalizzazioni fa sempre.. / non fa mai..

Ma allora… come gestire la mia gelosia patologica?

Come-gestire-la-mia-gelosia-patologica
Innanzitutto, il primo passo è quello di riconoscere di essere gelosi! Subito dopo, bisogna capire che questo sentimento sta creando dei problemi all’interno della vita di coppia.  Il terzo step consiste nel lavorare sui pensieri negativi. È fondamentale capire se sono dovuti a un pericolo reale o se sono solamente conseguenza dell’insicurezza, ergo frutto dell’immaginazione.

È bene quindi, imparare a riconoscere questi pensieri come qualcosa che noi stiamo producendo. Cercare di disinnescarli. Questo è possibile solo accettando le proprie emozioni, osservandole e accogliendole.

Non bisogna lasciarsi sopraffare dai pensieri ossessivi alimentandoli. Proviamo, invece, a viverli come fossero un rumore di fondo. Non pretendere di controllare tutto, è impossibile, sopratutto controllare e avere potere sugli altri. Così come gli altri non possono controllarci o avere potere su di noi.

So che è difficile ma credetemi accettarlo ha un reale potere salvifico!

State sulla realtà! Riconoscendo l’eccessività di un pensiero o un comportamento poniamo la prima pietra per operare un cambiamento. Non farsi invadere dalla gelosia è il primo passo per non generare sofferenza né a sé né al partner.

Lavorare sull’autostima

Autostima
La gelosia è un problema personale che non riguarda l’altra persona. Come abbiamo già detto (QUI per recuperare l’articolo) è un sentimento che ha origini nell’infanzia. Figure di attaccamento incostanti o svalutanti e minacce d’abbandono, non consentono alla persona di sviluppare un’adeguata fiducia di base e una sufficiente autostima.

Comprendere questo è fondamentale per andare alla radice del problema. I gelosi patologici sono, infatti, mossi da una grande insicurezza e da un’autostima molto bassa.

Tendono perciò a dipendere a livello emotivo dagli altri e, di conseguenza, temono di essere abbandonati. Se non si migliora questa scarsa autostima, difficilmente si potrà gestire la gelosia. Non ci si sentirà mai in grado di essere amati ed amare in modo adeguato.

Mai farsi influenzare dalle esperienze passate

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Una relazione passata ancora fa male? Cerca di voltare pagina. Non tutte le persone sono uguali. Le esperienze negative, non a caso, hanno un aspetto positivo: possiamo diventare persone migliori se impariamo la lezione.

La persona oggetto della gelosia, infatti, non ha niente a che vedere le precedenti esperienze. Un Rapporto deve essere basato sul rispetto, sulla fiducia e soprattutto su una comunicazione più fluida.

Concentrati, invece,  sugli aspetti positivi della tua relazione.

Quando la gelosia invade, focalizzarsi sugli aspetti positivi del partner aiuta a disinnescare. Se non si vuole rischiare di rovinare tutto, è bene iniziare a concentrarsi sulle cose buone, non lasciando che i pensieri irrazionali prendano il sopravvento.

Se da soli non riusciamo ci sono sempre gli esperti. Ripercorrere la propria storia familiare, consente di comprendere il perché attuiamo degli schemi disfunzionali.

Elaborare le ferite del passato in terapia, consente di integrarle e interrompere la loro azione nel presente. Un percorso psicoterapeutico consente di liberarsi del passato e ripartire da se stessi.

Una valida alternativa è una terapia di coppia

Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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