Avevamo lasciato Elisa alle prese con gli esami all’università, dopo un’estate passata a piangere per Riccardo. Le cose tra loro sembravano compromesse, soprattutto perché la nostra ragazza non riusciva a pensare a nient’altro che a lui e a come riprenderselo. Per fortuna in mio soccorso venne una provvidenziale bocciatura, che servì ad Elisa come una sorta di doccia fredda, la sveglia che l’avrebbe fatta rimettere seriamente sui libri.
Il caziatone del padre e la vergogna di non essere promossa a un esame – per lei che è una ragazza brillantissima con una media molto alta – furono la prova che non poteva continuare in quel modo, che anche se soffriva per Riccardo nella sua vita c’erano ben altre priorità. Passò quasi un mese completamente chiusa in casa a studiare. Avrebbe avuto tre esami nell’arco di pochi giorni e non poteva permettersi distrazioni.
I primi due – che erano solo prove orali – andarono molto bene e soprattutto di Riccardo nemmeno l’ombra. Una parte di Elisa era contenta, ma un’altra iniziava a temere che lui avesse cambiato università, città o forse proprio nazione. Io con molta calma le spiegai più volte che difficilmente per quanto si rompano le palle a un uomo questo decida di entrare nel programma protezione testimone dell’FBI, ma le donne innamorate si sa sono paranoiche.
All’alba della mattina del suo ultimo esame mi trovai un messaggio privato sulla mia pagina Facebook (che trovate cliccando QUI), erano le sette e mezza e per fortuna a quell’ora ero già sveglia (lo dico prima a scanso di equivoci ci sono molte più possibilità che vi risponda alle sei di mattina che alle undici di sera) in cui mi rendeva noto che nell’elenco di chi avrebbe sostenuto la prova c’era anche Riccardo. Io le risposi che in fondo era una cosa positiva, perché almeno non si era trasferito in Tanzania come pensava lei, ma lei era tornata nel panico.
L’ho invitata a rilassarsi e a comportarsi come le avevo già spiegato un migliaio di volte – le donne innamorate riescono a chiedere la stessa cosa ossessivamente per mesi e mesi senza conoscere sosta, sempre in cerca dei consigli d’amore di chiunque! – perché tutto sarebbe andato bene. Lei avrebbe dovuto stargli lontano il più possibile, sorridergli quando CASUALMENTE i loro occhi si sarebbero incrociati e limitarsi a un cenno di saluto. Se lui si fosse avvicinato a lei – cosa di cui dubitavo fortemente – non avrebbe dovuto fare altro che parlare di cose banali come il tempo o lo studio e dopo 45 secondi filare via con una scusa.
Non avevo troppa fiducia in Elisa, ma speravo seriamente che lei ci riuscisse. Mi scrisse verso le undici di mattina, per raccontarmi che lei si era seduta ai primi banchi e che non si era mai girata, così come le avevo suggeritoio. Dopo l’esame si erano incrociati casualmente, lei si era limitata a dirgli ciao e poi aveva preso le sue cose e se ne era tornata a casa. Aveva il cuore a mille ed era piena di dubbi, ma io ero certa che aveva fatto la cosa giusta. Il seme del dubbio era stato seminato e ben presto Riccardo si sarebbe reso conto che le cose erano molto cambiate.
Pochi giorni dopo si incontrarono alla prova orale. Elisa, ligia alle regole da me imposte, si era nuovamente messa ai primi banchi e stava cercando di ripassare. Fu lui ad avvicinarla con la scusa di voler ripetere. Lei mi aveva spiegato che era una cosa che facevano prima di ogni esame, una specie di rito scaramantico, e non era così strano che lui le facesse quella proposta. Lei, però, non doveva cedere e non cedette. Lo guardò serena, gli sorrise e gli rispose: “No, perdonami, ma sono troppo presa ora!” e senza aggiungere altro riprese a leggere i suoi appunti.
Lui se ne andò con la coda tra le gambe e come era prevedibile si fece vivo prima dell’inizio delle lezioni… finalmente arrivarono i primi risultati grazie ai consigli d’amore, ma questo ve lo racconto la prossima volta 😉