La posta del cuore – Quanto si può aspettare che lui ritorni?

Care amiche per questo inizio di settembre ho deciso di regalarvi un appuntamento speciale con la posta del cuore (a cui ricordo che potete scrivere anche voi, compilando il form che trovate QUI), proponendovi non un semplice messaggio, bensì due. Lavinia è una mia utente che è stata da poco lasciata dal fidanzato e mi chiede prima cosa deve fare e poi quanto si può aspettare che lui ritorni… ecco le mie risposte!

Ciao Madeleine,
mi chiamo Lavinia e ho 32 anni. Sono stata mollata e presa dallo sconforto, dalla rabbia e dalle delusione mi sono gettata in cerca di un appiglio sul web fino a scrivere sulla barra di stato, sentendomi anche un po’ scema, la frase: come riconquistare il tuo ex. Ho terminato proprio adesso il libro SOS EX (che vi ricordo potete acquistare QUI i), che per me è stato illuminante. L’ho letto tutto d’un fiato e stasera lo riaprirò per esercitarmi.
Leggendo la storia di Elisa (cliccate QUI per rileggere il primo episodio) mi sono rivista in tutti gli atteggiamenti in cui puntualmente casco come una polla.
Adesso ti vorrei raccontare la mia, non importa se non avrai tempo di leggere e rispondere, servirà comunque per sfogarmi.
Durante tutta la mia adolescenza non ho mai avuto un vero e proprio fidanzato, ma sono uscita con tanti ragazzi. La storia era sempre la stessa: o io non ero interessata davvero e mi stufavo presto, o mi innamoravo perdutamente di uomini sbagliati, tra questi anche un uomo sposato e uno che ha tenuto il piede in due scarpe per anni e così via. Dopo tutta questa serie di storie malate, che mi hanno fatto soffrire ma anche crescere e dalle quali ho imparato a volermi un po’ più bene, ho incontrato una persona con cui è durata 3 anni. Non mi sento di dire che fosse una relazione normale, perlomeno anagraficamente, perché lui è molto più giovane di me. Attualmente ha 23 anni. In questo momento lo sto scrivendo anche con un po’ di imbarazzo, noi non ci conosciamo e potresti prendermi per matta. Però di fatto è stata la mia storia, quella che desideravo. Entrambi abbiamo conosciuto le rispettive famiglie, vacanze estive assieme, amici in comune…insomma le solite cose che fanno due fidanzati. Non posso negare che la differenza di età alcune volte è stata un ostacolo, e nella maggior parte dei casi sono stata io a sacrificarmi. Non gli ho mai impedito di fare le cose che normalmente si fanno a 20 anni, come andare a ballare , perché tanto, pensavo, le farebbe lo stesso. Non gli ho mai chiesto una convivenza, anche se io vivo da sola e lui spesso ha dormito da me, tanto meno un matrimonio o un bambino. Altre volte, seppur in minoranza è stato lui a venirmi incontro. Un mese fa, dopo l’ennesima scenata mia, a causa delle sue assenze che si erano fatte più frequenti, mi molla. Mi molla con la più classica delle palle: ‘sei perfetta… ti rimpiangerò… sei l’antitesi della frase “l’amore non esiste”… ma io in questo momento ti faccio soffrire e basta. Non riesco a darti quello che meriti’. E tanti saluti.
Il punto è che di fatto non è finito un bel niente. Continua a scrivermi, continuiamo a vederci, a fare sesso. Facciamo le stesse identiche cose di prima. L’unica differenza è che io non ho più il diritto di lamentarmi se lui non c’è, perché non sono la sua ragazza. Come si dice, ha ottenuto la botte piena e la moglie ubriaca… Sono consapevole dell’immensa cazzata che sto facendo, dopo tutte quelle che ho già fatto durante la nostra storia, ma mi sono infilata in un tunnel da cui non riesco ad uscire. Subentra sempre la paura, quella che ben descrivi nel tuo libro, di perderlo del tutto. Vorrei veramente riportarlo da me e, nel caso ci riuscissi, stabilire un rapporto più equilibrato. Cosa devo fare? Buttare il telefono e non scrivergli più senza tanti giri di parole anche se lui ogni santo giorno mi scrive?
Grazie per avermi ascoltato 🙂
Lavinia

Ciao Lavinia,
come prima cosa sappi che non ti giudicherò per avere un fidanzato di tanti anni più piccolo. Non ti avrei giudicata nemmeno nel caso contrario o se tu fossi innamorata di una donna. Non è mia abitudine farlo e soprattutto ho appena scritto un libro con una protagonista di 31 anni che si innamora di un ragazzo di 25. Per me l’età non è un limite, ma di fatto quando le storie sono tra una donna più adulta e un ragazzo più giovane devono prima o poi scontrarsi con il fattore dell’orologio biologico. Tu è normale che ti voglia sistemare, lui è normale che non voglia farlo.
Detta questa ovvietà di cui presumo tu sia ben consapevole, diciamo che sei entrata in un tunnel da cui devi uscire. L’unica cosa che puoi fare se vuoi riprendertelo è staccare tutti i contatti e filare dritta nella torre d’avorio della tua sofferenza (QUI il post in cui ve ne avevo parlato), se ti vuole ti viene a riprendere là.
Non lo farà subito, ma se e quando lo farà sarà alle tue condizioni, altrimenti continuerete così per un po’ fino a quando una ventenne sgallettata te lo porterà via… fidati!
Ti abbraccio forte,
Madeleine

Cara Madeleine,
Ho deciso di provarci, di evitare ogni tipo di contatto. Mi sono anche tolta da Facebook onde evitare di diventare una stalker professionista.
Oggi è stato il primo giorno senza avere nessun tipo di notizia. Se mi dicessero di scalare l’Everest probabilmente farei meno fatica. Se conosco bene il soggetto so che tra 3 giorni o forse anche meno, mi scriverà facendo finta di nulla, magari anche facendo il simpatico, perché solitamente quando ho cercato di allontanarmi é bastato un messaggio da parte sua per far crollare ogni sforzo fatto. Ho timore di quel momento perché, conosco la sensazione che mi assalirá, la paura che descrivi bene nel tuo libro, di sbagliare mossa, di ferirlo, di perderlo del tutto. Strano come il senso di colpa mi pervada quando io ho dato tutto e sono stata anche lasciata. Ti dirò… da una parte spero che non lo faccia, che non mi ricontatti. Supponiamo che io resista, che eviti di rispondere anche se lui mi cerca. Quanto devo resistere senza minimamente considerarlo?
Grazie mille 🙂

Ciao Lavinia,
allora diciamo che oggi è stato il mio primo giorno di palestra dopo anni di inattività muscolare (ho sempre camminato molto, ma ho bisogno di allenare tutto il mio corpo). Durante l’allenamento stavo malissimo, domani sarò a pezzi, ma tra qualche tempo quello che oggi mi sembrava scalare l’Everest diventerà la normalità. Ci vuole allenamento e soprattutto costanza. Per cui ce la farai, sono sicura. Diciamo che non c’è un tempo per scendere dalla torre d’avorio, ma dipende da quello che lui fa. Se ti manda un messaggio vago – ergo ti lancia un segnale di fumo da lontano – e tu scendi e gli vai incontro a passo di carica non è servito a niente tagliare i ponti qualche giorno, anzi. Così perderai di credibilità. Se scala la torre, ammazza il drago, scassina la porta e ti porta in salvo, allora possiamo dargli retta. Ergo se torna con intenzioni serie e vere, e quello lo capisci, allora te lo puoi riprendere.
Spero di essere stata chiara.

Mi auguro che le risposte che ho dato a Lavinia siano di aiuto anche a tutte quelle che vivono una situazione simile. Vi saluto e vi ricordo che la posta del cuore tornerà tra un paio di settimane

Madeleine

Madeleine H., nata a Roma nel 1982, vive con il marito e i due figli Penelope e Ciro a Napoli. È autrice di diversi manuali di consigli d'amore tra cui i popolarissimi Il Metodo e Sos Ex e di diversi romanzi Chick Lit.

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