Cosa sono i complessi e come influenzano l’amore

Che cosa sono i complessi? E in che modo sono in grado di compromettere le relazioni d’amore?

Si sente spesso parlare di “complessi”, anche in maniera inappropriata, Avere un complesso fisico, essere una persona complessata, riversare i propri traumi sugli altri… Che cosa significa e come combatterli se mettono in crisi una relazione sentimentale?

I “complessi” secondo Freud e Jung
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Il termine “complesso” è stato introdotto dai padri della Psicologia Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Usato per la prima volta da Freud nel trattato Studi sull’isteria (1895), descriveva situazioni fondamentali con origine nell’infanzia che agiscono nell’inconscio di tutti gli uomini, come il cosiddetto complesso di Edipo.
Jung – allievo di Freud – riprese poi il termine, usandolo in senso più ampio e generico.

I complessi influenzano in maniera inconscia, cioè non consapevole, il nostro modo di parlare e agire, affiorano e scompaiono, disturbando l’attività della coscienza.

I complessi – come i sogni – vivono nell’inconscio

complessi relazione coppia

Caratteri insicuri e tormentati, comportamenti morbosi, la cui origine è quasi sempre collegata a un trauma.

I complessi risiedono nell’inconscio e, come i sogni, non sono controllabili. Il che concede loro una libertà d’azione maggiore. Questi “piccoli demoni” possono modificare la personalità, perché vivono di vita propria e in margine alle nostre intenzioni.

In che modo i complessi possono influenzare la vita di coppia? Abbandono e inferiorità
complessi abbandono inferiorità Madeleine H

Quando i comportamenti problematici si insinuano nelle relazioni di coppia, è sempre uno tsunami.

Il complesso di abbandono è molto comune: è una paura ossessiva, l’idea fissa di essere abbandonati. Tale paura si sviluppa in un rapporto affettivo in cui uno dei due si sente inferiore e insicuro, e l’altro sembra in grado di rassicurarlo e proteggerlo. A volte, per scongiurare l’abbandono da parte dell’oggetto amato si ricorre alla tecnica difensiva di ‘agganciare e sganciare’ continuamente: insomma, per paura di essere lasciati si lascia per primi.

Nel linguaggio comune per complesso di inferiorità si intende un atteggiamento di scarsa stima di sé stessi, a volte accompagnata da reazioni come aggressività o spavalderia. È quindi un sentimento di insufficienza fisica o psichica che emerge nel confronto con gli altri. Chi soffre di questo complesso è incapace di un buon adattamento alla realtà e al mondo sociale e sviluppa tratti caratteriali specifici quali vanità, diffidenza, aggressività e invidia.

Salvare una relazione d’amore tormentata

Quando un complesso è in grado di rovinare o distruggere una relazione, ci sono solo due possibilità: chiudere o combattere. Dipende da quanto vale la relazione d’amore e da quanto avete intenzione di darvi da fare per salvarla.
Non smetteremo mai di ripeterlo: la mente è complessa e per guarirla serve uno specialista.

Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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