Domanda da un milione di dollari: cosa fare se non si è felici? E quale strategia utilizzare per sfuggire l’infelicità?
La felicità è un’emozione che sembra sfuggirci di continuo. Per questo abbiamo bisogno di mettere bene a fuoco cosa fare se non si è felici.
Più rincorriamo la felicità, più questa sembra prendersi gioco di noi lasciandoci nella nostra insoddisfazione.
Molte persone sono infelici perché vogliono troppo, altre perché provano invidia, o perché hanno aspettative irrealizzabili. Altre ancora sono rinchiuse in una gabbia narcisistica (clicca QUI per approfondire l’argomento), che non permette loro di vivere appieno il bello della vita.
La verità è che felicità e il benessere sono stati mentali che dipendono esclusivamente dal nostro mondo interiore. Essere felici dipende solo da noi perché la felicità è una scelta!
Non esiste la formula magica.
Oggi tutti sembrano alla ricerca della giusta “ricetta” per raggiungere la felicità. La realtà è che non esiste una formula universale. Incontrare la propria felicità è possibile solo lavorando su se stessi con grande impegno.
Il problema, infatti, è che ognuno di noi dovrebbe individuare i propri desideri. Troppo spesso, infatti, siamo talmente bombardati dagli stereotipi imposti dalla società, che fatichiamo a riconoscere ciò che desideriamo davvero.
Conoscere noi stessi e i nostri desideri è il primo importante passo verso la felicità.
Molte persone, per esempio, per essere felici hanno bisogno di qualcuno accanto.
È un cane che si morde la coda: come si può essere felici con qualcuno, se non si è prima felici con se stessi?
Ecco spiegato perché sono in tanti a passare da una compagnia all’altra, sia in termini di relazioni sentimentali che di amicizie. Le persone che hanno simili comportamenti non sono mai realmente appagate. La felicità è un senso di appagamento interiore generato dalla serenità. Siamo felici davvero solo quando riusciamo ad ascoltare il nostro silenzio interiore.
Impariamo a essere nel QUI e ORA
Spesso le persone delegano la propria felicità a qualcosa di esterno e che deve ancora accadere, quali:
- lavoro
- amore
- la casa dei sogni, o altri oggetti materiali
- futuro matrimonio
- desiderio di maternità/paternità…
Altre persone invece non riescono ad essere felici a causa di accadimenti passati. Ripensano a un amore finito, alla lite con il vicino, o a quella frase fuori luogo del collega e così via. Non vivono nel Qui ed Ora, ma nel passato o nel futuro.
Il rischio è quello di perdersi il presente, che è fatto anche di felicità.
Sogniamo, desideriamo, ci riempiamo di aspettative che puntualmente ci deluderanno. Attendere la felicità nel futuro o rimpiangere il passato non ci renderà mai felici. Nel primo caso, le emozioni dominanti saranno ansia e agitazione. Nel secondo, sconforto e delusione.
La vita è adesso diceva una canzone di Claudio Baglioni, e lo è anche la felicità.
Tutti noi ci emozioniamo per cose diverse. Ma tutti noi, comunque, ci emozioniamo. L’importante è farlo per ciò che accade adesso, imparando a goderci il momento.
Ma come si può essere felici nel presente, se siamo pieni di problemi e preoccupazioni?
Ecco qualche consiglio pratico:
- Imparare a darci piacere e a gratificarci con ciò che ci fa stare bene.
- Praticare attività che facciano emergere il nostro potenziale.
- Individuare e puntare un obiettivi realistici.
- Circondarci di relazioni positive, che tirino fuori il meglio di noi.
Come riuscirci? Grazie a un costante allenamento.
Non importa che sia un grande o piccolo evento: ogni giorno ci accade qualcosa di piacevole. Basta solo notarlo.
E per quanto riguarda le preoccupazioni e i problemi?
Nessuno è esente da preoccupazioni e difficoltà. C’est la vie.
Affannarsi per risolvere i problemi non significa rinunciare alla propria felicità. È una questione di organizzazione. Trovate un giusto spazio da dedicare ai problemi, così da impedire che essi possano soffocare i pensieri positivi.
Se la tua infelicità inizia a farti stare male bisogna intervenire
Ok. Alcuni non ce la fanno da soli.
Per alcune persone la felicità non è solo un esercizio o una questione di mindfulness.
Se pensi che la tua infelicità non sia passeggera, se i pensieri negativi si fanno ricorrenti, se ritieni che un sentimento di tristezza (tuo o di qualcuno che conosci) si stia rivelando più pesante del normale, rivolgiti immediatamente a uno specialista.
La depressione è una malattia.