Sano altruismo o altruismo insano?

La solidarietà è un valore indispensabile del vivere sociale. Esserci per gli altri, condividere e dare senza aspettarsi nulla in cambio. Ma che cosa succede se ci si sente sopraffatti dalle richieste altrui?

L’altruismo è una dote straordinaria, specialmente in questo mondo individualista e competitivo. Se però sentiamo di mettere da parte noi stessi per gli altri o siamo sopraffatti dalle richieste, abbiamo probabilmente un altruismo insano, che rischia di danneggiarci.

I campanelli d’allarme dell’altruismo insano

La generosità è il più bello tra i valori, tuttavia è necessario ponderare la propria disponibilità per non farsi male.

La persona troppo generosa vive momenti di grande delusione. Dopo essersi fatta in quattro per gli altri, avverte di ricevere in cambio ingratitudine ed egoismo (POV: “sono sempre super disponibile, poi quando ho bisogno di qualcosa nessuno ha tempo per me!”).

Cercare di essere disponibili per gli altri, partendo dal presupposto che si debba ricevere in cambio, è il vero autointrappolamento verso un altruismo insano.

Quella dell’insano altruismo è una modalità di relazione sbilanciata. Quando l’altro si abitua a una disponibilità inesauribile, finisce sempre per darla per scontata. Questo non accade perché gli altri sono cattivi, ma perché si crea l’abitudine” di prendere senza dare e va bene così.

Perché si è eccessivamente disponibili?

troppa generosità ingratitudine problemi d'amore Madeleine H

L’altruismo insano è una modalità appresa nell’infanzia per motivi di sopravvivenza. Si impara ad anteporre i bisogni altrui per non essere abbandonati o puniti.

Alla base dell’altruismo compulsivo vi sono diverse cause:

  • Difendersi dall’intimità

Ricevere implica un contatto profondo con un’altra persona, aprirsi all’altro e quindi mostrare i propri bisogni emotivi. La paura dell’intimità è il timore di sentirsi vulnerabili. Dare senza ricevere mette l’altro fuori dalla propria sfera intima.

  • Mantenere il controllo

Dare implica sentire un certo potere sull’altro. Ricevere implica invece cedere questo controllo. Quindi dare senza ricevere consente di mantenere il controllo sulle relazioni evitando di mettersi in gioco nella dinamica relazionale.

  • Paura di sentire di essere immeritevoli

Può essere accaduto, da bambini, che si ricevesse un riconoscimento solo dopo aver conseguito un risultato. In quel momento si è appreso che compiacere le persone care era l’unico modo per essere amati.

Come cambiare le cose? Stop all’altruismo insano

dare troppo senza ricevere altruismo insano Madeleine H

Ogni persona cerca, in qualche misura, validazione e accettazione, oltre al riconoscimento della propria autonomia. Quando questa ricerca è accompagnata da fragilità, si può determinare in maniera difensiva un altruismo spropositato. Si tratta, naturalmente, di strategie disfunzionali che si manifestano quando l’immagine di sé è minacciata.

La ricerca di approvazione alimenta un processo di svalorizzazione involontaria e di costruzione di un insano egoismo altrui.

L’altruismo insano dipende da noi e possiamo cambiare le cose!

Poco alla volta si deve cominciare ad essere un po’ meno disponibili e più autentici rispetto ai propri bisogni. È importante imparare a dire di no e porre limiti a ciò che possiamo fare per gli altri. Impariamo a valorizzare ciò che facciamo e il tempo che dedichiamo a noi stessi e agli altri.
È fondamentale trovare il giusto equilibrio tra il dare e il ricevere.

Come? Imparando a CHIEDERE.

Eva Iori

evaiori@hotmail.it

Eva Iori, nata a Roma  è una psicologa appassionata del funzionamento della psiche che da sempre si è interessata alle problematiche femminili,  e "all'archeologia dell'anima"

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