Faccio una premessa, io non sono né un guru né un santone, per cui quello che vi scrivo su questo blog è per prima cosa la mia opinione personale, inooltre ogni post è letto e approvato da una mia carissima amica psicologa, per cui possiamo dire che le mie idee non sono proprio campate in aria, ma comunque restano mie e come tali vanno prese. Ci tengo a sottolineare, inoltre, che sono fermamente convinta che non ci sia un modello educativo più valido di un altro. I bambini non sono macchine, per cui ognuno reagisce a modo suo agli stimoli, ma sono altrettanto sicura che sia dovere di noi mamme essere pronte e decidere sin dall’inizio quale strategia seguire con i nostri piccoli e portarla avanti con determinazione.
Detto ciò affrontiamo uno degli argomenti più spinosi del magico mondo delle mamme: il co-sleeping.
Ecco io credo che il co-sleeping, dormire con i nostri figli, sia semplicemente la cosa più bella del mondo. Addormentarsi accoccolati a loro, sentire i loro corpicini caldi accanto ai nostri, venire cullati dal dolce suono del loro respiro. Una cosa meravigliosa e unica. Non vi nascondo che diverse sere, mentre la mia Penelope dorme beata nel suo lettino, mi lamento con mio marito perché mi manca e la vorrei accanto a me.
Questo, però, non mi basta e non cambio le mie convinzioni. Come ho già avuto modo di scrivere, la pedagogia è uno degli argomenti che mi affascina di più. Ho guardato – e pure parecchie volte – tutte le puntate di SOS Tata, ho letto diversi libri in materia di co-sleeping e ogni volta che mi trovo davanti ad articoli sull’educazione dei bambini li divoro.
Ora senza andare a scomodare tutte le letture che hanno contribuito a formare le mie idee (QUI trovate il post con tutte le mie fonti), con la mia esperienza di mamma mi sono resa conto che i bambini sono creature estremamente abitudinarie e se prendono l’abitudine di addormentarsi con noi nel letto di sicuro la nostra libertà di manovra viene sensibilmente ridotta. Siamo oneste, tutte noi conosciamo coppie in cui bambini anche piuttosto grandicelli – e intendo anche di più di sei anni – dormono ancora nel letto con i genitori. Io ad esempio conosco una coppia che da anni, oltre a dividere il lettone stabilmente con la loro figlia che ormai va per i sette anni, è anche costretta ad andare a dormire alle nove e mezza tutte le sere, senza poter né lasciare la luce accesa per leggere un libro, né potersi guardare un po’ di televisione, altrimenti la bimba non dorme e allieta i genitori con dei capricci degni di Attila.
Io mi rendo conto che quando si diventa mamme, la coppia per forza vada in secondo piano, ma fidatevi di me dormire con i figli è deleterio per il vostro rapporto. Per quanto io ami mia figlia e adori soprattutto sentirla vicino mentre dormiamo abbracciate, devo ammettere che rimanere sola con mio marito, dopo che la piccola Penelope si è addormentata beata nel suo lettino, è fondamentale. È il momento della giornata che mi serve per staccare da tutto e riuscire a ricaricare le batterie per prepararmi ad affrontare una nuova giornata ricca di impegni e di responsabilità.
Fidatevi di me quando vi dico che paradossalmente più passa il tempo, più diventa difficile cambiare le abitudini dei nostri figli. Abituare dei bimbi di pochi mesi ad addormentarsi nei loro lettini è molto più semplice che farlo con dei bambini di più di un anno. Ecco perché io – anche se non è una scelta semplice – sono contraria al co-spleeping. In fin dei conti il rito della nanna, quando leggo una favola a Penelope, le canto la ninna nanna e diciamo le preghiere è allo stesso modo molto bello e intenso.
E voi che ne pensate? Siete favorevoli o contrari al co-sleeping?
Photo Credit: FreePik.com
Totalmente d accordo su tutto! Anche se con il primo figlio , oltre che nel lettino L ho messo in camera sua a due mesi scarsi, la seconda devo dire ho difficoltà a farla dormire in camera sua.. me la voglio tenere li vicina.
Mooooooolto d’accordo! A 15gg era nella sua culletta nella sua cameretta,(di fronte alla mia) e comunque diciamolo, non è esclusivamente per una nostra “libertà” perché i primi mesi, dato che ogni tre ore devono bere il latte, ti devi alzare più volte durante la notte, mentre se lo avessi vicino sarebbe più semplice! È sacrificante, ma è per il bene di tutta la famiglia! Ora ha 5 anni, rito della nanna uguale al tuo, alle 21,30 a nanna, e la coppia ha del tempo per se.