Tra due giorni sarà l’Immacolata, giorno che per tradizione nelle famiglie di moltissimi italiani si dedica all’addobbo della casa, all’albero e al presepe. Quest’anno che sono mamma anche io, la mia mente vola a quando da bambina imploravo mia madre di poter mettere le mani agli addobbi con parecchi giorni di anticipi, ma la risposta era sempre la stessa: ‘no, non si può, bisogna aspettare l’otto, o Babbo Natale non arriva’.
Anche dopo che avevo scoperto che Babbo Natale e la Befana erano in realtà mamma e papà, la regola era sempre la stessa, l’albero e il presepe si fanno l’otto dicembre, il massimo dell’eccezione era il sette pomeriggio, ma solo se il giorno dopo avevamo qualche impegno.
Da piccola sbuffavo, piangevo e cercavo in tutti i modi di convincere la mamma a derogare alla regola dell’otto, ma niente, fino a che non sono stata adolescente non potevo in nessun modo anticiparmi. Non serviva a niente spiegare a mia madre che le mie amiche non avevano la stessa regola, che molte addobbavano la casa già dal primo del mese, che non era giusto, la mamma, come su moltissime altre regole, era irremovibile.
Oggi mi sento di dire grazie a mia madre per quella rigidità, apparentemente senza senso, ma in realtà molto utile. Dover aspettare per forza, ha reso negli anni l’attesa ancora più bella e il momento dell’apertura delle scatole piene delle cose di Natale era per me uno dei più attesi e sentiti dell’anno. Mi ricordo che con mio fratello facevamo a gara a chi prendeva per primo il bambinello, tra i tanti personaggi del presepe avvolti nelle carte di giornale.
Da quest’anno, infatti, anche a casa mia si aspetta l’otto dicembre, so che Penelope quando sarà più grande farà un po’ il broncio, ma con il tempo anche lei mi ringrazierà per questa regola.
E voi quando allestite la vostra casa per il Natale?
Photo Credit: UrbanPost