Lo studio è una cosa, l’apprendimento è un’altra. Per capire se i nostri figli stanno davvero capendo quello che studiano è importante tornare a fare – bene – i riassunti.
Sapete cos’è un analfabeta funzionale? Io l’ho scoperto da poco e vi assicuro che è una cosa abbastanza inquietante. Siamo abituati a pensare agli analfabeti come qualcuno che non sa né leggere né scrivere. La nostra visione dell’analfabetismo è legata al passato, a un mondo che di fatto non esiste più. Il nostro mondo, però, costantemente connesso e dove tutti sui social network leggiamo e scriviamo tantissimo sta producendo una nuova categoria di persone che sebbene sappiano leggere e scrivere non riescono a capire il senso delle parole che mettono in fila.

Non stiamo parlando di persone che vivono ai margini della società, ma di gente che sebbene abbia un titolo di studio – a volte persino la laurea – non capiscono niente di quello che leggono. Lo studio, infatti, non garantisce un reale apprendimento di quello che ci viene chiesto di analizzare ed elaborare. Come si combatte il fenomeno dell’analfabetismo funzionale? Con dei semplici riassunti.
Troppo spesso, infatti, oggi siamo portati a sottolineare, e a rispiegare quello che leggiamo usando le parole del testo, invece, come facevano le care vecchie maestre è importantissimo ai fini di un corretto apprendimento fare dei riassunti, spiegando a parole nostre quello che abbiamo letto. Questo semplice, ma faticoso esercizio, è fondamentale per essere sicuri che i nostri figli comprendano sempre quello che leggono.

Forse non vi può sembrare tanto grave, ma un analfabeta funzionale non è nemmeno in grado di comprendere cosa deve fare quando davanti si trova una multa o il manuale di istruzioni di un elettrodomestico, per non parlare di articoli di approfondimento su argomenti importanti per la sua vita quotidiana come la politica o la salute.
Il consiglio di molti esperti tra cui Mariangela Galatea Vaglio (QUI potete leggere il suo articolo su questo argomento per L’Espresso) è quello di prestare molta attenzione quando i nostri figli leggono un testo e cercare sempre essere sicure che abbiano capito facendoglielo raccontare a parole loro. Troppo spesso, infatti, i ragazzi hanno più paura di esprimersi al meglio e di scrivere – o ripetere – in maniera corretta piuttosto che concentrarsi su quello che hanno letto e che poi hanno effettivamente compreso.

E voi come vi comportante quando i vostri bambini devono fare i compiti (QUI un post con alcuni consigli in merito)? Prestate attenzione ai riassunti? Come cercate di conciliare apprendimento e studio?
Photo Credit: FreePik.com
Un metodo di studio validissimo ,
un bacione
Chiara – http://shesinfashionblog.com