I piccoli in spiaggia: il paradiso per loro e l’inferno degli adulti. Ma è possibile mettere un freno a urla, lanci di sabbia e schizzi selvaggi? Ecco le regole per i bambini in spiaggia.
Quali sono le regole per tenere i bambini in spiaggia senza disturbare la pace generale?
Le vacanze al mare sono un must per la maggioranza delle famiglie italiane. E come potrebbe essere diversamente in un paese affacciato sul mare mediterraneo? Moltissimi bambini, quindi, aspettano le vacanze al mare con ansia e entusiasmo, specialmente se sono abituati a frequentare località a loro familiari e a misura di bambino (QUI vi abbiamo spiegato l’importanza della routine anche in vacanza).
Quello che, però, è a tutti gli effetti il paradiso per i nostri figli, può essere un vero e proprio momento di delirio per gli adulti.
Genitori all’inseguimento dei figli che non vogliono uscire dall’acqua, raccomandazioni di non fare il bagno subito dopo mangiato e discussioni senza fine sulla crema solare da applicare ogni due ore. Come sopravvivere godendosi (un pochino) la vacanza?
Le regole per i bambini in spiaggia – a misura di bambino!
Le regole hanno senso se sono su misura di bambino. Abbiamo introiettato l’idea che esistano regole “universali” che tutti i bambini di questo mondo siano in grado di rispettare. Purtroppo (o per fortuna) non è vero: ogni bambino ha i suoi tempi di crescita, oltre che proprie difficoltà e punti di forza. Le regole che decidiamo di dare devono tenere conto delle caratteristiche di nostro figlio.
Chiediamoci sempre se nostro figlio sia in grado di rispettare una determinata regola senza troppa fatica. Se, per esempio, abbiamo di fronte un bambino che ha serie difficoltà a stare fermo sotto l’ombrellone, risolviamo il problema alla radice! Organizziamo gite al mare che non prevedano, però, di stare fuori tutta la giornata.
È molto meglio lavorare sulle regole gradualmente che imporre qualcosa che sappiamo non verrà rispettato con conseguente frustrazione nostra e del bambino!
Date spiegazioni semplici ma efficaci.
Le regole sono pensate per il benessere del bambino ed è necessario che lui stesso sia coinvolto e consapevole del perché gli viene richiesto di fare qualcosa. Gli adulti, spesso, pensano che i bambini non possano capire, ma non c’è niente di più sbagliato!
Spiegate ai vostri figli, con parole adatte alla loro età, perché è importante che mettano la crema solare ogni due ore. O perché bisogna rimanere sotto l’ombrellone nel momento della digestione. Sembrano banalità, ma coinvolgerli è un passo fondamentale per permettere loro di comprendere la regola e seguirla con maggior naturalezza. Chi vuole seguire regole di cui non capisce il senso?
Le regole per i bambini in spiaggia non devono essere stabilite dagli altri
Non vi fate condizionare dalle lamentele degli altri adulti intorno a voi. Spesso i genitori si sentono giudicati e rimproverano i bambini più per dare un segnale all’esterno che per ragioni educative. Sia chiaro: è un atteggiamento normale, specialmente nella nostra società iper performativa.
Siate, però, sufficientemente lucidi da mettere in prospettiva. Un conto è chiedere a vostro figlio di non schizzare in acqua per non disturbare gli altri bagnanti, un altro è sentirsi in colpa perché il vicino di ombrellone odia i bambini e non tollera nemmeno che respirino.
Bisogna fissare le regole all’interno di un contesto educativo e con un obiettivo preciso, tenendo conto che i bambini devono fare i bambini e, quindi, giocare, urlare, ridere, fare i capricci. Scegliete insieme delle regole che considerate importanti per la crescita dei vostri figli in una comunità e fate attenzione a capire da dove vengono le vostre preoccupazioni.
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