La fase 3… che paura!

Ci siamo è tempo di fase 3 (o fase due e mezzo) ed è normale avere tanta… ma proprio tanta paura di quello che succederà.

Dopo più di due mesi di lockdown finalmente sembra giunto il momento di riappropriarci della normalità e della famigerata fase 3. Quante cose ci erano mancate. Andare al ristorante, passeggiare, uscire con i bambini o vedere i nostri affetti stabili (e molti affetti stabili che ci siamo scelti, come amici o fidanzati lontani). Sembra tutto perfetto e probabilmente per alcune persone lo sarà sicuramente.

Può accadere, però, che ci assalga un po’ di preoccupazione. Che si tratti di vedere genitori o nonni anziani o ritrovarsi catapultati in luoghi affollati dopo mesi chiusi in casa, essere preoccupati è umano. Esattamente come può essere straniante per i bambini, anche per gli adulti può essere difficile il ritorno alla normalità ed è molto importante non colpevolizzarsi.

Vediamo insieme qualche trucco che può aiutarci a focalizzarci sul presente ed affrontare questo graduale ritorno alla normalità.

Non farti dire dagli altri cosa devi provare.

Fase-3-paura
In questo momento è importantissimo riconoscere i propri sentimenti come validi qualsiasi essi siano. Se vi sentite preoccupati non c’è niente di male e non sminuite le vostre preoccupazioni.

Allo stesso tempo, se avete la sensazione che la preoccupazione stia diventando invalidante allora può essere il caso di chiedere aiuto a un professionista.

Inizia a fare cose che ti fanno sentire tranquillo.

Bambini-che-leggono
Escluso (ahimè) il lavoro, non è obbligatorio ricominciare a fare tutto quello che facevamo prima nel tempo libero. È importantissimo che il tempo libero sia dedicato a cose che ci fanno rilassare.

Benissimo andare a mangiare il gelato o fare una passeggiata. Non è, però, obbligatorio forzarsi se non ci si sente ancora pronti a fare esattamente quello che facevamo prima.

Dosa l’uso dei social media.

Fase-3
Durante la quarantena abbiamo fatto scorpacciata di stories, dirette e notizie in tempo reale. È stata un’ottima idea se ci ha permesso di tenere la mente occupata, ora però valutiamo se disintossicarci un pochino.

Soprattutto se ci rendiamo conto che certi contenuti ci innervosiscono. A volte il tasto smetti di seguire può essere un valido alleato per la nostra salute mentale.

Ricordati che abbiamo vissuto un evento eccezionale.

Affrontare una rottura in quarantena
Nei momenti di crisi si tende a focalizzarsi sul presente per far fronte alle difficoltà. Il problema è che questo ci può far dimenticare l’eccezionalità dell’evento che abbiamo vissuto.

Ricordiamoci che stanno venendo fuori molti studi sulle difficoltà che le persone hanno vissuto: dal sonno, all’alimentazione passando per la socialità. Sono successe molte cose di cui probabilmente comprenderemo la portata fra anni. È normale essere un po’ sconcertati.

Fai un po’ di movimento e controlla la respirazione.

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Su internet puoi trovare tanti esercizi di respirazione o qualche attività di meditazione. Senza puntare ovviamente a meditare 8 ore al giorno o a fare il saluto al sole tutte le mattine, respirare correttamente può veramente migliorare lo stress e il sonno.

Non diventerai un maestro di yoga in due settimane, ma sicuramente acquisirai qualche utile tecnica di rilassamento.

E tu come stai vivendo questo graduale ritorno alla normalità?

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