Il momento della nanna, come tornare alle buone abitudini dopo le vacanze

Ad agosto ero in vacanza con altre coppie con figli e ci siamo trovati a parlare dei nostri bambini. Tutte le altre mamme veterane mi spiegavano come durante le ferie si cambiano abitudini, saltino alcune regole e poi a settembre sia difficile riprendere con la normale routine.

In effetti quando si parte per le mete estive, per esempio, è più facile che i bimbi dormano nella stanza con i genitori e che poi una volta rientrati in città facciano fatica a tornare ai loro lettini nelle loro camerette. Sempre quest’estate leggevo un articolo che parlava di come grazie a degli studi si sia evidenziato che i bambini che dormono con i genitori abbiano un notevole ritardo nell’autonomia, rispetto a quelli che, invece, dormono nelle loro stanze.

Il momento della nanna è sempre uno dei più critici in quasi tutte le famiglie con dei bimbi piccoli.

Immagino, però, che le sere di settembre, quando magari si è dovuto già riprendere con il lavoro e gli impegni quotidiani sia difficile per le mamme avere a che fare con i capricci dei loro bimbi prima di andare a letto, così cedono e li lasciano dormire con loro. Il problema, però, è che più il tempo passa e più farli tornare nelle loro camere sarà difficile e così si rischia di compromettere sia la vita di coppia – dividere la stanza, se non il letto, con un bimbo non è proprio un bene per l’intimità – o, peggio, creare dei ritardi nell’evoluzione del nostro piccolo.

Nei 4 mesi di vita con Penelope ho capito un segreto importante per riuscire a impostare la vita con i nostri figli nella direzione che vogliamo noi: fare prima per fare meno e fare meglio.

Così prima inizieremo e meno faticheremo, oggi è meglio di domani per impostare nuove regole e nuove abitudini.

Create tutti i migliori presupposti per la messa a letto nella cameretta, la luce giusta, un paio di peluche da stringere per non sentirsi soli e una bella favola da leggere insieme. Non fate mai domande dirette, tipo ‘andiamo a dormire?’ – la risposta sarà sempre ‘no’, soprattutto se i vostri figli sono vicini ai due anni – ma con un bel sorriso ditegli ‘adesso si inizia la nanna’, poi dategli una scelta: ‘Vuoi la favola o una bella canzone?’ in modo da lasciargli comunque una scelta e fargli realizzare un desiderio.

Se proprio continua a fare i capricci, dopo una storia e una canzone dategli il bacino della buona notte e lasciate la stanza (ma restate vicino alla porta). Piangerà per un po’, ma alla fine si arrenderà al sonno. Ripetete la stessa operazione per qualche giorno e vedrete che, se sarete forti e non rientrerete in quella stanza, se non quando siete sicure che dorme beato, avrà preso di nuovo il ritmo di dormire nella sua stanza.

Non perdete mai il sorriso e siate forti!

E voi come organizzate il momento della nanna?

Photo Credit: BambiniGuidone.it

Madeleine

Madeleine H., nata a Roma nel 1982, vive con il marito e i due figli Penelope e Ciro a Napoli. È autrice di diversi manuali di consigli d'amore tra cui i popolarissimi Il Metodo e Sos Ex e di diversi romanzi Chick Lit.

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