Sono state settimane dure, in particolare gli ultimi giorni. Mi è capitato uno di quei periodi che iniziano in sordina, i giorni uguali agli altri, ma poi ti rendi conto di quanto male stai. Un cambiamento difficile, una delusione enorme e ieri sera sono esplosa in un lungo pianto che sembrava non dovesse finire mai. Così ho detto a mio marito ‘Ti prego sta notte ho bisogno di tenere Penelope nel letto con noi, ho bisogno di sentirla vicino‘.
Voi sapete quanto io sia una di quelle mamme che per mille motivi – che non vi sto qui a ripetere – è di base contraria a dormire con i bambini. Di fondo penso che ci siano degli spazi individuali, tra cui il letto, che vanno rispettati. Però ieri sera è scattato qualcosa di strano in me. Un bisogno di contatto così forte che la sola idea di separarmi dalla mia bambina mi sembrava terribile.
Così ci siamo messe nel lettone.
Latte caldo, coccole, favola e poi lei è crollata.
Io mi sono messa un po’ a leggere con il sonno che tardava a venire, ma poi cullata dal suono del respiro regolare di Penelope sono caduta anche io nelle braccia di Morfeo. Per poco però… perché mia figlia ha iniziato a scalciare. Mi ha colpito nell’ordine: zigomo, stomaco e sterno. Poi si è messa in orizzontale, ovviamente con la testa dalla parte del papi e i piedini verso di me.
Che gioia.
Poi verso le quattro si è svegliata. Credo che non essere nel suo lettino come sempre l’abbia un po’ destabilizzata, ma poi tante coccole l’hanno immediatamente calmata ed è tornata a ninnare serena. Attaccata a me, nell’incavo del mio braccio. Così ho capito che moltissime mamme scelgono dal primo giorno il co-sleeping, ma ho capito anche altre cose.
Specialmente che essere troppo rigide non serve a niente perché le vite dei nostri figli ci riservano sempre tante sorprese e poi che dormire con i bambini forse forse fa più bene a noi grandi che a loro…
E voi dormite con i vostri figli?