SOS: come evitare che i figli ci riempiano di offese e insulti? Come guadagnare il loro rispetto?
Cosa fare se tuo figlio ti manca di rispetto? Mantieni la calma: in questo articolo cercheremo di chiarire alcuni punti fondamentali.
Sempre più spesso ci capita di leggere polemiche sui social dal tema “figli maleducati”.
Lo avrete notato, se leggete i tanti commenti ai post delle pagine dedicate ai genitori: la generazione “boomer” è quasi sempre giudicante (“ai miei tempi non c’era tutta questa maleducazione”) o, peggio, portatrice di pessimi consigli, quali punizioni troppo dure “come si faceva una volta”. No, grazie.
Va detto. La relazione genitori-figli è molto cambiata nel tempo, e non per forza in peggio. Con il passare dei decenni, l’arrivo dei social, le conquiste in tema di parità di genere, il rapporto con i figli si è trasformato, creando relazioni più autentiche.
Cosa fare se tuo figlio ti manca di rispetto? Dipende dall’età.
La prima domanda è: quanti anni ha tuo figlio?
Inutile dire che c’è un abisso di differenza fra un bambino in età scolare e un adolescente.
In alcune famiglie l’adolescenza dei figli è infatti un vero e proprio terremoto. Quello che fino a ieri era un bambino adorabile, si trasforma da un giorno all’altro in una creatura malefica e spietata. Perché accade? Rispostacce, insulti e cattiverie sono la manifestazione di un disagio. Si tratta di una fase in cui la personalità e il carattere dei figli si vanno formando, mentre il loro corpo attraversa una tempesta di ormoni e un enorme cambiamento. Gli adolescenti sono spaventati e disorientati. Ciò che dobbiamo fare è offrire loro un punto di riferimento, ponendo limiti ben chiari, sempre.
Se invece un bambino tra i 4 e gli 8 anni tratta male la mamma o il papà, magari abitualmente, forse c’è un malessere specifico che va indagato con attenzione. Prima di tutto bisogna cercare di capire se la mancanza di rispetto sia circoscritta al rapporto con i genitori o si manifesti in altri contesti. Ad ogni modo, arrabbiarsi con il bambino è sempre controproducente: è molto meglio agire tempestivamente con un intervento di supporto per comprendere la ragione di tali gesti. Di certo i bambini ci vogliono comunicare qualcosa che non stiamo comprendendo.
Da dove viene tutta questa rabbia?
Se tuo figlio ti tratta male, ha comportamenti violenti o ti insulta usando parole offensive, certamente sta imitando qualcosa o qualcuno che ha visto.
Per un bambino, assistere a comunicazioni violente può essere molto complesso da elaborare. Ciò che accade dentro casa è di primaria importanza. Genitori che litigano, ma anche programmi televisivi non adatti e accesso illimitato ai social possono rappresentare per i nostri figli un modello da imitare e un pericolo. (Fate attenzione: i pericoli dei social per i bambini sono tanti).
Non è un caso che i primi insulti che molti bambini imparano siano di natura sessista. Il punto è che, spesso e volentieri, i bambini non comprendono fino in fondo il significato delle cattiverie che dicono. É la nostra reazione che cercano: indignazione, frustrazione, rabbia.
Cosa fare se tuo figlio ti manca di rispetto? Un esame di coscienza.
NOI siamo l’esempio dei nostri figli.
Il primo lavoro da fare è su se stessi. Non bisogna mai parlare loro con violenza, mantenendo sempre un linguaggio adatto a loro. Poi, è utile far comprendere al bambino che la rabbia è un sentimento lecito, ma è il modo in cui la manifestiamo a fare la differenza.
Spiegate ai bambini che non devono reprimere i sentimenti, ma piuttosto indirizzarli nel modo giusto. Mostrare ai bambini che le discussioni possono essere affrontate con calma è un passo importante verso una crescita più serena. Iniziate da oggi.
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