Con il Corona Virus che ha paralizzato l’Italia è il momento di parlare di “Emergenze e bambini”: come spiegare ai nostri figli cosa sta succedendo.
Ci sono momenti storici in cui bisogna fermarsi e capire alcune cose, come, per esempio, conciliare emergenze e bambini. In questo preciso momento storico, infatti, l’Italia si trova a dover far fronte a misure straordinarie conseguentemente alla diffusione del Coronavirus.
Le scelte politiche di prevenzione messe in atto dalle regioni stanno toccando tutti, compresi i bambini. Non sono, infatti, poche le scuole e università che hanno chiuso i battenti, oltre alle ordinanze che regolano i limitano gli spostamenti e gli accesi ai luoghi pubblici.
Impossibile, quindi, nascondere ai bambini quello che sta succedendo, specialmente in un mondo iperconesso come il nostro.
Come spiegare ai bambini cosa sta succedendo.
I bambini di adesso, infatti, sono bombardati di informazioni molto di più di quanto lo fossimo noi. È normale vivere in contesti dove la televisione è accesa spesso senza che venga messo un reale filtro alle notizie che passano.
In questi momenti è necessario che gli adulti intorno si interroghino sulle modalità di risposta a inevitabili domandi che possono sorgere nella testa di un bambino. Specialmente se nel periodo della prima età scolare.
Tendiamo a sottovalutare, infatti, le capacità di osservazione dei nostri figli. Il rischio è di non considerare il nostro ruolo genitoriale come un fondamentale schermo che filtra le informazioni fra il mondo e i bambini. Questa è un’occasione preziosa per ricordarci questo ruolo e metterlo in atto con maggiore attenzione.
Non parliamo solo di Corinavirus…
Non vale solo con il coronavirus. Ricorrere a questo modus operandi potrebbe servirci anche in altre occasioni di emergenza, magari non collettive, ma personali.
Quando parliamo di emergenze e bambini ci dobbiamo sempre ricordare di alcune cose fondamentali. I bambini devono sempre ricevere risposte.
Queste risposte i più piccoli devono essere in grado di elaborare e sta a noi fare questo lavoro a monte di selezione dei contenuti, informandoci a nostra volta.
Il decalogo del telefono azzurro:
Il telefono azzurro ha scritto un utilissimo decalogo per genitori e adulti di riferimento, attualmente presente sia sul loro sito internet sia sul sito del Ministero della Salute. Noi ve lo riportiamo integralmente.
- Prima di introdurre l’argomento del Coronavirus con i bambini e gli adolescenti, o di condividere notizie, assicurati di esserti informato sufficientemente e tramite fonti attendibili
- Supervisiona, per quanto possibile, l’esposizione dei più piccoli alle notizie a riguardo, prevenendo la sovraesposizione e il controllo eccessivo della situazione
- Cerca di trovare il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai tuoi figli e offri loro uno spazio di dialogo
- Ascolta tutte le loro domande, anche se ripetitive, insistenti e contraddittorie e rispondi con sincerità. Non fornire troppi dettagli, che potrebbero essere fonti di preoccupazione
- Accogli le loro eventuali paure e timori, anche se possono sembrare eccessivi. Anche se non sei in grado di fornire una risposta specifica, l’importante è essere presenti e preservare la stabilità
- Utilizza parole adatte alla loro età, scegliendo termini comprensibili per spiegare quello che sta succedendo
- Presta attenzione a possibili manifestazioni di paure e di ansia, che possono esprimersi in diversi modi, per esempio, reazioni psico-somatiche o variazioni nel comportamento
- Rassicurali sul fatto che la routine non cambierà totalmente. Cerca di mantenere almeno alcune delle vostre abitudini a casa (per es. gli orari della cena, la visione di un film insieme)
- Attenersi alle indicazioni regionali e nazionali è molto importante, al fine di permettere azioni di prevenzione efficaci. Allo stesso tempo, è bene permettere momenti in cui i tuoi figli (e anche tu) possano mantenere i contatti con la propria rete sociale, anche grazie al supporto mondo digitale
- Segui i comportamentiindicati dalle linee guida del Ministero della Salute e promuovi la condivisione di queste buone abitudini all’interno della famiglia