Perché le paure dei bambini sono importanti: non minimizziamole mai.
Come gestire le paure dei bambini? Ce lo chiediamo spesso e non sempre è facile sapere come comportarsi.
La paura è una delle nostre emozioni primarie. Ricordate il film Disney “Inside Out”? Si basa sulla teoria di un noto psicologo statunitense, Paul Ekman. Secondo Ekman, infatti, ci sono sei emozioni primarie (rabbia, disgusto, tristezza, gioia, sorpresa, paura), provate da ogni essere umano su questa terra e, quindi, utili alla nostra sopravvivenza.
I bambini sperimentano fin da molto piccoli la paura e acquisiscono piano piano una capacità di esprimere le proprie emozioni sempre maggiore. Non tutti i bambini si rapportano alla paura nello stesso modo, ma è importante concentrarsi su quello che noi adulti possiamo fare.
Gli adulti danno troppo spesso per scontato l’ascolto come fase fondante di qualsiasi processo comunicativo: sommersi di cose da fare capita di porsi nell’ascolto con i bambini con una sorta di pregiudizio.
Come gestire le paure dei bambini: tre semplici regole
Ha paura? Sarà perché è piccolo. Oppure sarà perché si tratta di qualcosa che non conosce. Oppure ancora pensiamo che l’oggetto della paura è qualcosa che spaventa tutti i bambini, quindi è normale. Dare spiegazioni frettolose ci impedisce di ascoltare la voce di nostro figlio, mentre invece dobbiamo imparare a fare questo necessario passaggio, seguendo tre semplici regole.
1. Non abbiate paura di chiedere spiegazioni.
Se un bambino ha paura è importante rassicurarlo e farsi raccontare. Che sia un sogno o che sia un episodio accaduto nella vita di tutti i giorni, cercate di creare un clima dove il vostro bambino si senta sereno a raccontare, a parole sue. È molto importante che vostro figlio vi veda come un porto sicuro da cui andare a confidarsi.
La comunicazione con le altre figure di riferimento (insegnanti, nonni, etc) può aiutare a costruire un quadro il più possibile completo della situazione, mettendo in evidenza aspetti che magari a casa scappano.
2. Non prendetelo in giro e siate discreti!
Vi piacerebbe che qualcuno sminuisse le vostre preoccupazioni? Non credo proprio. Alcuni genitori applicano il principio del “ti butto al mare per insegnarti a nuotare”: niente di più sbagliato. Le paure non si affrontano con terapie d’urto, non serve assolutamente a nulla.
Ricordiamoci, anche, che non è detto che tutte le paure si debbano affrontare per forza: tante volte aver paura è adattivo ed è importante che non passi il messaggio che aver paura sia soltanto negativo. Aver paura è normale, a volte persino saggio: non c’è niente di cui vergognarsi né questo sentimento deve essere oggetto di scherno.
3. Valutate se chiedere aiuto a un professionista.
Come abbiamo detto non tutte le paure devono essere per forza superate: si può vivere tutta la vita soffrendo di vertigini e non sentire la necessità di affrontarlo. Ci sono, però, paure che possono diventare invalidanti o che hanno una causa traumatica. Se ci rendiamo conto che la paura di qualcosa rende la vita quotidiana di nostro figlio difficile è il momento di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta infantile che possa aiutare genitori e bambino ad affrontare un momento difficile.
Comunicare è, quindi, molto importante anche per mantenersi vigili rispetto alle necessità del proprio figlio e trovare soluzioni che possano aiutarlo concretamente. Sminuire rischia solo di rompere la comunicazione ed è altamente sconsigliato farlo.
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