Come gestire i compiti delle vacanze dei figli

Compiti delle vacanze: una guida per sopravvivere all’incubo estivo di grandi e piccini.

Come gestire i compiti delle vacanze dei figli? So che vi sembra un’ardua impresa, ma può essere più semplice di ciò che pensate!

La domanda più gettonata dei mesi estivi è sicuramente “Come sopravvivere ai compiti delle vacanze?”. Ne parlano tutti:

  • genitori
  • maestri
  • bambini

C’è chi si lamenta che sono troppi, chi ancora pensa siano troppo pochi, ma sicuramente nessuno è mai contento di pianificare le vacanze pensando a come incastrare il momento compiti.

Inoltre, se alcuni bambini sono autonomi, altri vanno seguiti un po’ di più e questo può causare non poche discussioni. Aggiungiamo che spesso i genitori hanno solo due settimane l’anno di vacanza et voilà il disastro è servito. Le vacanze non sono nemmeno iniziate e già tutti sono preoccupati.

Ma cosa possiamo fare per non ridursi all’ultimo e non rovinarsi le vacanze?

Come gestire i compiti delle vacanze dei figli? Iniziamo dalla valutazione!

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Valutate in modo onesto gli impegni e le capacità di attenzione dei vostri figli. Spesso ci si dimentica che i bambini hanno tempi più lunghi degli adulti e che per studiare hanno bisogno di pazienza, concentrazione e di un luogo adatto.

Inutile programmare di fare i compiti il pomeriggio dopo 8 ore di centro estivo, rischia di essere tempo sprecato e carico di frustrazione per tutti.

Come ben sappiamo, la frustrazione è un loop da cui è difficile uscire, quindi, se possibile, evitate di crearla.

Meglio identificare momenti della settimana in cui i vostri figli possono stare tranquilli e concentrati! È molto più utile e positivo dedicarsi ai compiti due volte alla settimana con concentrazione e buon umore, piuttosto che costringerli tutti i giorni, rendendoli nervosi e svogliati.

Create una routine

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Anche in estate una routine può essere utile. Sapere che quelle mattine (o pomeriggi) ci si dedicherà ai compiti serve ai bambini per prepararsi anche mentalmente a quell’impegno.

Si può creare un calendario apposito per i mesi di vacanza dove scrivere e sottolineare tutti gli impegni divertenti (centro estivo, piscina, pizza, mare, etc) e aggiungere il momento compiti.

Inserire i compiti all’interno di una routine è utile anche per dare loro una connotazione divertente o positiva. Studiare non è solo noioso, ma può essere appassionante e divertente ed è importante che gli adulti provino a sottolinearlo.

Può essere utile, quindi, scegliere gli argomenti di maggior interesse nelle settimane più faticose o dedicare più tempo alle discipline che risultano più ostiche. Questo può rendere il processo meno faticoso, per tutti.

Come gestire i compiti delle vacanze dei figli: dovere e piacere possono coincidere!

Compiti per le vacanze sì o no

Se lo studio viene percepito come un peso, difficilmente sarà un piacere. Le nostre menti sono facilmente condizionabili: se iniziamo a fine giugno a disperarci per i compiti, passeremo l’estate con l’angoscia.

A cosa serve ripetere tutti i giorni frasi come “Non finiremo mai i compiti” o peggio “Se non finisci i compiti sono fatti tuoi!”? L’unico risultato ottenuto sarà considerare il momento dei compiti una tortura e attribuirgli un significato negativo che sarà proprio dura eliminare anche negli anni successivi.

Studiare è faticoso e sicuramente i compiti delle vacanze possono essere un impegno eccessivo. È importante, però, non trasferire la rabbia nei confronti dei compiti allo studio tutto.

Essere nervosi è normale, fidatevi. In fondo non si può andare a giocare per fare i compiti, ma studiare può anche essere un momento interessante.

Cerchiamo di mettere l’accento anche su questo aspetto!

Photo Credit: freepik.com

Tata Emma

Milanese Doc! La nostra Tata Emma è una psicologa esperta di bambini e non solo...

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